30.11.13

Fine dello spettacolo


Se n'è andato. O almeno così pare. 
Eliminato dalla giustizia, come era facile profetizzare conoscendo le origini delle sue fortune.
E non posso nascondere un minimo di curioso, masochista rimpianto pensando che è dal 1994 che, in un modo o nell'altro, mi trovo a parlare, leggere, discutere, commentare, deprecare e litigare su di lui. Sull'omarino in maglioncino e giacchetta che, ormai invecchiato, ripete per la millesima volta che la colpa è tutta dei magistrati comunisti. La mia povera figlia, nata nel 1992, è praticamente cresciuta sotto il suo regime e anch'io devo far un po' di fatica per ricordare chi è venuto prima di lui. Il CAF Craxi-Andreotti-Forlani, certo, e prima ancora? 
Non ho idea che cosa significa avere sempre avuto lui - anche in quel paio di occasioni nelle quali fu Prodi a governare - come un peso sulla testa, pesante, ma al quale ci si abitua. E in un modo o nell'altro ci siamo abituati tutti. Al turpiloquio e ai battibecchi televisivi, alle sparate in pubblico ritirate poche ore dopo, alla dichiarazioni pelose e penose di amore per la (propria) libertà, dei mille e mille scandali che, pur senza averne l'esclusiva, i suoi fidi hanno creato in tutta Italia. Ai condoni, alle sanatorie, ai tagli orizzontali sui fondi per la scuola, la sanità, i servizi... 
Lo scopo essenziale del nostro era quello di difendere e rafforzare l'azienda di famiglia, di moltiplicarne e massificare il suo impatto, trasformandoci tutti, nessuno escluso, nel suo pubblico. Pubblico è qualcosa di molto diverso dal popolo e, a maggior ragione, dai cittadini. 
Siamo stati per vent'anni il pubblico di B.
Scomparso il clown, il capocomico, il bigliettaio e il borseggiatore rischiamo di rimanere comunque al nostro posto, senza capire che lo spettacolo è finito. Senza riuscire a diventare o ritornare cittadini. 
Ed è questo il problema vero. 


6 commenti:

Argonauta Xeno ha detto...

Oh, speriamo che sia la fine. Sai, quando ti sembra che una storia soffra di troppi finali? Ecco, mi sento un po' così. E io sono fra quelli che ha assistito allo spettacolo per quasi tutta la sua vita!

Nick Parisi. ha detto...

Io mi auguro che sia veramente la fine anche se conoscendo la bestia temo che possa essere ancora lunga la storia.
Però non posso fare a meno di chiedermi che Italia sarebbe stata se nel 1994 Berlusconi non avesse vinto le elezioni.
Forse un Italia un pochettino migliore.

Massimo Citi ha detto...

@SX: vero, manca un vero finale, a questa storia. Solo che adesso penso sia finita davvero, più che altro perché il cavaliere - anzi tra poco l'ex-cavaliere, visti i suoi problemi con la giustizia - non riuscirà più a mettere insieme una squadra degna di questo nome, nonostante la comprovata capacità di combattere una campagna elettorale. E poi gli anni passano e con la faccia, l'età e la fama che si ritrova non è facile promettere un grande futuro.

Massimo Citi ha detto...

@Nick: la bestia è rabbiosa, siamo d'accordo ma sospetto che abbia le polvere bagnate. Sicuramente ne sentiremo ancora parlare ma sempre più stancamente. Se poi Berlusconi non avesse vinto le elezioni del 1994... beh, vivremmo in un'Italia molto diversa perché a essere molto diversi sarebbero gli italiani.

cooksappe ha detto...

davvero?

Massimo Citi ha detto...

@Cooksappe: ragionevolmente, nulla di più. Ma forse è soltanto una speranza che può diventare realtà :-)