Immaginate
di tirare un elastico molto robusto per i due capi, anzi fate una
bella cosa: assicuratene un capo a qualunque sporgenza dia garanzie
di solidità e cominciate a tirare allontanandovi lentamente.
Uscite
dalla stanza sempre camminando all’indietro, sorridete al vicino di
casa borbottando qualcosa su un esperimento scientifico e continuate
ad arretrare con calma, senza scossoni. Immaginate di continuare
l’operazione per un paio di milioni di chilometri, il più
possibile in linea retta. Secondo i calcoli del professor Zephyr
Gaalighe dell’Università Anticonvenzionale di Altair 5 quando vi
deciderete a mollare il capo dell’elastico, la velocità di
avvicinamento tra i due capi dell’elastico sarà pari a 25 volte la
velocità della luce, in quanto gli elettroni dei nuclei atomici
dell’elastico avranno raggiunto un orbitale talmente energetico da
trapassare al livello più basso di energia di un altro universo dove
E=mc2 ha il solo significato di una sicura insufficienza
nella prova scritta di fisica.
Il
fatto che la scoperta sia nata per una scommessa tra il professor
Gaalighe e un collega particolarmente pedante, strenuo sostenitore
della superiorità del nastro di stoffa sulla cinghia elastica per
riunire e trasportare grossi pacchi di elaborati studenteschi, non
sminuisce l’importanza dell’evento che ha permesso a tutte le
razze senzienti della galassia di raggiungere lontani sistemi,
comunicare, azzuffarsi e combinare faraoniche cene.
“Ma
come si fa a tirare un elastico per due milioni di chilometri? E come
diavolo ha fatto il professor Vattelapesca a vincere la scommessa
senza diventare talmente vecchio nel viaggio da perdere ogni
interesse per la contesa?”
Semplice:
è sufficiente disporre di un megaarrotolatore uncinato, normalmente
utilizzato su Altair 5 per riavvolgere tubi da giardinaggio di
lunghezza considerevole ed un venti metri di ultraelastico altairiano
(meno di venti metri è pericoloso).
Conoscendo
questi due elementi: – l’Ultraelastico ed il Megaarrotolatore
uncinato – avete in pugno il segreto della propulsione Gaalighe:
silenziosa e per niente inquinante, come sanno tutti quelli che hanno
incontrato un UFO.
Il
Diavolo, probabilmente.
Dopo
questa nota, scritta per demolire gli argomenti di coloro che negano
la possibilità di incontri ravvicinati con altre civiltà a causa
delle enormi distanze cosmiche, immaginiamo di disporre di
un’astronave a propulsione Gaalighe e di sbarcare nel quartiere
residenziale di Behemoth, su Gomorra, terzo della stella Milton.
Superiamo
la linea d’ombra tesa a semicerchio sul pianeta ed entriamo nella
zona illuminata in modo da arrivare ad un’ora ragionevole del
mattino, quando tutto è quiete, silenzio e pace tra le villette
bianche del quartiere e la luce di Milton si stempera lenta su
tiepide verande e su giardini ben curati.
La
prima forma senziente che vedremo sarà un individuo abbastanza
antropomorfo dotato di corna, zoccoli ed una robusta coda, la
carnagione rossastra e una statura da cestista. La creatura in
questione, fino ad un attimo prima intento alla cura del suo
giardinetto all’italiana, guarda prima perplesso poi con livore
omicida l’astronave che atterrando ha devastato la siepe appena
regolata e si avvicina con minacciosa lentezza, armato di un paio di
cesoie e sprizzando scintille dalle pupille rosse.
Visto
che sicuramente nessuno dei gentili lettori avrà il fegato di
spiegare al padrone di casa il motivo della nostra presenza nel suo
giardino, scenderò io, mentre qualcun altro dovrà riarrotolare
l’ultraelastico.
Come
si può facilmente intuire l’autore – a differenza del
protagonista – non corre veri rischi per la sua incolumità.
Comunque, dal momento che l’universo narrativo è spesso
imprevedibile, ho pensato di portare un regalino per Satan Baal-
Zebub, presidente della: BAAL-ZEBUB, LUXIFERUS, AHRIMAN, IBLIS.
COSTRUZIONE E GESTIONE PIANETI D’ABITAZIONE, cioé una begonia
rossa che Satan sicuramente gradirà.
Al
fondo della scaletta apprezzo tutta l’inquietante mole del padrone
di casa che, decisamente alterato, agita le cesoie ed ulula che le
consegne vanno fatte all’altro ingresso.
–
Di là, lo vedi microcefalo? Di là!
Ovviamente
Satan Baal-Zebub parla italiano – ossia la Panlingua – lingua
universale della Galassia parlata da tutti i membri appena appena
istruiti delle principali razze intelligenti, ivi comprese le
Lattughe Cefaloidi di Xoor, gli Ooooò-plà Variabili di Kaltex III,
i Foulard Fantasia dei pianeti gemelli Stanlio ed Ollio e gli Scubidù
di Profumodipane, colonie senzienti di spaghi multicolori.
Sulla
Terra l’Italiano è parlato solo dall’uno virgola spiccioli (in
diminuzione) della popolazione mondiale, è ben vero, ma c’è una
spiegazione: durante la costruzione del nostro pianeta un tecnico,
certo Baa’Bel, (nella circostanza piuttosto alticcio) ha scambiato
un filo rosso per un filo marrone, cortocircuitando gli impianti
della Torre dove erano custodite le matrici glottolinguistiche
sintetiche ad uso degli umanoidi spediti sul pianeta.
Ora,
il prezzo di una Torre Matrice è tale che la Satan e Soci, impresa
costruttrice del pianeta, piuttosto di sostituirla preferì
corrompere un funzionario del competente Ispettorato Galattico. Vi
invito a rileggere un libro noto come Sacra Bibbia: contiene
una rudimentale descrizione dell’episodio, ma raccontato così male
da essere irriconoscibile.
Poi
non ne è andata più dritta una al povero Satan: niente panlingua,
quindi niente abitabilità, licenza edilizia revocata, ricorsi,
grane, documenti e studi legali come se piovesse.
Detto
di passata, l’ultimo tentativo della Satan e Soci di rendere la
Terra un pianeta frequentabile si è concretizzato nell’invio di
Achele Inconssupperttraffrà, uno dei migliori poeti dell’Accademia
poetica Recondita Armonia, per diffondere l’Italiano tra i
terrestri con un poema di sublime bellezza.
Achele
eccetera, giunto nella Firenze del tredicesimo secolo con il nome di
Dante Alighieri che in Alto Dondolico (Satan e Soci ignorano l’Alto
Dondolico) significa “Colui che attacca briga per un nonnulla ed è
permaloso come un babbuino”, riuscì a litigare quasi con l’intera
città facendosi buttare fuori a pedate. Il poema che scrisse in
seguito era sì bellissimo, ma anche maledettamente polemico ed ebbe
un successo limitato.
Mentre
vi davo questi pochi ma essenziali ragguagli Satan ha continuato a
fissarmi con espressione poco amabile ed a aprire e chiudere le
cesoie.
–
Salve. – Dico. – Sono un romanziere e vengo dalla Terra per farle
un paio di domande.
Satan
alza gli occhi al cielo ed apre a metà le ali membranose, in un
atteggiamento che presso la sua razza ha l’abituale significato di
“Mio Dio, di nuovo i Testimoni di Jèhuwa”. Tale setta religiosa
è ora scomparsa sul pianeta Gomorra perché spedita a convertire gli
Abominevoli Gorgoglioni di Putrido 2, malevole e ributtanti creature
ghiotte di coppie di individui vestiti severamente, provvisti di
valigetta e di opuscoli a carattere religioso.
–
Non sono un giornalista, signor Baal- Zebub, vengo solo a chiederle
due informazioni per completare il quadro di un romanzo che sto
scrivendo.
–
Era proprio necessario distruggermi la siepe per farmi due domande? –
Satan è già leggermente meno aggressivo e mostra la stessa punta di
curiosità che prende chi si sente interrogare da una grande società
per sondaggi.
–
Da dove hai detto che vieni?
–…
Ehm, dalla Terra, quella che qui chiamate Foxtrot.
–
NOOO, ARRGGHH! – Satan abbandona ogni compiacimento, guarda me, poi
guarda l’astronave, poi di nuovo me, apparentemente indeciso nella
scelta della vittima migliore per un’esplosione di inconsulta
violenza.
–
Non voglio più nemmeno sentir parlare di quel dannatissimo posto. Ma
lo sai, disgraziato, che ho ancora in piedi una dozzina di cause per
quella fogna? Con la Sovrintendenza alle Opere Planetarie, con
l’Associazione per la Civile Abitazione, con Galassia Nostra, con…
–
Il fatto è… – Ho un bel tentare di spiegare: arginare il daimone
è come cercare di fermare un treno con un bastone.
–…MA
TI RENDI CONTO che mi ha fatto causa anche il governo di Sirio perchè
riceveno le vostre trasmissioni televisive? E che sono ancora in lite
con il sindacato degli addetti alle Torri Matrici? E che mi ha citato
in giudizio anche la Fondazione per la Difesa della Panlingua?… E
pensare che mi era sembrata un’idea così bella costruire un
pianeta proprio lì, un po’ fuori dalle rotte frequentate, in un
posto poco affollato, con un sole normale, unico, non tre o quattro
palle luminose che ti impediscono di chiudere occhio, una bella luna
generosa, argentea, non una dozzina di sassi arancione come fanno i
miei concorrenti, che costano poco ma fanno andare in visibilio gli
arricchiti. E con tante razze di piante e di animali, fossili,
romantici resti di civiltà precedenti…
–
Ma signor Baal-Zebub il pianeta è effettivamente bellissimo…
–
Eh, già. Peccato che sia abitato da gentaglia come voi, e
abusivamente per giunta.– Satan si gira ostentatamente e riprende a
lavorare sui suoi fiori. – Ora, se non ti dispiace togliere il
disturbo, tu e il tuo cimelio sdraiato sulla MIA siepe, ho molto da
fare. Oggi è festa e io cerco di non arrabbiarmi mai DAVVERO nei
giorni di festa.
Guardo
la nave, effettivamente un po’ vecchiotta e stringo le labbra. –
Volevo solo…
–
Volevi solo toglierti dalle farfalle in fretta, vero? Volevi solo
questo.
Esito.
La mia esitazione nasce da due considerazioni. La prima è che Satan
fa circa due metri e mezzo di statura, è armato di un paio di
cesoie, VOLA – cosa che né io né voi siamo in grado di fare
neppure mangiando molto leggero – è MOLTO spazientito e
amareggiato e non gliene importa un tubo di me, di voi e del romanzo.
La
seconda è che è un buon diavolo, evasore fiscale come tutti gli
imprenditori ma umano nei rapporti con i sottoposti, gentile con
tutti coloro che gli chiedono un favore, persona di una certa
cultura, amante di fiori ed animali e collezionista di opere d’arte
che lascerà in blocco alla sua città quando andrà ad abitare
altrove, pratica comune tra gli immortali.
–
Lo sa che una delle sue navi è caduta su New York?
Satan
lascia cadere le cesoie e la mandibola contemporaneamente e mi fissa
con l’espressione di un preside sorpreso ad allineare aeroplanini
di carta facendo VVUUuuummm quando decollano.
–
Quale nave? –
–
La Per piacere lavati le mani.– Prudentemente faccio un
passo indietro.
–
Quella. Lo sapevo. È stato Ahriman a comprarla d’occasione da
Nixxon. “Un affarone, costa un quarto di una nuova e va come una
freccia…” Io da quel tizio non avrei comperato neppure un tappo,
ma insomma, con Foxtrot siamo andati un po’ fuori e a liquido siamo
a terra…
–
Adesso la sta studiando una commissione delle Nazioni Unite.
Satan
scuote la testa: – Il pilota, Neurite, è un perfetto cretino. È
Il figlio di Ahriman che abbiamo sistemato. Racconterà tutto…
–
Racconterà di ratti e mici…– Insinuo.
–
È ovvio. Dirà che ce li abbiamo messi noi per soppiantare gli umani
ed io dovrò inventare un altro sistema per recuperare i nostri
quattrini… O chiudere.
Satan
crolla a sedere sul prato, vinto. Gli offro la begonia per consolarlo
e l’imprenditore la guarda con stupito affetto, cominciando ad
accarezzarla soprappensiero.
–
Era un bella idea, però. – Sussurro.
–
Certo che era una bella idea. – Satan non parla guardando nella mia
direzione ma fissa la pianta. Solo lei è degna delle sue confidenze.
– Una volta che il pianeta avesse ottenuto l’abitabilità io
avrei cominciato la pubblicità e miliardi di turisti avrebbero
acquistato un bungalow su Foxtrot per guardare i miei chiari di luna,
le mie montagne, i miei deserti, le mie cascate… Avrei tirato su
una montagna di galattodindi. Era già pronta la campagna
pubblicitaria per i più grandi settimanali della Galassia. “…È
troppo uno zirlione di Galattodindi per scatenare la felicità?”
Poi c’era una olo- foto di Lasciva Ombrosa in slip trasparenti
illuminata dalla luna che corre ad abbracciare un viaggiatore e sotto
la scritta: Concediti un pizzico di Foxtrot, la quiete ed il
desiderio…
Satan
guarda mesto la begonia. Fatico a non rattristarmi io stesso.
–
Ed ora che faccio? – Mormora.
–
Potrebbe riprovare con gli umani.
–
Umani…– Nausea, disgusto, livore, rancore, sofferenza, ansia di
riscatto e cupidigia di vendetta: tutto in un solo sguardo. – Bah!
A parte il fatto che stanno trasformando il MIO pianeta nel cesso di
una stazione, sono sporchi, stupidi e chiassosi. Hanno inventato la
bomba atomica, l’automobile sportiva, la festa della Mamma, il
fuoristrada, il SUV, l’esodo di ferragosto, i concorsi di bellezza, i
telequiz, le feste aziendali e lo Zecchino d’Oro. Lo sai quanto mi
hanno chiesto di danni quelli di Sirio per aver ricevuto un programma
di nome Rischiatutto? 700 milioni di galattodindi! No, gente capace
di pagare per vedere Mike Bongiorno non merita una seconda
possibilità.
Ci
sarebbe da dirgli che ultimamente le cose sono anche peggiorate, ma
decido di lasciar perdere. Tra qualche anno quelli di Sirio avrebbero
ricevuto Pippo Franco e i comici del Bagaglino o di qualche altro
tossicomico e senza aspettare l'apoteosi del reality show
sarebbero passati alle vie di fatto, armando una colossale flotta di
corazzate stellari e pagando una miseria la Satan e Soci per
l’annichilimento del pianeta.
–
Ma sei proprio sicuro? – Mi chiede infine Satan.
–
Perbacco!
–
Sicuro sicuro?
–
L’ho letto su una rivista di ufologia, «Occhi eterni», mi pare.
Specificavano che la notizia era tenuta nascosta dalla CIA per non
creare panico.
Satan
si alza in piedi ed apre le ali. – DOVE l’hai letto?
–
Su «Occhi Eterni», pubblicato dalle edizioni Sinistro Pr…
Bene
a questo punto sarà meglio che i miei amati lettori abbiano caricato
l’ultraelastico perché lo sguardo di Baal-Zebub ha raggiunto
l’intensità di un lanciafiamme e rimanere nei dintorni è
diventato poco salubre.
–
Tanti auguri! – Gli grido chiudendo il portellone dell’astronave,
un attimo prima che le cesoie risuonino contro la superficie
metallica della nave con un bel clangore.
Mentre
dal finestrino guardiamo Gomorra, verde ed azzurro, allontanarsi
nello spazio, volgiamo un pensiero riverente ai Padri della Chiesa
che hanno definito Satan il Grande Nemico dell’Umanità.
Avevano
senz’altro ragione.
Peccato
che, non essendo abbastanza informati non ci abbiano spiegato il
perché e siano stati costretti ad inventare un personaggio di comodo
come Dio per far tornare i conti.
2 commenti:
Vedo che alla fine c'è stato qualcuno che ha avuto il coraggio di comprare una "macchina usata" da Nixon,vabbeh..si tratta di un diavolo pangalattico ma nessuno è perfetto!;)
@Nick: sono stati in tanti a comprare una macchina usata da Nix(x)on, ma ciò che mi preoccupa di più è chi compra un'auto da Trump, con sul cruscotto la dedica di Zio Adolfo...
Posta un commento