Oggi è il 25 giugno. Siamo entrati in estate da qualche giorno e luglio è ormai vicino.
Per quanto mi riguarda comunico, a beneficio di tutti gli amici che mi hanno scritto in questi giorni, che i miei genitori stanno discretamente bene. Mia madre, dimessa dall'ospedale, è tornata a casa più o meno in forze mentre l'occhio operato di mio padre funziona discretamente bene e la pressione intraoculare dell'occhio non operato è ritornata normale. Se dio vorrà se ne andranno qualche tempo al mare, seguiti dalle mie benedizioni, tanto più fervide e sincere quanto meno sarà probabile una corsa notturna o una telefonata al loro medico curante.
Per quanto mi riguarda alla fine di questa settimana me ne andrò in montagna. A tirare un po' il fiato e a scrivere il racconto per ALIA Evo. Un racconto già iniziato, peraltro, ma che avrà bisogno di tempo e fatica per maturare.
Le vacanze imminenti, lo svuotarsi della rete e la permanenza in montagna congiurano a ridurre il mio impegno nel blog. Blog che non sta troppo bene, a essere sincero, pesantemente disertato da molti visitatori e con sempre meno interventi. Una situazione che mi rendo conto non tocca soltanto me - è di pochi giorni fa la decisione di Nick il Noctuniano di sospendere a tempo indeterminato il suo (notevole) blog - ma che mi induce a limitare il mio impegno, tanto più che - come ormai sapete tutti - in montagna la connessione è un pò ballerina. Quando c'è.
Il mio problema, in particolare, è quello di partecipare ed animare un po' troppi blog e altre pagine on line. LN-LibriNuovi, per cominciare, che richiede un impegno praticamente quotidiano, ALIA Evo, da poco rinato e da seguire con cura e attenzione, le pagine FB di LN, quella degli editori del Piemonte e quella dedicata alle nostre edizioni, la pagina di CS_libri. Oltre a questo cominciano ad arrivare i racconti per il prossimo ALIA, ALIA Evo... Ossignùr... è pur vero che tra una settimana l'ottima Silvia Treves avrà cessato la sua attività scolastica e potrà darmi una mano (anche tutt'e due, magari), ma anche così temo che non riuscirò più a intervenire con un minimo di regolarità su queste pagine.
Quindi...
No, non si chiude. Non ho chiuso nemmeno nel 2006, quando in tutto l'anno postai in tutto un (1) intervento. Diciamo che per il mesi di luglio e agosto farò in tutto due interventi alla settimana (salvo improvvisi e indefiniti sussulti), uno dedicato a una passione musicale o a un libro appena finito di leggere, l'altro dedicato a un romanzo.
...
«Mica vuoi mettere un romanzo on line? Non ti è bastata l'esperienza di Fatpass?»
Sì, ho intenzione di pubblicare un mio romanzo on line.
Un romanzo non di fantastico né di fantascienza. Un mainstream, via, l'unico, peraltro, che abbia scritto. Un romanzo che ho fatto leggere a qualche amico e che inviai al concorso di Alga, dove arrivò tra i primi dieci, ma evidentemente non oltre il sesto posto, visto che i libri pubblicati sono in tutto cinque all'anno.
Un libro che ha un personaggio che amo particolarmente e che racconta una storia buffa e malinconica. Che qualche volta fa ridere e qualche altra volta un po' meno. Che ho steso lavorando su una forma particolare di stile. Che ha un titolo che forse soltanto lui ha qualcosa di davvero fantastico: «Le bambole in volo».
Lo presenterò capitolo per capitolo, anzi movimento per movimento, da momento che il romanzo non è diviso in capitoli ma in movimenti. Ogni movimento verrà pubblicato sul sito per testi che ho utilizzato per pubblicare i racconti in formato .pdf. Entro l'anno lo farò comunque uscire in forma di e-book. E presenterò ogni movimento su questo blog.
Ovviamente mi aspetto di perdere qualche altra decina di lettori e gran parte dei commenti, ma d'altro canto, da un certo punto di vista, ci sono abituato.
Aggiungo il prologo al testo, augurandomi di ritrovarvi qui:
«Storia normale di
ambientazione urbano/padana con qualche risvolto fantastico, una vera
storia d'amore che non si sa quanto durerà, alcuni immigrati,
qualche animale, una pianta di nome Robespié, un contabile
anarchico, numerosi effetti speciali e circa duecento bambole.»
Un grosso abbraccio e a presto.
10 commenti:
Le buone notizie fanno sempre bene.
Quindi buon lavoro!
Buon lavoro anche da parte mia!
@Eddy: grazie davvero. Spero che rimarrai in zona.
@Nick: bello avere tue notizie, caro il mio Yorick... Ti ringrazio e rimango in attesa di tue nuove.
Ma che bellezza!
Un romanzo "a puntate", ottima idea!
Io dal mare e dalla montagna ho difficoltà enormi a collegarmi ma tenterò di passare per un saluto ogni tanto!
Per me l'estate è il momento per ricaricare la creatività, il contatto con la natura mi fa sempre molto bene!
Sono contenta per i tuoi, vedrai che la montagna ti rimetterà in sesto dopo tante preoccupazioni e impegni!
Un carissimo saluto e aspetto i tuoi pochi, ma come sempre ottimi, post!
@Cily: grazie! Andrò un po' su e giù dalla montagna, ma conto di riposarmi per quanto possibile, temendo - pessimisticamente - che l'autunno e l'inverno mi porteranno altri problemi familiari. D'altro canto i miei hanno insieme qualcosa come 190 anni e puoi capire.
Ti ringrazio per l'attenzione al mio romanzetto. Quantomeno dovrebbe essere divertente. Sempre che chi l'ha letto non mi abbia preso in giro...
Il titolo e' accattivante. L'ambientazione urbano-padana anche. Non può che essere un successo. In bocca al lupo.
@Obsidian: grazie, anche se finora un successo non è stato. In ogni caso mi fa molto piacere farlo leggere a qualcuno. Sono stufo di avere il pc pieno di narrativa che è stata rifiutata. Perlomeno se non vale nulla siano almeno i miei amici a dirmelo. Buona lettura!
I blog vanno a momenti si sa.
Ma ti prego non emulare il buon Nick, il cui blog Nocturnia mi manca tanto.
E aspetto con trepidazione il tuo romanzo a puntate, fa molto pubblicazione ottocentesca...!
@Lady Simmons: Nick ha lasciato a metà un ottimo lavoro. Spero davvero che vi ritorni quanto prima. Lo so, si ha spesso la sensazione di gettare tutto - lavoro, tempo, fatica - in un pozzo nero dal quale riemerge molto poco e talvolta nulla, ma si tratta soltanto di una sensazione. Esporsi, descriversi, raccontarsi fa bene alla psiche. Guidato da questa probabilmente fallace convinzione non intendo smettere e credo che il mio povero blog - il mio doppio virtuale - mi accompagnerà per tutta la vita.
Ti ringrazio per l'attenzione per il mio curioso romanzo. In realtà io stesso sono un po' ottocentesco :-)
Spero di non deluderti e a presto!
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