Capita a tutti, nell'ansia di stendere un passaggio significativo, di sbagliare malamente il significato di un verbo o di costruire locuzioni alle quali chiunque non sia l'autore darà un senso completamente diverso o addirittura opposto a quello previsto e desiderato.
Rileggere con calma e far leggere a un lettore di fiducia serve anche a questo. A evitare infortuni che possono nella migliore della ipotesi rendere oscuro un passaggio del vostro testo. Nella peggiore scatenare l'ilarità o il sarcasmo del lettore.
Se infatti il celeberrimo «Quando si svegliò era morto» di Poinson du Terrail si può almeno in parte spiegare con la fretta degli autori di romanzi d'appendice della prima metà del XIX secolo, malpagati e vincolati a tempi di consegna rigidissimi, paradossalmente meno giustificabili gli svarioni di autori non professionisti.
Tra i compiti del mio lavoro di piccolissimo editore c'è anche quello di leggere - fortunatamente non da solo - i racconti pervenuti per il concorso annuale «Fata Morgana». Il numero di racconti pervenuti per ciascuna edizione del concorso è una variabile determinata da due elementi:1) il numero di segnalazioni del concorso da parte di periodici e siti web; 2) il tema proposto agli autori.
Il numero massimo di racconti pervenuti - all'incirca duecento - fu per l'edizione 2004 del concorso. Il tema proposto in quell'occasione su «Coppie, opposti, nemici, amanti», un insieme di proposte evidentemente apprezzate anche dagli autori non professionisti. La lettura risultò comunque defatigante. A dieci cartelle a racconto si trattò di leggere più di duemila cartelle, l'equivalente di un «Signore degli Anelli».
Il lavoro fu condotto a termine e ne nacque un'ottima antologia. Ma la lettura prolungata e talvolta tutt'altro che piacevole innescò una discussione nella giuria del concorso. Il numero di testi pervenuti al di sotto di uno standard minimo di leggibilità fu infatti molto alto. Da questa discussione nacque un articolo che fu pubblicato in LN 33 dove, in particolare, mettemmo in rilievo:
«la totale assenza di considerazione per l’ipotetico lettore, chiamato a stupirsi ed emozionarsi davanti a una prosa approssimativa che l’autore non ha sentito il bisogno di rileggere con sguardo freddo e analitico».
Ma non ci fermammo qui e all'articolo facemmo seguire un campione di sciaguratezze lessicali.
Il nostro intento non era tanto di irridere gli infelici autori colpevoli di trascuratezze e svarioni, quanto di sottolineare la necessità di praticare il professionismo anche non essendo professionisti e di curare - leggendo, leggendo, leggendo - il lessico che si rivelò in decine di casi:
«quasi sempre scarso e ripetitivo. Talvolta approssimativo, come se l’utilizzo di un dizionario fosse una barbarie vietata dalla convenzione di Ginevra».Gli esempi che riporto sotto, una selezione di quelli originariamente pubblicati sulla rivista, sono un ottimo esempio di come NON ci si deve accostare alla parola scritta e di come certe presunte «raffinatezze» possono risultare urticanti o decisamente comiche.
Ultima avvertenza: i titoli sono, naturalmente, apocrifi.
Ma non ci fermammo qui e all'articolo facemmo seguire un campione di sciaguratezze lessicali.
Il nostro intento non era tanto di irridere gli infelici autori colpevoli di trascuratezze e svarioni, quanto di sottolineare la necessità di praticare il professionismo anche non essendo professionisti e di curare - leggendo, leggendo, leggendo - il lessico che si rivelò in decine di casi:
«quasi sempre scarso e ripetitivo. Talvolta approssimativo, come se l’utilizzo di un dizionario fosse una barbarie vietata dalla convenzione di Ginevra».Gli esempi che riporto sotto, una selezione di quelli originariamente pubblicati sulla rivista, sono un ottimo esempio di come NON ci si deve accostare alla parola scritta e di come certe presunte «raffinatezze» possono risultare urticanti o decisamente comiche.
Ultima avvertenza: i titoli sono, naturalmente, apocrifi.
- Transessualità
Ma io, in Max, vedevo solo Elena
Ma io, in Max, vedevo solo Elena
- Che mascalzoni!
Rischiavano d’increspare il loro già fragile equilibrio
Rischiavano d’increspare il loro già fragile equilibrio
- Solo a tratti
a tratti covavo l’urgenza di morire
a tratti covavo l’urgenza di morire
- Corpo di mille cannoni!
ogni suo gesto era destinato a ravvivare la favilla delle mie arterie
ogni suo gesto era destinato a ravvivare la favilla delle mie arterie
- Inquinamento
… giglio tra i grigiori arbusti
… giglio tra i grigiori arbusti
- Cautela, perbacco!
Incauto! Lasciare le bionde chiome nei miei aculei opulenti!
Incauto! Lasciare le bionde chiome nei miei aculei opulenti!
- O tempora, o mores!
fui specularmente sopraffatto dalla barbarie
fui specularmente sopraffatto dalla barbarie
- Fa la civetta?
Lei voltò ostentatamente la testa dal lato opposto
Lei voltò ostentatamente la testa dal lato opposto
- Uomo in ammollo
L’uomo gocciolava nell’ingresso
L’uomo gocciolava nell’ingresso
- Diavolo di uno scenografo!
La scena era repentina e ossessa
La scena era repentina e ossessa
- Lapalissiano
Nudi nella loro fisicità
Nudi nella loro fisicità
- Discolaccia
Una fanciulla dall’aspetto monellesco
Una fanciulla dall’aspetto monellesco
- Sottovoce, però
pareva che gli oggetti parlassero, in quell’atmosfera un po’ cimiteriale
pareva che gli oggetti parlassero, in quell’atmosfera un po’ cimiteriale
- Stratigrafia
preventivandone il successo su grossi strati di pubblico
preventivandone il successo su grossi strati di pubblico
- Grand guignol
… In quel corpo, che cominciò a eruttare sangue
… In quel corpo, che cominciò a eruttare sangue
- Comprati in saldo
Pesanti abiti mi opprimevano le carni
Pesanti abiti mi opprimevano le carni
- Impetuoso e frivolo
L’odore del caffè le afferrò le narici e corse verso il fornello, infilando una camicia di cotone colorato
L’odore del caffè le afferrò le narici e corse verso il fornello, infilando una camicia di cotone colorato
- Voce stizzosa
La voce era rimasta seduta al tavolo e le dava le spalle
La voce era rimasta seduta al tavolo e le dava le spalle
- Pensiero molesto
Si raccapricciava al pensiero
Si raccapricciava al pensiero
- Quasi tutti
Dopo aver riaperto quasi tutti i balconi
Dopo aver riaperto quasi tutti i balconi
- Gulp!
l’uomo soprassalì
l’uomo soprassalì
- Fragorose solitudini
tra mille solitudini che si urtavano scalpitando
tra mille solitudini che si urtavano scalpitando
- Sguardo rapace
Quando agganciò con i suoi occhi azzurri e trasparenti i miei…
Quando agganciò con i suoi occhi azzurri e trasparenti i miei…
- Che tempo farà?
L’argenteo cielo plumbeo
L’argenteo cielo plumbeo
- Portuale
… e lei ha attraccato alla mia spalla
… e lei ha attraccato alla mia spalla
- Rispondere, prego
Le domande continuavano a rimbalzare contro le pareti
Le domande continuavano a rimbalzare contro le pareti
- La precisione innanzi tutto
Tentai di voltare il mio viso
Tentai di voltare il mio viso
- Che pretese!
Tu pretendi che non sarei dovuto tornare
Tu pretendi che non sarei dovuto tornare
- Penosa confessione
È altrettanto necessario che le confessi cosa mi vive
È altrettanto necessario che le confessi cosa mi vive
- Mocassini calibro 42
Sparai con tutto quello che avevo addosso
Sparai con tutto quello che avevo addosso
- Anche il mio gatto
Il tempo balzava dalla camicie ai calzini annodandosi intorno alle cravatte
Il tempo balzava dalla camicie ai calzini annodandosi intorno alle cravatte
- E se avesse ragione il babbo?
un abbraccio distaccato a suo padre assolutamente disapprovante per l’ennesima balzaneria
un abbraccio distaccato a suo padre assolutamente disapprovante per l’ennesima balzaneria
- Femminista
In altre sere, invece, erano le donne a prendere il posto dei cavalli
In altre sere, invece, erano le donne a prendere il posto dei cavalli
- Domanda ingegnosa
«Quanti anni hai?», si ingegnò di chiederle
«Quanti anni hai?», si ingegnò di chiederle
- Acquirenti scarsi
rimanenze di gatti morti
rimanenze di gatti morti
- In mancanza di meglio da fare
E il cielo pioveva
E il cielo pioveva
- Gulp! (2)
Di scatto. Sobbalze!
Di scatto. Sobbalze!
- Geometria letteraria
Parcheggiate agli angoli tondi
Parcheggiate agli angoli tondi
- Mai riposare sugli allori
Precipitò nello sconforto più nero, ma non ebbe il tempo di crogiolarsi
Precipitò nello sconforto più nero, ma non ebbe il tempo di crogiolarsi
- Science-fiction
Quando rinvenne aprì gli occhi e vide un cielo viola tutt’intorno a lei
Quando rinvenne aprì gli occhi e vide un cielo viola tutt’intorno a lei
… i capelli corvini tagliati di getto da un’unica decisa sforbiciata
mi sentii tirare con inusitata energia dal lato di mezzo ai due risucchi
Dopo 22 anni, 11 mesi e 15 giorni di ininterrotta prigionia mi rassegnai all’evidenza e all’ironia della sorte
allora buttò giù dal quarto piano i suoi occhi
- Repentino slow
L’espressione del suo viso passava dal sorridente al corrucciato nel giro di pochi minuti
L’espressione del suo viso passava dal sorridente al corrucciato nel giro di pochi minuti
- Niente frivolezze
Il buio riempiva la stanza con il suo manto silenzioso e allo stesso tempo austero
Il buio riempiva la stanza con il suo manto silenzioso e allo stesso tempo austero