Questa volta voglio essere particolarmente breve. L'autore che presento, infatti, non merita di essere in alcun modo sacrificato. Non solo, ciò che presenterò non è troppo breve ed è comunque il risultato di una serie di sacrifici musicali per arrivare a una conclusione degna.
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Johann Sebastian Bach... beh, non c'è molto da aggiungere a questo nome. Della sua storia personale mi ha sempre affascinato il suo puro talento senza alcuna mediazione, pompa o dramma personale, come mi ha sempre colpito la tua ricerca instancabile della perfezione in campo musicale.
Il primo brano che presento è ben noto, il Concerto Brandenburghese n. 3
Il secondo è un brano decisamente lungo - le Variazioni Goldberg eseguite da Glenn Gould - più di 47' di musica matematicamente ed esteticamente raffinatissima, ma sono convinto che meritino. Unico concessione che faccio al temerario che vorrà ascoltarle è quella di sorseggiarle anche un pezzetto alla volta, ma con la massima attenzione. E non scherzo.
Un volume ragionevolmente alto è consigliabile.
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