23.9.12

Quasi tedesco, quasi estinto


L'Yiddish occidentale fu la lingua più diffusa e più parlata tra gli ebrei di Polonia, della Germania, dell'Austria e delle altre aree tedescofone dell'Europa. Prima della Seconda Guerra Mondiale in Polonia c'erano circa due milioni di persone che la parlavano, oggi è quasi estinta.
Lo sterminio di un popolo è anche lo sterminio di una lingua. 
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L'Yiddish ha un evidente parentela con il tedesco, tanto da essere catalogata come Lingua Germanica. A sentirla cantare viene spontaneo, avendo anche una minima conoscenza del tedesco, cercare (inutilmente) di comprenderla. E sentirla cantare può capitare ascoltando qualcuno dei gruppi che negli ultimi anni hanno recuperato la tradizione musicale yiddish: la musica Klezmer. A cominciare, ovviamente, da Moni Ovadia per giungere a gruppi come i Dire Gelt - trad.: «i soldi dell'affitto». Attualmente la musica Yiddish ha raggiunto una certa popolarità, anche grazie a film come «Scusi dov'è il West» di Robert Aldrich, con le scene finali del matrimonio accompagnate da un'orchestrina klezmer. 
In famiglia la musica klezmer si ascolta rigorosamente in cucina, possibilmente quando fuori fa freddo e il cielo è grigio, a un volume sufficientemente alto. 
Interessante notare come sia praticamente impossibile impedire a mia moglie di danzare e volteggiare ascoltando Freilech o Dire Gelt
Lei sostiene che si tratti di un'influenza genetica, anche se debbo ammettere i miei dubbi in proposito.


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Il video che presento è del gruppo dei Yiddishkayt ed è dedicato agli ebrei argentini. Inevitabile e davvero curioso l'incontro tra il tango e la musica Klezmer.


7 commenti:

S_3ves ha detto...

Stupenda, anche se questa volta non ho potuto volteggiare perché non so ballare il tango!

Massimo Citi ha detto...

@S_3ves: è un lento e dal testo tristissimo, due ottimi motivi per mantenersi seri e non volteggiare.

Argonauta Xeno ha detto...

Conosco la musica Yiddish grazie a Moni Ovadia, che ho anche visto un paio di volte dal vivo. Tra i film, mi sembra che anche "Train de vie" avesse inserti Yiddish nella colonna sonora. Avevo anche un CD con alcuni canti tradizionali, ma dovrei andarlo a cercare.

Nick Parisi. ha detto...

Io invece conoscevo la tradizione Yiddish grazie ai racconti di Isaac B. Singer, da allora la cultura degli ebrei dell' europa dell' est mi ha ossessionato per anni.

Massimo Citi ha detto...

@SX: è vero, ci sono diversi film che ospitano frammenti e momenti di musica Klezmer. Ascoltarla mi ha sempre dato la sensazione di un ritorno a casa. Probabilmente è di nuovo colpa di mia moglie : )

Massimo Citi ha detto...

@Nick: Di Singer ho letto un paio di libri parecchio tempo fa. Li ricordo con un po' di malinconia, tutto sommato giustificata. Posso provare a immaginare perché la cultura Yiddish ti abbia "perseguitato" - da un certo punto di vista è stata sovraesposta per alcuni anni - ma non ne sono troppo sicuro. Se ti capita di tornare da queste parti sarei contento di una spiegazione, anche brevissima.

Nick Parisi. ha detto...

@ Max.
Probabilmente mi sono espresso male, ossessionato in senso buono. I racconti di Singer, mi hanno creato una sorta di passione per la cultura Yiddish.
L'"ossessione" mi è nata per il desiderio di conoscerne di più.
Proprio il senso di malinconia, di rimpianto per un mondo scomparso e di cultura profonda che i racconti di Singer mi avevano fatto nascere.