Capita di passare da un momento di (relativa) calma ad uno di iperattività, sia pure in un periodo più o meno infernale in quanto a clima.
Certo, qualcuno dirà che me la sono andata a cercare e probabilmente non ha torto, ma il problema è quando le cose non solo si sommano ma si sovrappongono, si incrociano e sono veloci, maledettamente veloci.
Cominciamo dalla cosa più «tranquilla», ovvero il nuovo ALIA Evo, il 3. Ho lanciato il manifesto per l'arruolamento il 31 di maggio, con i brani che possono arrivare entro il 31 agosto, sperando di poterli leggere insieme a Silvia Treves durante le vacanze. Entro una settimana me sono arrivati ben tredici da leggere. In realtà si ridurranno a otto una volta fatte le opportune scelte – due autori mi hanno infatti inviato sette racconti tra i quali scegliere – e indubbiamente sono contentissimo di questa rapida adesione, ciò non toglie che si tratti di un impegno arduo, anche solo nel dare un parere sia pure non definitivo. Certo, la possibilità di leggere in anteprima i racconti destinati a comporre l'antologia costituisce un momento magico al quale non vorrei rinunciare, ma è un po' meno magico racimolare i motivi per i quali proporre di modificare un testo o chiedere a un autore di inviarne un altro. Quest'ultimo è un compito che ci dividiamo con Silvia, ma la sua sua pur temporanea assenza mi trasmette un'urgenza che contribuisce alla sensazione di ansia.
Passiamo al punto due.
Proprio in questi giorni ho deciso di lanciare una campagna di promozione per i titoli di ALIA Arcipelago, saliti a sei con le due uscite di maggio.
Una banalissima campagna di sconto – da € 2,99 a € 0,99 per una settimana – ma condotta con cadenza quotidiana sui sei titoli, nella speranza che Amazon.com si decida a mettere in opera l'operazione. Ho così scoperto che che il buon Jeff Bezos indica sì una data di inizio ma non ne indica l'ora, sicché si continua a controllare che la splendida meravigliosa campagna sia finalmente partita, con una sensazione di disagio che non smette.
Maledizione.
Dopodiché c'è una certa iniziativa condotta in accordo con Francesco Eandi e che riguarda uno degli autori e traduttori storici di ALIA. Ovviamente la comunicazione della partenza di tale iniziativa – un crowfounding che mette in palio un racconto di Davide Mana scritto all'uopo – mi è arrivata esattamente stamattina obbligandomi a correre ai ripari e a raffazzonare qualcosa sul tema, con la netta sensazione che si sarebbe potuto fare di meglio disponendo di un momento di calma.
E poi c'è LN-LibriNuovi che sta attendendo un nuovo articolo... e c'è il mio racconto per ALIA Evo 3.0, da terminare una volta fissatone il tema e l'andamento, con il non piccolo difetto di richiedere una competenza in fatto di tecnologia delle comunicazioni che non posseggo e che mi devo costruire il più in fretta possibile... e poi... Beh, la vita di ogni giorno che ha i propri ritmi e le proprie necessità inderogabili.
Lo so, tra pochi giorni la sensazione di urgenza sarà passata. ma intanto...
2 commenti:
Tutte belle cose, anche se richiedono impegno, tempo, attenzione... Buon periodo iperattivo! :D
P.S.: sul clima taccio -_- penso intensamente alla neve (autosuggestione, si tenta il tutto per tutto :P)! Al momento mi rovo su Inverno con Gently Ai ;)
@Giò: grazie per il sostegno morale. Quanto al caldo... mi capita spesso di pensare al POTUS mr. Trump e alle sue penose teorie del tutto sballate e vorrei vederlo vagare senza scorta e senza auto per la periferia di una qualunque grande città italiana con tutti i negozi chiusi e senza un filo di ombra. Lo so, non è molto come maledizione ma non sono mai stato particolarmente crudele, anche se, avendo Trump più di settant'anni... Quanto a «La mano sinistra delle tenebre» sono d'accordo, più o meno come leggere di spedizioni ai poli.
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