Può capitare di sedersi davanti al computer senza avere uno straccio di nulla da comunicare. Giusto per non lasciar passare troppo tempo tra un post e l'altro. A chi non è mai capitato alzi la mano.
Uuuhhhh, e quanti siete?
A parte gli scherzi non è proprio che non avrei nulla da raccontare. Ieri sera ho partecipato alla seconda delle tre conferenze previste per la serie Mistery and Imagination - Le avventure del controllo, dedicata a un piccolo classico del cinema horror: la Mummia. Un personaggio che, pur incontrando in questi anni un momento di relativo oblio, è stato tra i più interessanti tra gli anni trenta - la Mummia di Karl Freund, capostipite della serie, è del 1932 - e l'inizio degli anni '60, con il celeberrimo La Mummia con Christopher Lee e Peter Cushing (1959). In questo arco di tempo - e anche in seguito, fino all'ultima Mummia del 1999 - il racconto della Mummia si è lentamente evoluto, da schiavo o manichino di un villain o di una misteriosa setta segreta & perfidissima, a personaggio via via più autonomo, animato da un remotissimo e indimenticato amore vissuto nei giorni della vita. Una storia ricca di grandi caratteristi, delle notevoli interpretazioni di Lon Chaney jr. e di quella storica del grande Christopher Lee, delle ombre espressioniste di Karl Freund e dei magistrali movimenti di macchina di Terence Fischer. Una storia risultata affascinante e ottimamente presentata dal nostro ottimo Franco Pezzini, l'unico uomo a mia memoria che riesce a parlare per più di due ore in un silenzio assoluto e nella sostanziale immobilità dei convenuti. E che ha affrontato con sicurezza il tema del "controllo", condotto dalle misteriose sette ispirate alle religioni dell'antico Egitto - con nomi che vanno da Karnak fino ad... Arkham - e da singoli maligni negromanti, a loro volta legati all'antichissima magia egizia.
Un'ottima lezione, di quelle che inducono a congratularsi con se stessi per avere trovato il tempo per partecipare.
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Quindi, in definitiva, non è che non avessi proprio nulla da raccontare. Ma rimane vero che mi capita sempre più spesso di trovarmi a corto di argomenti, di spunti, di temi. Non ho intenzione di smettere, sia chiaro, ma dovrò inventare qualcosa per il futuro, qualcosa che mi permetta di continuare il dialogo con i miei quattro amici. Il sito di LN mi porta via non poco tempo e prevedo di dover presto dedicargliene anche di più. Quindi penso che Fronte & Retro risulterà d'ora in poi un po' meno presente. D'altro canto il prossimo anno questo blog compirà la bellezza di dieci anni e in dieci anni spero (o temo) di aver detto gran parte di ciò che mi premeva dire. Ho potuto scambiare le mie opinioni con qualche centinaia di persone e, nonostante non abbia fatto nulla per far girare il contatore, ho comunque avuto un discreto numero di passaggi. Adesso mi prendo un po' di riposo: sono davvero stanco. Mi leggerete ancora, sia chiaro, ma quando riterrò di avere qualcosa di un minimo importante da dire.
Per il momento vi saluto qui, con un grosso arrivederci e un ancor più grande GRAZIE.
4 commenti:
Arrivederci e grazie a te! :)
... e domani ci lasci senza musica? :( Comprendo il tuo bisogno di pausa, chissà che non segua il tuo esempio. Speriamo che presto ti arrivi una scintilla creativa! Un abbraccio :)
Ti aspettiamo,comunque, Max.
@Tutti: grazie davvero. Mi dispiace di questa interruzione - che mi auguro non risulti troppo lunga - ma è un periodo complesso per me e ha la sensazione (poco augurabile) che molto poco di ciò che vado facendo abbia un senso qualunque. Spero di ritrovare presto le forze per continuare a scrivere sul blog e non solo.
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