8.4.12

Tu guida, disse lei


Non ricordo in quali circostanze mi è capitato di incontrare il musicista che presento questa settimana.
Mi è capitato di udirlo per radio, credo, e qualcosa nella sua musica mi ha colpito abbastanza da ricordarlo. Anche senza essere minimamente in grado di ripetere canterellando i suoi motivi. 
È stato un piccolo, misterioso, chiodo fisso, anche perché non riuscivo a sentire di chi diavolo si trattasse. Poi la vecchia e indimenticata Videomusic venne al soccorso, trasmettendo il video che presento qui. 
Il musicista si chiamava Stan Ridgway e la sua canzone era «Drive she said».
...
Texano, ex-militare in Vietnam, Ridgway ha praticamente la mia stessa età ed è un appassionato di cinema, passione che non è difficile riconoscere nei suoi video, come in The big heat, in un bianco e nero che ha insieme il sapore degli hard-boiled come i climi sornioni e angosciosi dei film di sf degli anni '50. 
Difficile immaginare qualcosa di più profondamente americano di Ridgway, a cominciare dalla pronuncia più inverosimilmente yankee mi sia capitato di udire, seminata su un tappeto musicale complesso e sorprendente sia da un punto di vista armonico che ritmico.
Davvero un grande artista, buon ascolto a tutti.  


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