3.4.12

...e oltretutto mi hanno fregato la borsa


Già.
È un periodo di cattivo karma, direbbe qualcuno.
Venerdì pomeriggio ho lasciato la borsa in auto, in custodia di mia moglie, e sono andato in farmacia. 
Al mio ritorno ho visto Silvia parzialmente fuori dall'auto a redarguire qualcuno. Avvicinandomi ho notato che la portiera dalla parte del passeggero era soltanto accostata. 
Il resto avete abbastanza fantasia per immaginarlo da soli, credo. 
Qualcuno aveva distratto Silvia mentre il complice apriva la portiera e sottraeva la borsa. 
Pulito, silenzioso e per nulla violento.
Ho perso la calma sul momento, ma non troppo, tutto sommato. 
Nella borsa avevo il mio kindle nuovo di pacca, le chiavi di casa e quelle della libreria, tutte le chiavette per il pc, un libretto di assegni, un paio di assegni (intestati) a favore della libreria, cancelleria assortita e qualcos'altro che non ricordo ma che temo sia fondamentale per la contabilità. 
Per il kindle... beh, pazienza. Quando avrò tempo e voglia ne comprerò un altro. Magari non il kindle, che non mi ha convinto del tutto. 
Tipica consolazione del disperato. 
Le chiavi di casa. Beh, 180 euro ed eccole qui, nuovissime e splendenti. 
La chiavi della libreria... Beh, tanto il nuovo inquilino dovrò cambiarle. E per il momento c'è l'antifurto. 
Le chiavette del pc. 
In linea di massima tenevo doppia copia di tutto. Ma «e se non fosse così?». Confesso che per prima cosa mi sono chiesto se avevo copia del mio ultimo romanzo su un altro PC. Sì, l'avevo. Non che sarebbe stata una perdita così lancinante per la letteratura italiana, ma almeno per me è importante. 
Il libretto di assegni. 
Un paio d'ore tra la banca e la questura e ho fatto denuncia e annullato gli assegni. Poi con la denuncia sono ritornato dai miei debitori e mi sono fatto riemettere i due assegni.   
In apparenza tutto è ritornato come prima. 
In apparenza. 
La mia sensazione è quella di essere un uomo piccolo piccolo di Cerami, sia pure in sedicesimo. In fondo soltanto tre o quattro mesi fa mi hanno grattato il portafoglio. Mi sento almeno un po' un poverocristo perseguitato dalla piccola criminalità urbana.
Ma non è nelle mie abitudini accontentarmi di bestemmiare e accusare un insieme di Rom, immigrati, diseredati, mort'e'famme e altri pessimi soggetti da calendario padano. La sensazione che ho in questo momento, e che probabilmente avrò anche domani - e dopodomani - è che la situazione economica, sociale e politica sia bruscamente peggiorata. Che il lumpenproletariat contemporaneo non abbia più alternative al furto. Soprattutto a quello compiuto ai danni di pollastri come me e mia moglie. 
Illuso? Sciocco? Stolto? 
Può darsi. 
In fondo è meglio consolarsi della propria dabbenaggine così, che maledicendo i propri simili e chiedendo ad alta voce la pena di morte o il taglio della mano. 
Mi preoccupa di più il pensiero di una barbarie che risorge, che penetra più profondamente nei quartieri, nella vita d'ogni giorno, nelle abitudini quotidiane. 
Mi rendo conto che entrambe le letture -> astuzia personale vs. dramma sociale, sono possibili e verosimili. Ma personalmente preferisco credere al dramma sociale piuttosto che alle volgari astuzie di sfigati nullafacenti. 
Ho torto? Beh, almeno pago di persona. 


11 commenti:

Nick Parisi. ha detto...

Mi dispiace per quello che è successo a te e alla Silvia.
Mettiamola così, almeno non vi siete fatti male fisicamente.
Magra consolazione, lo so, ma al momento non ne ho altre.
La sensazione mia già da tempo è che ci stiamo avvicinando sempre più velocemente ad un clima da ultimi giorni di Pompei, senza poterci fare niente.
E non è che sia una bella sensazione.

Massimo Citi ha detto...

@nick: no, non la è. Può darsi che siamo un paio di poveri paranoici, e in fondo sarebbe meglio così. Nella Germania dell'inizio anni '30 c'era una diffusa e maledetta piccola criminalità. Ciò che ha condotto la gente comune a votare per le formazioni politiche di destra e di estrema destra. Certo, non andrà proprio così, ma ce n'è abbastanza da cominciare a preoccuparsi.

Lucrezia Simmons ha detto...

Di recente mi hanno aperto la macchina 3 volte. E mi hanno rubato il cellulare dalla scrivania AL LAVORO.
Si, c'è qualcosa che stona di questi tempi.
Certi episodi pensavo di averli lasciati a Bari, invece mi sgeuono anche qua.
Non ero ingenua da pensare che non ci fossero, ma di poter stare meno all'erta di quello ero convinta.
Sbagliandomi.
Ho una mazza di legno sul pianale della mia auto, just in case.
E poichè non sono inseguita dai Terminator mi sembra un comportamento da guerriglia sociale. Ma devo, nel parcheggio alle 8 di mattina c'era pure il maniaco.
Si stanno incattivendo, i nostri colleghi di specie, vuoi le esigenze economiche, vuoi il momento sociale, vuoi il ripiegarsi di un'industria che ci ha votati al possesso adogni costo e passando sopra tutto.
C'è gente che si indebita per avere l'auto superpotente. Si indebita. Persone con famiglia.
Persone adulte che di adulte hanno solo la misura del piede.
Mi dispiace per quanto accaduto, so cosa provi.

Massimo Citi ha detto...

@lady simmons: difficile trovare un'analisi altrettanto calzante e agghiacciante. Una situazione in caduta libera risveglia i peggiori istinti. In fondo rubare che cos'è? Non ci sono personaggi famosi che si dedicano a passatempi assai poco ortodossi? In fondo rubacchiare, aggredire, picchiare, insidiare non sono modi più brevi per diventare in qualche modo famosi? La differenza profonda, probabilmente, è il passaggio da famigerati a famosi. I media esaltano il ladro, il malversatore, il corrotto, l'arricchito mentre non hanno rispetto per le vittime. Vittime che, comunque, sono sempre disponibili a partecipare a programmini dove possono lamentarsi in primo piano. Giù, nei bassifondi, ci siamo noi. In qualche modo esaltati per essere comunque visibili :)

Lucrezia Simmons ha detto...

L'importante è che l'assalto alla diligenza abbia riguardato solo cose e che voi stiate bene.
Il resto, se pur con grossissimi giramenti di pale eoliche, tempo, burocrazia di risolve.

Massimo Citi ha detto...

@lady Simmons: con grossissimi giri eccetera, hai perfettamente ragione. Spero solo che la cosa non diventi un'abitudine. O una moda :)

consolata ha detto...

Mannaggia mannaggia mannaggia. Grosso danno e tanta rabbia, ti capisco, le volte che è successo a me ci ho messo un po' a digerire, soprattutto la solita ricerca delle proprie responsabilità. Ma il peggio, sono d'accordo, è la tentazione di generalizzare e cercare capri espiatori...
Passerà questo momento Max (e speriamo che non ne arrivi uno peggiore) ;-) Bacioni e Buona Pasqua (??)

cily ha detto...

Quando mi è capitato che mi hanno rubato l'autoradio o il portafogli me la sono sempre presa mortalmente fino al giorno in cui mi sono entrati in casa mentre dormivo e allora lì le cose cambiano.
Benvenga il portafogli rubato perchè quando ti entrano in casa e tu ci sei dentro la sensazione di essere sempre spiato e la sensazione di vulnerabilità è totale!

Di tutto il racconto la cosa infatti che mi ha più turbata è il tipo che ha distratto tua moglie...
Il contatto con questa gente mi da sempre i brividi.

So che non si deve generalizzare e cercare il capro espiatorio ma ti confesso che quando mi sono entrati a casa (e probabilmente sono stati i Rom del campo vicino anche per la tipologia di furto che hanno fatto) i miei sentimenti sono stati poco nobili.

Per un attimo ho sentito quello che probabilmente sentivano i tedeschi quando Hitler è salito al potere...uno stato di frustrazione e di impotenza che ti porta a pensare "toglietemeli dai piedi!Giuratemi che una cosa così non mi ricapiterà più!"
E guarda sono onesta con te, se lì per lì qualcuno mi avesse detto "li portiamo via, in un posto dove staranno bene ma lontani da qui" istintivamente glielo avrei lasciato fare.

Però...però..."per fortuna" c'è stato quello che c'è stato nei campi di concentramento che mi risveglia da simili pensieri, che mi fa vigilare sui pensieri più istintivi e bestiali.
Tuttavia chissà se non fossi così sensibile a certe cose quale sarebbe il mio pensiero.

Massimo Citi ha detto...

@consolata: grazie e tantissimi auguri anche a te. Come saprai, infatti, domani risorge Chtuhlu e con lui tutti i mostri che hanno finora dormito nelle profondità degli abissi.
A parte gli scherzi, è effettivamente inevitabile fare i conti con se stessi e con la propria dabbenaggine. La cosa non mi ha affatto consolato, come immaginerai, anche perché avevo qualche altro motivo per mettere in discussione la mia autostima... Ma anche questo - come tutto il resto - passerà. Come passerà tutto. in definitiva.
@cily: ci è capitato anche quella. Abitavamo a Moncalieri, in un primo piano. Ci sono entrati in casa, ci hanno grattato la TV e il VHS e quando mi sono alzato ho trovato la porta di casa spalancata. Un brivido che ho provato raramente in vita mia. Comunque anch'io non credo potrei mai votare per un novello Hitler. Mia moglie è ebrea e mia suocera non è finita ad Auschwitz o in qualche altro campo giusto perché ha trovato sulla sua strada un ufficiale tedesco assai poco nazista. Che l'ha buttata fuori dall'ufficio senza segnalarla alle SS.
In ogni caso ho semplicemente orrore per chi accusa «gli altri» di tutto ciò che avviene. Credo ci siano forze storiche profonde che agiscono su di noi e si tratta di comprendere che cosa non viene fatto per evitare un peggioramento della situazione. In questo senso sono piuttosto evangelico: «Chi non ha peccato lanci la prima pietra...»

Romina Tamerici ha detto...

Ogni volta che capito sul tuo blog scopro qualche tua sfortuna... e tu dirai: "Allora non tornare troppo spesso!".

Mi dispiace, però è bello vedere che l'hai presa "bene". La cosa importante, a mio avviso, è sempre essere nel giusto, non conformarsi verso il basso. Se tutti seguissero questo precetto e cercassero di essere persone migliori (invece che lamentarsi del mondo corrotto che li "obbliga" a essere cattivi) le cose non continuerebbero a peggiorare!

Massimo Citi ha detto...

@romina tamerici: è un momento così, nulla da dire. Credo che comunque passerà abbastanza in fretta, per le meno per quanto mi riguarda. Ritornerò presto con alcune novità che mi auguro risultino gradite, che spero tolgano la sensazione di essere finita sul blog di uno «sfigato» :)
Quanto a prenderla "bene" credo sia un obbligo. In fondo le persone che amo stanno bene e, tutto sommato, non ho altro di cui preoccuparmi davvero. Giusto?