«A parte le consuete millanta cose».
No, lo so, è così, ma parlavo di scrivere.
Scrivere per raccontare qualcosa.
Ho in mano ciò che mi è rimasto dall'ultimo ALIA Evo, un raccontone di 90 pagine autoscartato per ALIA e che promette di diventare almeno il doppio, dove ho inserito, probabilmente, troppe cose per uscirne narrativamente vivo.
Ma di questo "racconto" ne riparlerò – e ci rimetterò le mani – in vacanza, adesso pensiamo alle cose serie.
Dei tre e-book che insieme a Silvia ho preparato in quest'ultimo mese e mezzo. Un romanzo di Mario Giorgi, un'antologia di 15 racconti di Fabio Lastrucci e un racconto lungo e due brevi di Silvia Treves. Usciranno nei prossimi giorni, appena in tempo, spero, per essere portati con sè in vacanza. Tre e-book che affermano l'esistenza della nuova collana ALIA Arcipelago.
E, dal momento che esiste un comunicato stampa dell'editore – si prega di non ridere –, lo riporto qui sotto, tanto perché sappiate di che cosa si parla:
«Tre e-book. Un romanzo, un racconto lungo e 17 racconti brevi, per un totale di 500 e passa pagine.
A firma di tre nomi di ALIA Evo: Mario Giorgi con «Società del Programma Spaziale», Fabio Lastrucci con «Da zero a infinito» e Silvia Treves con «Isola di passaggio».
Racconti di fantascienza e racconti fantastici, storie ambientate sulla Terra e storie che nascono e si sviluppano su pianeti e satelliti del Sistema Solare e oltre, storie di speranza e storie di illusione, di curiose fissazioni, di singolari manie, di vicinanza e di distacco, di diversità e di somiglianza. Storie dove misteriose creature si sono impadronite di un angolo di Napoli, dove singolari mostri sopravvivono in cantina, dove fantasmi educati non vogliono abbandonare il loro piccolo mondo, dove nel nome di una misteriosa impresa si è pronti letteralmente a scomparire e storie dove una curiosa mummia può essere il quid che rende un nuovo mondo più accettabile.
Storie così, capaci di stupirvi, che escono nello stesso momento perché ALIA Evo ci ha insegnato che lavorando insieme si ha speranze di essere ascoltati. E letti.
Aiutare a vedere un mondo diverso, perché il fantastico è l'unica via per liberare una caratteristica profondamente umana: l'immaginazione. E ALIA Arcipelago lavora per farvi immaginare.»
«E dopo?»
Come sarebbe?
«Dico dopo, dopo questa uscita collettiva?»
Seguiranno altri e-book, non ci siamo mica stancati, che, nuovamente, usciranno a triplette. E poi, dopo l'uscita di ALIA Evo 2.0 in forma cartacea – ne parleremo da settembre 2016 – la strada per avere i tre volumi in forma cartacea sarà aperta.
«Hai intenzione di fare l'editore?»
Non... No, effettivamente non lo so. Vedremo.
Però dopo aver venduto per più di trent'anni libri di altri, arrivare arovinarsi nuovamente rifarsi una vita vendendo anche libri propri potrebbe essere una pessima buona idea. Come dicevo, vedremo.
Intanto nei prossimi giorni potrete vedere i nuovi e-book, sia su Amazon.it nel formato .mobi che presso il bookstore di LN-LibriNuovi nel formato .epub.
Vi aspettiamo.
P.S.: le "copertine" che abbiamo inserito in questo post – «abbiamo» nel senso di me e mia moglie Silvia – NON sono le copertine definitive ma prove scherzose. Le vere copertine sono tutt'altra cosa. Speriamo.
Scrivere per raccontare qualcosa.
Ho in mano ciò che mi è rimasto dall'ultimo ALIA Evo, un raccontone di 90 pagine autoscartato per ALIA e che promette di diventare almeno il doppio, dove ho inserito, probabilmente, troppe cose per uscirne narrativamente vivo.
Ma di questo "racconto" ne riparlerò – e ci rimetterò le mani – in vacanza, adesso pensiamo alle cose serie.
Dei tre e-book che insieme a Silvia ho preparato in quest'ultimo mese e mezzo. Un romanzo di Mario Giorgi, un'antologia di 15 racconti di Fabio Lastrucci e un racconto lungo e due brevi di Silvia Treves. Usciranno nei prossimi giorni, appena in tempo, spero, per essere portati con sè in vacanza. Tre e-book che affermano l'esistenza della nuova collana ALIA Arcipelago.
E, dal momento che esiste un comunicato stampa dell'editore – si prega di non ridere –, lo riporto qui sotto, tanto perché sappiate di che cosa si parla:
«Tre e-book. Un romanzo, un racconto lungo e 17 racconti brevi, per un totale di 500 e passa pagine.
A firma di tre nomi di ALIA Evo: Mario Giorgi con «Società del Programma Spaziale», Fabio Lastrucci con «Da zero a infinito» e Silvia Treves con «Isola di passaggio».
Racconti di fantascienza e racconti fantastici, storie ambientate sulla Terra e storie che nascono e si sviluppano su pianeti e satelliti del Sistema Solare e oltre, storie di speranza e storie di illusione, di curiose fissazioni, di singolari manie, di vicinanza e di distacco, di diversità e di somiglianza. Storie dove misteriose creature si sono impadronite di un angolo di Napoli, dove singolari mostri sopravvivono in cantina, dove fantasmi educati non vogliono abbandonare il loro piccolo mondo, dove nel nome di una misteriosa impresa si è pronti letteralmente a scomparire e storie dove una curiosa mummia può essere il quid che rende un nuovo mondo più accettabile.
Storie così, capaci di stupirvi, che escono nello stesso momento perché ALIA Evo ci ha insegnato che lavorando insieme si ha speranze di essere ascoltati. E letti.
Aiutare a vedere un mondo diverso, perché il fantastico è l'unica via per liberare una caratteristica profondamente umana: l'immaginazione. E ALIA Arcipelago lavora per farvi immaginare.»
«E dopo?»
Come sarebbe?
«Dico dopo, dopo questa uscita collettiva?»
Seguiranno altri e-book, non ci siamo mica stancati, che, nuovamente, usciranno a triplette. E poi, dopo l'uscita di ALIA Evo 2.0 in forma cartacea – ne parleremo da settembre 2016 – la strada per avere i tre volumi in forma cartacea sarà aperta.
«Hai intenzione di fare l'editore?»
Non... No, effettivamente non lo so. Vedremo.
Però dopo aver venduto per più di trent'anni libri di altri, arrivare a
Intanto nei prossimi giorni potrete vedere i nuovi e-book, sia su Amazon.it nel formato .mobi che presso il bookstore di LN-LibriNuovi nel formato .epub.
Vi aspettiamo.
P.S.: le "copertine" che abbiamo inserito in questo post – «abbiamo» nel senso di me e mia moglie Silvia – NON sono le copertine definitive ma prove scherzose. Le vere copertine sono tutt'altra cosa. Speriamo.
8 commenti:
Per le copertine il sottoscritto si fa sempre avanti, da bravo smanettone di photoshop non posso che farmi avanti!
Fare l'editore è una cosa difficile nel panorama italiano, ma non si puoi mai dire, le capacità ci sono e la passione anche (...e se vogliamo, anche le editor che ti fanno rilavorare il testo da capo, ma quelle sono benaccette sempre!), quindi c'è la possibilità di fare tanto davvero.
Presto ne parlo anche io, te li segnalo a luglio.
@Menestrello: lo speriamo di cuore, anche se si tratta di un lavoro considerevole. Ovviamente è considerevole in rapporto alla quantità di lavoro che si sceglie e si decide di fare. Speriamo soltsnto di essere all'altezza delle nostre aspettative. E di aver dato vita e visibilità a libri meritevoli.
@Nick; mi sorge un dubbio.
«E se non fosse giusto spargere voci e dicerie su qualoosa che non si è letto ripetutamente, profondamente e appassionatamente? E se tutto ciò nascondesse intenti inconfessabili? E se si fosse tutti sotto l'influsso di malevolenti sostanza sparse dalle scie chimiche, da Metteo Renzi e dai membri di Scientology? E se...»
Eh? Come? No... beh grazie Nick, mi fa molto piacere.
Non leggere le righe precedenti, sono frutto delle manie del mio SuperIo.
Massimo di sicuro io faccio parte di quelli che hanno avuto un'ottima visibilità grazie ad ALIA, far parte del gruppo è un onore.
Come ho già detto, se serve una mano, sono disponibilissimo!
Sono sicuro che le aspettative saranno alte, ma ciò aumenta solo la voglia di fare bene.
@Menestrello: purtroppo la visibilità che può fornire un'operazione tutto sommato delirante come ALIA è quella che è, ma se non altro sai che siamo gente che lavora. Ci piace sognare insieme, nulla di più né di diverso.
Del resto siamo tutti sognatori, in qualche modo.
Ho visto ALIA come un modo per crescere e per confrontarmi con altri che seguono la mia stessa strada. Se dovessi dire cosa mi ha spinto a volerne far parte, ti direi che è proprio l'idea di poter "sognare insieme".
@Menestrello: ne avremo anoora occasione. *_*
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