Un racconto lungo, scritto nel 1990 e pubblicato soltanto nel 1999 su Fata Morgana 2, «Giochi». Un racconto nato dalla collisione - o dalla complicità - tra alcuni elementi quanto mai eterogenei. La decisione appena presa di avere un figlio, - anzi una figlia, ne ero certo già allora - una notizia letta su qualche giornale del ritrovamento di una preziosa, antica scacchiera, la lettura di un libro sulla storia dell'Europa orientale, la mia insaziabile passione per E.T.A. Hoffman e per Henry James del quale avevo letto in quei mesi il suo Giro di vite e il nonno di mia moglie, un personaggio a suo modo molto curioso. Il risultato dell'incontro di questi frammenti è stato questo racconto lungo, peraltro molto amato da mia figlia quando, molti anni dopo, lo lesse.
Premetto che comunque lo pubblico qui dietro sua graziosa concessione e aggiungo che, curiosamente, il titolo con il quale viene ricordato in famiglia è «La dama nera», titolo senz'altro suggestivo ma che elimina l'identità tra donna e gioco da tavola.
Ma d'altro canto Panhüntzer non è facilissimo da pronunciare...
Potete scaricare il racconto da
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