Ce l'ho fatta.
È stata dura fino alla fine - anche se sono certo che questo divertirà parecchio chi mastica abitualmente XHTML, XML e CCS -, con la stupida richiesta di inserire un piccolo, semplice dato che non sapevo bene dove annidare, ma alla fine l'e-book è pronto e lo potete trovare alla fine di questo breve articolo [1].
Gratis, nonostante tutto.
Gratis perché il pezzo mi è già stato pagato non una volta ma due, perché mi sento in qualche modo in debito con chi mi ha fatto compagnia in questi anni tutt'altro che facili e gratis, infine, perché non sono uno scrittore professionista ma un praticante. E poi sono troppo gigione e abbastanza narciso per resistere alla tentazione di ostentare una delle cose migliori che ho scritto...
...
Il perdono a dio ha vinto il premio Omelas nel 2002. Un buon premio, uno dei pochi ai quali ho deciso di partecipare. L'anno precedente il premio l'aveva vinto mia moglie, Silvia Treves, con un racconto, Cielo clemente [2], davvero notevole che prima o poi pubblicherò in e-book.
Poi il racconto è stato pubblicato nelle pagine del Corriere della Fantascienza con una breve intro - che riporto in calce a questo post [3]. Quindi, nel 2003, è uscito su ALIA 1 , con prefazione scritta da Vittorio Catani che, puntualmente, compare in apertura anche di questa edizione in e-book.
ALIA 1 è al momento esaurita - anche se penso che entro l'anno riuscirò a ripubblicarla in forma di e-book - come lo è ALIA 2, dalla quale ho recuperato il racconto Un rifugio a Baba Yaga che ho messo in calce al pacchetto.
...
Ovviamente ho riletto - più e più volte, fatalmente - il racconto prima di pubblicarlo. Con un po' di ritrosia e un minimo di cinismo ma senza trovare nulla che meritasse davvero cambiare. Il che può semplicemente significare che non sono un professionista.
Mi sono nuovamente affezionato alla protagonista, Verena, e al suo triste, faticoso amore. E ho spudoratamente fatto il tito per Liza di Un rifugio a Baba Yaga.
Ho il sospetto di non aver fatto la cosa giusta, ma pazienza.
I due racconti li potete trovare
potete scaricarli, leggerli, commentarli e criticarli.
Se vi salta in mente di copiarli abbiate perlomeno il buon gusto di cambiare nomi e ambiente. Non sono egoista, ma a Demait e a Verena sono davvero molto affezionato.
Buone lettura a tutti!
[1] Nel caso ci fossero problemi di lettura potete scrivermi qui o a massimo.citi[et]fastwebnet.it
[2] disponibile, per eventuali curiosi, presso il sito del CdF.
[3] Questo il testo con il quale presento il racconto presso il CdF:
Urano, le armate bianche e la sorte.
Come nasce un racconto?
Per intenzione, volontà o desiderio? Forse sì, ma è più probabile per un'imprevedibile miscuglio di suggestioni e ricordi, emozioni e immagini. Un racconto comincia a scriversi — il racconto si scrive da solo almeno quanto siamo noi a scriverlo o a leggerlo — quando si è avvertito lo scatto di un interruttore. Le stagioni di Urano spiegate a mia figlia e l'immagine di un lungo viaggio attraverso le sue terre/stagioni sono stati l'interruttore di questo racconto.
A percorrere le stagioni — a compiere il pellegrinaggio — un esercito sconfitto, un'Armata Bianca del lontano futuro imbarcata su grandi navi di terra. Perché? Perché qualcuno ha lusingato le loro illusioni, li ha convinti che una vita migliore fosse possibile, che per loro ci sarebbe stata un'occasione definitiva in un mondo dove, al di là delle apparenze, le occasioni sono ben poche.
La speranza di cambiare la propria sorte è un diritto umano?
Lo è non essere illusi e traditi, non essere usati da un potere personale, ingannati e sconfitti.
Se fosse possibile dire che un racconto ha uno scopo o se la protagonista del racconto potesse incontrare uno a uno i suoi lettori direbbe proprio questo: non credete alle illusioni, non credete a chi vi promette un'occasione impossibile.
Omelas, un premio "eversivo" nell'unire temi politici e narrativa speculativa, era uno sbocco praticamente obbligato per questa storia
Per intenzione, volontà o desiderio? Forse sì, ma è più probabile per un'imprevedibile miscuglio di suggestioni e ricordi, emozioni e immagini. Un racconto comincia a scriversi — il racconto si scrive da solo almeno quanto siamo noi a scriverlo o a leggerlo — quando si è avvertito lo scatto di un interruttore. Le stagioni di Urano spiegate a mia figlia e l'immagine di un lungo viaggio attraverso le sue terre/stagioni sono stati l'interruttore di questo racconto.
A percorrere le stagioni — a compiere il pellegrinaggio — un esercito sconfitto, un'Armata Bianca del lontano futuro imbarcata su grandi navi di terra. Perché? Perché qualcuno ha lusingato le loro illusioni, li ha convinti che una vita migliore fosse possibile, che per loro ci sarebbe stata un'occasione definitiva in un mondo dove, al di là delle apparenze, le occasioni sono ben poche.
La speranza di cambiare la propria sorte è un diritto umano?
Lo è non essere illusi e traditi, non essere usati da un potere personale, ingannati e sconfitti.
Se fosse possibile dire che un racconto ha uno scopo o se la protagonista del racconto potesse incontrare uno a uno i suoi lettori direbbe proprio questo: non credete alle illusioni, non credete a chi vi promette un'occasione impossibile.
Omelas, un premio "eversivo" nell'unire temi politici e narrativa speculativa, era uno sbocco praticamente obbligato per questa storia
13 commenti:
Scaricato e messo in lista d'attesa per la lettura ^^
@Glauco Silvestri: grazie, se ti capiterà, sarà sempre gradito un parere.
Congratulazioni! Ho cercato di scaricare l'e-book, ma ho avuto problemi (non tecnici, si intende, ma umani...). Riproverò.
Non sapevo che tu pubblicassi testi con Lulù... sono molto interessata all'argomento perché c'è un mio libro che è stanco di aspettare che io mi decida a trovargli un editore. Hai per caso scritto dei post sull'argomento da consigliarmi? Ti seguo già da un po' e non ho visto nulla, ma magari...
Comunque congratulazioni. Scaricherò il testo (ce la farò, vedrai) e questa estate lo leggerò... la lista dei libri è sempre più lunga!
Ho appena visto che in alto nel tuo blog ci sono i link ai libri precedenti pubblicati con Lulù... ok, mi insulto da sola, così non ti faccio perdere tempo.
@Romina Tamerici: LuLU non è proprio una meraviglia dal punto di vista pratico, più che altro perché prima di accettare un e-book fa cento e cento storie. Ne ho parlato in un post:
http://fronteretro.blogspot.it/2012/05/perche-hai-znortato-il-gztstm-del.html
dove però dò soltanto notiziole sulla produzione di un e-book. Puoi comunque pubblicare in .pdf o in .doc, dai un'occhiata alle pagine di LuLu. Per me pubblicare in epub è stata una specie di scommessa. Quanto alla visibilità dei miei avvisi, beh, preferisco non commentare. Lo so che le cose più sono sparate in evidenza meno si vedono...
Scaricato! Sono proprio curioso di vedere come è venuto l'epub! :D
@Salomn Xeno: oddio, spero bene sia almeno decente... Non sono troppo sicuro delle mia qualità di hacker :-)
Scaricato! Non vedo l'ora di leggerlo...
Ho anche iniziato a leggere Cielo Clemente dal link fornito, ma si interrompe a metà, lasciandomi la curiosità!
@Nemo: grazie! Non preoccuparti, il racconto di Silvia uscirà entro l'estate sul suo blog e, ovviamente, ne darò notizia qui.
Eccomi!
Davvero bello. Mi è piaciuto lo stile narrativo, l'ambientazione, la forza dei personaggi... davvero ben costruito, e molto efficace. Complimenti davvero.
Ho scritto una rece. Vista la scaletta del mio blog, comparirà solo il 6 ottobre, ma sono sicuro che ti piacerà... il tuo ebook è da consigliare a tutti quanti! :D
Note a margine: Visto che per la prima volta ti sei cimentato negli epub, volevo segnalarti che, in generale l'impaginazione è corretta, ma ogni tanto la punteggiatura non è staccata dalle parole che seguono tramite lo spazio. Per il resto l'ebook mi è sembrato a posto.
Però... tieni conto che ho convertito il tuo ePub in Mobi per poterlo leggere sul mio Kindle. Non vorrei che quei piccoli difetti li avesse generati Calibre.
Ancora complimenti!
@Glauco Silvestri: mi fa davvero piacere che il racconto ti abbia soddisfatto. Perbacco, mi hai nettamente migliorato la giornata : )
Ti ringrazio per la rece che leggerò molto volentieri. Intanto, per non dimenticarmi la fatidica data del 6 ottobre, inserisco il tuo blog tra i miei preferiti.
In quanto al testo dell'e-book temo che il passaggio in .mobi abbia un po' modificato le carte in tavola. Sul mio Sony il testo mi sembrava regolare, ma non escludo che potessero esserci alcuni errori del genere che indicavi. Lo riguarderò, in ogni caso, e ti ringrazio anche per questa segnalazione.
scaricato e messo in coda!
Il Moro
@Moro: grazie e buona lettura!
Posta un commento