12.1.15

Un brutto inizio



Il 2015 è iniziato nel modo peggiore. Non che non fosse in qualche modo prevedibile, vista la situazione in Medio Oriente e in Europa, ma comunque profondamente traumatizzante.
Traumatizzante per la sensazione avvertita da tutti di trovarsi nel mezzo del campo di battaglia e non - come d'abitudine - stravaccati davanti alla TV. Questa volta ci sono mancate le immagini in diretta: niente aerei che si schiantano né grattacieli che crollano, ma una sinistra e inquietante vicinanza e familiarità di luoghi e di persone: la ragazza delle pulizie, il poliziotto ammazzato sul marciapiede e gli ostaggi stirati nella macelleria kosher mentre fanno acquisti.
«Je suis Charlie», abbiamo ripetuto in molti anche se non pochi hanno fatto osservare che - in fondo - un po' se l'erano cercata, quei là, che ad aver a che fare con i mussulmani è normale che finisca a colpi di scimitarra. O di kalashnikov AK 47. 
No. Non sono d'accordo. 
Il rischio reale è quello di diventare un po' meno liberi. 
Di autocensurarci nel nome di un quieto vivere che ricorda molto quello di chi viveva accanto ai campi di sterminio ed era diventato bravissimo a girare la testa quando passavano i treni dei deportati o i camion coi prigionieri. 
Posso decidere di non acquistare Charlie Hebdo se le vignette su Gesù Cristo, sul papa o su Maometto mi irritano, posso invitare i miei amici a fare altrettanto, posso non sostenere la casa editrice che lo pubblica, posso distribuire volantini che invitino a non comprarlo... posso fare centinaia di cose, tutte perfettamente legali e perfettamente possibili. 
Ma non posso agire fisicamente contro i disegnatori. La legge - grazie al cielo - non lo permette. Posso al massimo augurarmi che il giornale finisca per chiudere per le scarse vendite. 
Il dubbio che assale è che Charlie Hebdo fosse semplicemente un simbolo, un facile bersaglio per un Shari'a autoproclamata, concepita per scatenare il panico, per rendere la vita dei musulmani in Francia e in Europa più dura, più complicata, meno vivibile. Ogni proiettile dei Kalashnikov fa aumentare di mille voti Madame Le Pen o mister Salvini, crea malanimo, incomprensioni, rancori, intolleranze. Ciò che i fondamentalisti si augurano: creare una guerra casa per casa, un'intolleranza attiva che scateni la paura, la disperazione e conseguentemente la rabbia dei musulmani.
Una situazione insostenibile, indubbiamente suggestiva per i fondamentalisti e per i radicali di destra, ma intollerabile per chiunque voglia vivere in un mondo decente. 
Ciò cui siamo chiamati, nella vita d'ogni giorno, è resistere in ogni modo ai fondamentalismi religiosi - indipendentemente dalla fede professata - come a chi fa appello alla paura del diverso per guadagnare spazio e visibilità mei media e nella società, resistere anche ridicolizzandoli, sbertucciandoli, ridendone. 
Non è un compito da poco.  
Una grande manifestazione come quella di ieri a Parigi può darci coraggio, rendere più fermo il nostro impegno, farci sentire meno soli ma la responsabilità rimane nostra.


...
Sono stato poco presente in questi ultimi venti giorni. Le vacanze di natale, certo, ma anche il doppio ricovero in clinica di mia madre - che ora sta bene - e altri piccoli e grandi impegni. Ho scritto, grazie al cielo, ma ho dovuto rimandare mille altre cose e ritardarne altre. Per il futuro spero di riuscire a essere un po' presente, magari persino riuscire a scrivere due parole sui libri letti. Rispondere alla minaccia di intervista piovutami sulla testa, terminare la serie di articoli che ho chiamato "delusioni" e inventare qualcos'altro. Sperando che l'anno che comincia non continui com'è iniziato.  

Manifestazione del Front National. Ehm... ma a voi non sembrano irrimediabilmente brutti?

2 commenti:

Nick Parisi. ha detto...

Infelice chi vive in tempi interessanti.
Non ho altro da aggiungere.

Massimo Citi ha detto...

@Nick: ...d'altro canto sono gli unici che ci sono stati dati, a meno di credere in un'improbabile reincarnazione.
Tempi senza guerra e senza fame [per noi]: i nostri antenati ne hanno visto di peggiori.
Ma non è impossibile sia iniziato il tramonto. Staremo a vedere.