31.5.05

4 sì a Nuvenia

Io voto.
Voto 4 sì ai referendum.
Importa poco, certo.
Io sono un povero pirla come altri sessanta milioni. Quindi chissené.
Però lo scrivo ugualmente.
In città stanno passando camioncini con affissi enormi manifesti: «Io non voto» dicono insigni scienziati, stimati filosofi, illuminati mistici. E onorevoli, onorevoloni e onorevolini d'ogni risma.
Tutta gente che, in omaggio alla mia ormai lontanissima fede anarchica, mi ripugna per partito preso. Il parlare ex-cathedra mi disturba, comunque sia e qualunque sia la cathedra. Io non parlo ex-cathedra, parlo da una scrivania di dimensioni inadeguate alla quantità di cartaccia e di impedimenta che l'occupano. Più la tastiera. Più il monitor, la stampante e il mouse. Più il tappetino del mouse con stampate le dieci lire con le pannocchie di frumento. Una miseria già quando ero bambino. Però ci compravo una bustina di figurine, con le dieci lire. Una bustina di piccoli sogni a brevissimo termine.
Io voto, dicevo.
Personalmente se non mi fosse nato un figlio avrei tentato di adottarne uno. Non idolatro il mio riverito DNA né mia moglie idolatra il suo. Meglio dare un'occasione a qualcuno che ha avuto una brutta partenza.
Fare l'amore con un obiettivo è un po' strano, comunque. Passare dallo «speriamo che non...» allo «speriamo che s...» fa sentire un po' straniti, un po' assurdi, allarmati ma sottotraccia, ambigui, divisi tra la delusione, la speranza e la paura.
Una figlia ci è venuta soltanto dopo qualche mese di tentativi. Avessimo fatto cilecca ci saremmo guardati intorno per cercarne uno già pronto.
«Non è facile adottare un bambino».
Sacrosanto.
Alla faccia dei 4 metri x 6 di Berlusconi che nel 2001 ci prendeva per i sentimenti (oltre che per i fondelli): «Adozioni più facili».
Anche questa era, manco a dirlo, una balla.
In tutti i casi io non posso decidere per nessuno. Solo per me stesso.
Non posso andare da qualcuno e dirgli: «Non puoi avere figli? Rassegnati! È la natura a volerlo!» Al posto di natura potete metterci una divinità a scelta o qualche principio etico.
La natura, poi. Fosse per la natura su questo pianeta ci sarebbe un decimo degli esseri umani. Gli altri sarebbero crepati di malattie infettive o morti alla nascita.
Resta da decidere se sarebbe stato un bene o un male.
Comunque sia, io non posso decidere per un altro.
Quel qualcuno deve avere il diritto di provarci senza rovinarsi la salute, senza andare all'estero, senza strisciare piagnucolando davanti a qualche testa di kz che decida per lui.
Questi referendum sono come quello sull'aborto.
Come gettarsi da un aereo con gli assorbenti Nuvenia.
Puoi farlo, non devi farlo.
Se la tua religione te lo vieta, rinuncia. Ma nessuno ti autorizza a decidere per gli altri.
Credo sia un'applicazione del concetto di democrazia a suo tempo espresso da John Stuart Mill.
Sei la maggioranza? E allora? Qualcuno ti dà il diritto a decidere della vita e della felicità di un altro?
Io che pure sono un presuntuoso, non me la sentirei.
Già, ma io sono un presuntuoso in proprio, non in nome di una divinità.
Dio, poi. Con tredici miliardi di anni luce solo di questo universo esteso nello spazio e nel tempo – trascuriamo pure gli infiniti universi paralleli postulati dai cosmologi – deve averne viste di ogni genere.
Probabile che le Sue idee siano molto più ampie ed elastiche di quelle dei suoi sciocchi e superbi discepoli.

14.5.05

Mimun ha fatto bene





Se c'è una cosa peggiore di un giornalista lottizzato è un giornalista lottizzato che s'è appuntato sulla fronte spaziosa un cartello di quelli gialli e neri con la scritta AFFITTASI.

Francesco "Dumbo" Giorgino è uno di questi. Ci ha provato: gli è andata meno bene di quanto desiderasse, ma s'è già assicurata la sopravvivenza nel prossimo governo. Che, a detta di tutti, sarà di centrosinistra.
Se l'era studiata bene, ricorrendo a un mix sapiente di esperienza, conoscenze nel ramo, know how mediatico. Un dire e non dire tra le righe che avrebbe avuto lo scopo di mandare un segnale ai futuri padroni: un avvertimento insomma, un po' come si usa fare in certe zone dove sanno come interpretare uno pneumatico bucato o anche solo uno sguardo, una "taliata" di un certo tipo.
S'incontra con Vittorio Feltri di Libero, un'altro che gioca a fare il berlsuconiano controcorrente, e gli sussurra che lui, con le scelte smaccatamente filo-governative del direttore Mimun, non s'è mai trovato d'accordo. Che Mimun non lo sopporta perchè non lo sente dalla sua parte politica. Che lui non sarà di sinistra ma certo non è di destra.
Il sussuro in confidenza Feltri lo copia-incolla su Libero. Giorgino gioca fino in fondo la sua parte ("Feltri non doveva pubblicare quelle parole, era solo una chiacchierata"), Feltri la sua ("Ma quale chiacchierata, sapeva di essere intervistato!"), e Prodi è avvertito: non epurate Giorgino, Giorgino è bravo, è distaccato, è imparziale. Non è colpa sua, è Mimun che lo dipinge così.
E bravo Giorgino: i vestiti per il cambio di stagione sono pronti, una gabbana tutta nuova è lì che aspetta. E pare sia in buona compagnia: notizia dell'ultima ora, Vittorio Sgarbi correrà con il centro sinistro.
Paura e disgusto in Italia.

5.5.05

Vestito da nazista


Su Indymedia è apparsa un fotomontaggio del papa vestito da nazista.
Un cattivo fotomontaggio messo insieme da un buontempone di fantasia povera e di scarsa competenza grafica.
Il giochino tedesco= nazista l'ha già fatto il nostro benamato Silvio I e non ha fatto ridere nessuno.
D'altro canto chiedere l'oscuramento di Indiymedia è uno di quei provvedimenti da censura zarista proposto da un tipo di magistrati che per ossequio verso l'autorità sarebbero capaci di mettere le mutande ai cavalli. Su Indymedia ognuno scrive quello che vuole e buonanotte. Se non ti piace non ti colleghi e basta.
Il papa, d'altro canto, ha trascorsi militari. È stato cappellano militare nella Luftwaffe. Fare il cappellano militare nella Luftwaffe (arma aerea) nell'ultima parte della guerra, quando in Germania non c'erano più aerei e al massimo si poteva fare «bum!» con la bocca alle fortezze volanti che creavano tempeste di fuoco (Dresda: 3000.000 morti, Amburgo 200.000 morti) non mi sembra esattamente come essere ufficiali della divisione SS «Testa di morto».
D'accordo, personalmente sono convinto che i cappellani militari siano una vergogna per la Chiesa cattolica romana. Se sei contrario alla guerra ti rifiuti di creare un'organizzazione che la legittima. Ma di questo si può discutere con Ratzinger adesso che è diventato Papa, quando aveva diciassette anni (è nato nel 1927) sarebbe risultato inutile.
La Chiesa cattolica romana ha più o meno duemila anni. La sua esistenza copre praticamente tutto l'arco della storia che si studia a scuola. Non esiste nessuna organizzazione umana complessa e centralizzata altrettanto durevole. Al secondo posto c'è l'Impero Romano, durato poco più di quattro secoli. Non poco se si pensa che si tratta di di ottanta generazioni. Un tempo inconcepibile, a pensarci bene. L'Era Fascista è durata vent'anni. Il Reich Millenario dodici.
Non dico che sono felice della durata della Chiesa, né che mi piaccia. Però è così.
Una struttura di questa durata e complessità possiede una gigantesca forza d'inerzia. Tende ad autoperpetuarsi e a difendersi dalle innovazioni non durature. La Chiesa Cattolica Romana con la quale abbiamo a che fare è la stessa che bandì le Crociate e sanzionò l'eresia catara. In questo senso è un po' ridicolo fare il tifo ad ogni conclave per il papa progressista contro il papa reazionario. Il cardinale Roncalli era un reazionario, papa Roncalli l'inventore del Concilio Vaticano II. No, la Chiesa è una delle poche strutture umane dove chi ne fa parte è abituato fin da giovanissimo a ragionare su tempi lunghi e lunghissimi.
Chi ne resta fuori – per scelta e assoluta mancanza di fede – non può che tentare di ragionare sulla logica interna di un'organizzazione che si ritiene virtualmente eterna. E alla fine darsi per vinto.
Il Papa vestito da nazista può offendere i servi sciocchi e divertire i superficiali. Ma tra un secolo sia gli uni che gli altri saranno polvere. La Chiesa no. Può fare paura, ma temo proprio sia così.
Per chi è fuori non resta che credere nelle leggi della termodinamica e nella tendenza inarrestabile della chimica a evolvere in biochimica. Fino all'autocoscienza.
E qui si parla di miliardi di anni. Persino la Chiesa diventa un lampo.