Non amo sempre fino alla follia i Coldplay, lo ammetto. In più ho la sensazione che dall'album Viva la vida il gruppo si stia dedicando a un lavoro di (auto)copiatura grazie al quale risulta particolarmente laborioso distinguere un brano dall'altro.
Se qualcuno si offende mi scriva pure, ma sarà difficile dimostrarmi che la mia accusa è completamente infondata.
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Ma Parachute e A Rush of Blood to the Head sono dischi che mi è capitato di ascoltare più di una volta, ogni volta apprezzando la nitida pulizia del suono e lasciando che qualche brano interrompa le mie attività quotidiane.
In particolare ricordo del secondo album un brano che mi è sempre piaciuto e ancor di più ho apprezzato vedendo il video che ne è stato ricavato.
Un video non comune, basato su uno spunto a metà tra il soprannaturale, il fantascientifico e il gotico, ambientato in un bianco e nero kafkiano e che merita davvero vedere e rivedere.
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