È un un caso se le poche cose che decido di pubblicare su questo blog mi vengono in mente soltanto di martedì? Se poi, ed è quello che mi capita oggi, non mi viene in mente nulla nemmeno di martedì, la cosa si fa grave. Non gravissima, sia chiaro, soltanto un po' grave.
In realtà non è proprio che non stia facendo nulla che non meriti qualche riga su questo banale diario-in-pubblico. Sto collaborando alla creazione - da un punto di vista squisitamente editoriale - del libro di un amico e sto scervellandomi per immaginare sistemi cortesi ma ammalianti per richiamare l'attenzione dei passanti on line sull'esistenza del mio romanzo, UKR. Sto facendo millanta cose, ivi comprese le mille incombenze puramente burocratiche che fanno seguito alla morte di un genitore. Ma, come ho scritto di recente, non riesco a stendere neppure una parola. Niente di male. Posso chiamarlo pomposamente il «blocco dello scrittore», ma per quanto mi riguarda è sufficiente definirlo il «crac dello spompato».
Continua il lavoro per LN-LibriNuovi, con qualche dissennato che mi scrive chiedendo la possibilità di collaborare alla rivista. Senza guadagnare nulla. Dovendo tollerare i rabbuffi del mio SuperIo, per niente tenero con i neo-recensori. Vedendosi rifiutare il pezzetto messo insieme per l'occasione. E qui è bene spiegare qualcosina, anche se non mi trovo sulla pagina di LN. Collaborare con LN-LibriNuovi è stato un esercizio che hanno praticato in molti durante la più che ventennale esistenza della rivista. Ed è un esercizio che sono ancora in molti a praticare. Ma come si fa?
La regola che osserviamo con tutti è la semplice richiesta dell'invio di una breve recensione (max 3.000 battute) di un libro scelto dal candidato. All'arrivo della rece si procede al giudizio e nel caso di un parere negativo a un'ulteriore richiesta. Per noi «negativo» significa una recensione insufficiente a spiegare al lettore il motivo per il quale dovrebbe fare fatica e cercare quel particolare libro. Se lo leggiamo e ci viene spontanea la domanda: «Va bene, ma merita leggerlo? (o reciprocamente: merita evitarlo?)», vuol dire che la rece non funziona. Una buona recensione dovrebbe spiegare (SENZA spoiler!!!) il tema del libro - se saggio - o il suo intreccio, se romanzo. A questa rapida intro al libro dovrebbe seguire (o precedere, non siamo fiscali) il parere del lettore, con possibilmente un minimo di inquadramento del libro nel suo periodo e nel suo «genere», sottolineando, se esistono, i motivi di differenza e di particolarità del libro in questione. Non ci interessano minimamente le peane al Grande Autore o le critiche feroci (e immotivate) all'Emerito Pirla.
Una volta che si è decentemente spiegato il libro («In questo romanzo, ambientato in una città semideserta, il protagonista, un anziano solitario e rabbioso cerca di resistere alla barbarie avanzante...»), si può anche seminare qualche dubbio («... un tema non certo nuovo, condotto in maniera formale e stilisticamente povera, facendo uso di un linguaggio evidemente fasullo..») ma si può decidere che merita comunque sostenere il romanzo: («... ma nonostante questi difetti, leggere le avventure di Picchio Assassino - un personaggio tanto evidentemente assurdo da suscitare non pochi ricordi e non poche suggestioni nel lettore - può rivelarsi curioso e divertente...»).
Meglio chiarire che romanzo e personaggio sono assolutamente inventati, prima che vi venga la curiosità di sapere di che cosa stavo parlando. Si trattava unicamente di un esempio, utile per chi volesse cimentarsi nella collaborazione con LN-LibriNuovi.
Piccolo particolare non secondario: non ce ne importa molto se il libro è tuttora in commercio o meno. Le possibilità di reperire e acquistare un libro fuori commercio sono nettamente migliorate da quando esiste internet. Quanto ai libri in forma elettronica ci stiamo pensando. Come anche per ciò che riguarda i libri autoprodotti. Ma questo sarà il tema di un prossimo martedì. Per il momento mi fermo qui.
Se qualcuno volesse farsi un'idea personale di com'è LN-LibriNuovi può fare un salto QUI. Con calma, ci sono più di seicento tra recensioni, interviste, incontri e speciali.
La regola che osserviamo con tutti è la semplice richiesta dell'invio di una breve recensione (max 3.000 battute) di un libro scelto dal candidato. All'arrivo della rece si procede al giudizio e nel caso di un parere negativo a un'ulteriore richiesta. Per noi «negativo» significa una recensione insufficiente a spiegare al lettore il motivo per il quale dovrebbe fare fatica e cercare quel particolare libro. Se lo leggiamo e ci viene spontanea la domanda: «Va bene, ma merita leggerlo? (o reciprocamente: merita evitarlo?)», vuol dire che la rece non funziona. Una buona recensione dovrebbe spiegare (SENZA spoiler!!!) il tema del libro - se saggio - o il suo intreccio, se romanzo. A questa rapida intro al libro dovrebbe seguire (o precedere, non siamo fiscali) il parere del lettore, con possibilmente un minimo di inquadramento del libro nel suo periodo e nel suo «genere», sottolineando, se esistono, i motivi di differenza e di particolarità del libro in questione. Non ci interessano minimamente le peane al Grande Autore o le critiche feroci (e immotivate) all'Emerito Pirla.
Una volta che si è decentemente spiegato il libro («In questo romanzo, ambientato in una città semideserta, il protagonista, un anziano solitario e rabbioso cerca di resistere alla barbarie avanzante...»), si può anche seminare qualche dubbio («... un tema non certo nuovo, condotto in maniera formale e stilisticamente povera, facendo uso di un linguaggio evidemente fasullo..») ma si può decidere che merita comunque sostenere il romanzo: («... ma nonostante questi difetti, leggere le avventure di Picchio Assassino - un personaggio tanto evidentemente assurdo da suscitare non pochi ricordi e non poche suggestioni nel lettore - può rivelarsi curioso e divertente...»).
Meglio chiarire che romanzo e personaggio sono assolutamente inventati, prima che vi venga la curiosità di sapere di che cosa stavo parlando. Si trattava unicamente di un esempio, utile per chi volesse cimentarsi nella collaborazione con LN-LibriNuovi.
Piccolo particolare non secondario: non ce ne importa molto se il libro è tuttora in commercio o meno. Le possibilità di reperire e acquistare un libro fuori commercio sono nettamente migliorate da quando esiste internet. Quanto ai libri in forma elettronica ci stiamo pensando. Come anche per ciò che riguarda i libri autoprodotti. Ma questo sarà il tema di un prossimo martedì. Per il momento mi fermo qui.
Se qualcuno volesse farsi un'idea personale di com'è LN-LibriNuovi può fare un salto QUI. Con calma, ci sono più di seicento tra recensioni, interviste, incontri e speciali.
2 commenti:
Scrivere una recensione non è per niente facile e devo dire che quelle su LN sono davvero ben fatte.
Voi siete anche piuttosto generosi in termini di battute.
Quando io recensivo i film avevo un limite di 2000 battute meglio se erano 1500 e all'inizio lo ho trovato davvero difficile.
Poi con l'esercizio ci si riesce.
Il mio capo redattore era davvero molto severo.
Però con il senno di poi, aveva ragione da vendere.
Grazie ancora per tutto il lavoro che fate, è davvero impagabile.
O pagabile con una donazione.... ce l'avete, vero, un pulsante per le donazioni perchè non mi è sembrato di averlo visto...
@Cily: grazie per i tuoi commenti, davvero. Cerchiamo di pubblicare e di (ri)pubblicare ciò che avrebbe dovuto uscire su carta e ciò che abbiamo a suo tempo pubblicato. Il totale è effettivamente piuttosto vasto, ma ci sembra giusto così. Quanto ai possibili nuovi recensori penso che se qualcuno ha qualcosa di serio e importante da dire non è gentile obbligarlo a tagliare il suo testo. Se non fosse così, leggere una pagina o una pagina e mezzo non cambia molto. Quanto al pulsante "donate" ci stiamo lavorando su ed entro pochi giorni dovrebbe uscire. Dubito che siano in tanti a voler sostenere il nostro accattonaggio digitale, ma non si può mai dire.
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