11.11.15

Metà novembre senza pioggia e stranamente tiepido


Il che può anche essere una buona notizia, ma non ne sono troppo sicuro...
Ma andiamo con gli ultimi eventi.  
Sul mensile cittadino dedicato ai musei, «Lettera dei Musei» numero 51 di Novembre 2015, nella sezione dedicata ai «Nuovi Musei» di Torino appare anche il Mu.Fant. Museo della Fantascienza e del Fantastico. Non che personalmente dubitassi dell'annuncio dato dal Mu.Fant. del loro inserimento nell'insieme dei musei cittadini, ma trovarli così, nero su bianco, non può che regalare una certa emozione. «Un museo unico a livello nazionale», è una frase che riempie di giusto orgoglio, forse più personale che collettivo, ma non è detto. In fondo ho passato anni a invidiare Trieste per il Trieste Science Fiction Festival e a dolermi di aver dato un addio alla città all'età di sette anni, ora posso anche consolarmi della separazione prematura sborsando del denaro per visitare il Mu.Fant. 
Non è male, in fondo. 



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Sto leggendo altri libri, nel frattempo. Un libro incredibile di
Lee Smolin, edito da Einaudi, La rinascita del tempo, dove un fisico teorico, a suo tempo sostenitore della Teoria delle Stringhe, afferma la necessità di inserire il Tempo (il delle equazioni scolastiche) nella visione attuale dell'Universo, accettando il dato di fatto che tutti gli esperimenti - teorici - sia del modello Newtoniano che di quello di Einstein che dell'universo della fisica quantistica, hanno sempre lavorato su un tempo immobile, ovvero inesistente e che quindi il tempo sia virtualmente scomparso nella visione cosmologica. Applicando alle popolazioni celesti la biologia della popolazione, ovvero una parte della Teoria dell'Evoluzione di Darwin, Smolin sostiene la necessità di inserire il Tempo nel panorama cosmologico. Come Smolin abbia intenzione di farlo non è (finora) chiaro, ma il nostro fisico teorico non ha un paio di equazioni pronte a sostituire quelle esistenti, soltanto alcune idee tutt'altro che disprezzabili. Curioso, infine, il suo inserire una legge finora applicata esclusivamente in campo biologico nel campo fisico-matematico, un vero esempio di lesa maestà. E chiunque abbia qualche conoscenza tra i fisici sa quanto sia vero...
Altra lettura, La ragazza meccanica di Paolo Bagicalupi, un libro acquistato più o meno a maggio-giugno ma finora non letto e che una recensione su Gerundiopresente mi ha convinto a iniziare, precedendo il Murakami di Uomini senza donne e il Charles Stross di Arresto di sistema. Finora buono, ma sono molto indietro e penso ne parlerò in una prossima recensione qui e/o su LN-LibriNuovi. Ultima lettura in corso Un fallimento del capitalismo di Richard Posner, volume del 2009 in edizione originale e pubblicato in Italia da Codice nel 2011. Sottotitolo: La crisi finanziaria e la Seconda Grande Depressione, piuttosto indicativo nel definire in primo luogo l'origine finanziaria della crisi e in secondo luogo la sua caratteristica di esssere una crisi generalizzata. Particolarmente interessante il fatto che l'autore del libro, Richard Posner, sia un giurista designato alla Corte d'Appello Federale da Ronald Reagan, e che egli sia un liberale di tipo conservatore. Ciò che rende da molti aspetti unico il suo libro è proprio la sua convinzione della fondamentale giustezza del pensiero capitalista e nel suo cogliere con rara precisione i limiti di tale dottrina e le interpretazioni pericolose del suo dettato. Davvero un libro interessante. 

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Ultimo elemento della mia vita in questo periodo è il mio racconto per ALIA Evo 2.0, giunto sostanzialmente alla sua conclusione. Una conclusione inattesa persino per me, dopo aver infilato una serie di trovate che spero sorprendenti e che mi auguro risultino gradevoli al lettore. Non dico che sia stato facile finirlo, ma meno complicato di quanto temessi. «Sì, ma è bbbeeeello?» Ecchilosà? Dovrete attendere più o meno due/tre mesi per saperlo. Dopodiché potrete concludere che in realtà sono il solito farlocco. In ogni caso sarà bene teniate conto che la cosa che non mi sorprende affatto, quindi potete risparmiare la fatica di scrivermelo. 
Adesso ritorno al lavoro di verifica, controllo e riflessione sui brani arrivati per ALIA che, devo ammetterlo, mi sembrano davvero molto buoni, persino superiori allo scorso. 
E non scherzo... 

P.S.: questa NON è la copertina di ALIA...

2 commenti:

Nick Parisi. ha detto...

L'iscrizione del Mu.Fant nel gruppo dei Musei istituzionali è una gran bella notizia, diciamo che è un buon inizio.....

Massimo Citi ha detto...

@Nick: io l'ho trovata un'ottima conclusione - e un ottimo nuovo inizio - per un lavoro durato anni. Spero solo che il comune e la Regione, nonoatante le condizioni non splendide della finanza pubblica, non lascino ancora soli il pugno di "eroi" che ha creato il museo.