da sn a dx: Paolo Cavazza, Consolata Lanza, Davide Zampatori, Valeria Barbera, Maurizio Cometto. Silvia Treves, Max Citi, Maz Soumaré e Vincent Spasaro |
Non so se qualcuno ha pensato che rinunciassi a qualche breve riflessione sulla presentazione di ALIA Evo 2.0 al Mu.Fant. di Torino. Beh, se è così quel qualcuno si è sbagliato.
Ovviamente non darò alcun giudizio né valutazione sulla presentazione in sé. Posso soltanto dire che personalmente mi sono divertito e che ho avuto la sensazione che i nostri gentili ospiti non si siano annoiati.
Raccontare in breve la lunga, interminabile storia di ALIA, dalle origini ad oggi mi ha regalato un brivido imprevisto, la sensazione che, in fondo, non ho perso tempo a impazzire dietro una produzione locale, marginale, a bassa tiratura, poco considerata dai media e trascurata dal grande pubblico.
Ho scoperto che si può essere felici anche in piccolo, che incontrare gli autori, quasi esclusivamente letti in uno schermo di PC, può essere un'emozione di un genere particolare, un po' come se parlando ad alta voce con un albero, quello ti rispondesse.
Lo so, è un'immagine ridicola e personalmente non mi è mai capitato di parlare ad alta voce con un albero – almeno che io mi ricordi – ma incontrare una persona dopo averne letto parole, immagini, ricordi, sogni, personaggi e desideri mi ha dato un'emozione simile, la sensazione di aprirmi a un mondo diverso, un mondo alieno eppure vivo, vivissimo. Qualcosa di diverso dal classico e ovvio «incontro con l'Autore», dove la necessità commerciale è una cornice più o meno pressante e dove lo squilibrio tra me, povero ex-libraio e il Grande Autore è troppo profonda per permettere una discussione che non sia fatta di cautissime osservazioni e una più o meno dimostrata ammirazione.
A questo proposito ricordo volentieri alcuni autori tra i tanti che ho conosciuto, capaci di "rompere il ghiaccio". Parlo in primo luogo di Mario Giorgi, Vittorio Catani e Danilo Arona, non a caso tre degli autori di ALIA Evo 2.0, Andrea Bajani, in una serata divertente per entrambi (e anche per i convenuti), Patrizia Zappa Mulas, una simpatica creatura, maledettamente intelligente e con un tocco di follia, incapace di prendersi troppo sul serio e tanti altri che non elenco per non farla troppo lunga.
Non ricordo, viceversa, incontri particolarmente tossici per i presenti, in ogni occasione ricordo un pubblico capace di partecipare e commentare anche alle presentazioni dell'antologia «Fata Morgana», come dire Carneade che presenta Nessuno. O viceversa.
Con alcuni degli autori è stato un reincontrarsi, ci siamo infatti conosciuti in altre presentazioni, in altri momenti, con altri partner, altri editori, altri compagni di avventura. Con alcuni, come Davide Zappatori e Valeria Barbera, è stato un incontrarsi per la prima volta.
Forse avremmo dovuto criticarci reciprocamente a bassa voce, forse avremmo dovuto farci un po' pavoni per la nostra prosa, forse avremmo dovuto cercare quel sentimento di solidarietà un po' pelosa con gli altri autori o ostentare un minimo distacco dai lettori.
No, non è questo il modo di procedere di ALIA.
Noi esistiamo per raccontare.
Non sempre benissimo, non sempre felicemente, qualche volta sbagliando, ma siamo sul palcoscenico per questo.
Il resto sono storie meno belle e meno interessanti.
Se ne avete voglia seguiteci.
6 commenti:
Un grande saluto a tutto il gruppo di Alia. ;)
@Nick: grazie, fratello, da tutti e 17 gli autori e i numerosi simpatizzanti *_*
Non so dire quanto mi sia dispiaciuto non poter partecipare all'incontro a causa di "imprevisti di salute"...
Spero non mancheranno altre occasioni.
Un carissimo saluto a tutte/i.
@Orlando: penso che qualche altra occasione ce l'avremo *_*
Grazie per i saluti e continua a seguirci, per noi è già tanto.
Avevo sentito della presentazione da Orlando. Mi sarebbe tanto piaciuto venire, ma come dicevo a lui, non ce l'ho proprio fatta fisicamente, dopo una settimana di super-lavoro. :(
@Marco: penso che in una delle prossime presentazioni riusciremo a fare un podcast e a metterlo a disposizione di chi non è potuto venire. Non è una promessa, ma qualcosa faremo.
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