15.4.08

peggio di così...


Mi ero ripromesso di non scrivere un bel nulla sul risultato delle elezioni, ma visto l'esito è difficile tacere.
La sensazione che ho colto in giro è lo stupore. Uno stupore sconfortato reso più deprimente dalla mancanza di speranze. B. ha vinto alla grande e con lui ha vinto la Lega. La rimonta di Veltroni si è rivelata una balla.
Per nulla innocente, visto che è servita a drenare voti a sinistra: «Voto Veltroni che è in rimonta, così fermo Berlusconi».
Già.
Come no.
Un gruppo dirigente screditato, incompetente e senza un'idea originale, in sostanza, ha scaricato sulla sciagurata (e tutt'altro che incolpevole) Sinistra radicale le colpe di due anni di governo Prodi.
Un governo che ha sostanzialmente addebitato al ceto medio e ai lavoratori dipendenti i costi del rientro in area Euro, capitalizzando il terrore di commercianti, artigiani e piccoli imprenditori per la finanza in ipotetici e demenziali «tesoretti».
Ha dato un insultante bonus di 300 euro annui ai pensionati con 550 euro al mese, non ha preso iniziative reali ed efficaci contro il lavoro precario né ha introdotto misure di difesa contro l'aumento del costo della vita, per esempio avviando un reale controllo sulla distribuzione dei prodotti alimentari. In compenso ha continuato a favorire la grande distribuzione a svantaggio dei piccoli esercizi in nome di una «liberalizzazione» targata Coop. Ha però sostenuto la TAV e consentito l'avvio della costruzione della base aerea di Vicenza, difeso e protetto il sistema bancario più inefficiente e corrotto d'Europa, preservato i margini di utile di tutte le società di servizi a partire da ENEL, ENI ed Autostrade, coperto Bassolino e la giunta Regionale campana, colpevoli di avere a suo tempo stipulato un contratto sospetto e apparentemente autolesionista con Impregilo, società dei Romiti con grosse partecipazioni di Benetton (autostrade) e del gruppo Ligresti. Per ulteriori info sulla società e sulle sue imprese è sufficiente un giretto su Wikipedia.
Potremmo continuare per un pezzetto, ma non è il caso.
La sostanza è che il governo Prodi ha sempre evitato di mettersi a qualsiasi titolo in urto con i grandi gruppi finanziari italiani. Ci siamo illusi fosse il nostro governo, ma era il governo di Geronzi (che nel 1997 versò 502 mld di lire ai DS) , del gruppo Unipol, del Sanpaolo-gruppo Intesa ecc. ecc.
Il problema grosso che questo cosiddetto «governo di Centrosinistra» diretto da un ex-tecnocrate IRI, residuo storico del mai scomparso Regime Democristiano (e che tre milioni di pirla, pardon di benintenzionati, hanno nominato «nostro leader» alle primarie del 2005 - io no e ne sono felice) non è mai davvero piaciuto a qualcuno.
«Sempre meglio di Berlusconi» era il massimo che qualcuno riusciva e balbettare.
Solo che a forza di mali minori si finisce così.
A predicare il realismo moderato con la testa nel sacco si finisce così.
A rinunciare a essere sinistra sperando che qualche pensionato si senta più sicuro, si finisce così.
A confondere il Veneto con il Maryland si finisce così.
Questo è stato il governo che la «sinistra» ha sostenuto e per il quale, giustamente, gli elettori hanno chiesto conto a Veltroni.
La sinistra radicale, dal canto suo, ha mostrato fino in fondo la sua ormai storica stupidità. Si è presentata divisa - due liste degne del PCdI M-L Linea Rossa (chi c'era sa di cosa parlo) e una malamente incollata e pronta ad andare in pezzi il giorno dopo le elezioni - e non è nemmeno riuscita a far capire di avere un programma radicalmente diverso da quello del PD.
La realtà - ce l'abbiamo sotto gli occhi - è che anche a rimettere insieme tutti i pezzi della defunta Unione si arriva al massimo a un 42-43% dei voti. Questo significa che un SACCO DI GENTE che votava a sinistra ha votato per la Lega o per il Berlusca.
Poi possiamo anche passare il tempo a lamentarci o a dire che «la gente non ci ha capito».
Ma forse dovremmo cominciare a dire che la gente ci ha capito benissimo.
Che votare per un surrogato della destra non è una buona idea, se allo stesso prezzo posso avere quella originale.
Che accettare qualsiasi porcheria pur di restare al governo porta alla morte politica.
Che una cosa con dentro Binetti, Calearo e Colaninno non può essere «la sinistra italiana».
Che di questo Partito Democratico - con questi dirigenti ma senza Barak Obama - si può e si deve fare a meno.
Poi possiamo cominciare a ragionare su come ne usciremo da un decennio o giù di lì di governo della destra.
E sperare nella Lega, l'unica forza dichiaratamente antifascista al governo.
Davvero tragicomico.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao!
mi imbatto per caso nel tuo blog, così ti scrivo solo per raccogliere dal tuo post due provocazioni neanche tanto sottili - che secondo me neanche ci credi, tanto sono plateali:
1. la gente che votava a sinistra secondo me NON E' ANDATA A VOTARE, punto. lo dico perché non sarei andata a votare nemmanco io, se non avessi un superEs più forte del mio mal di stomaco. Sì, magari qualcuno avrà anche votato Lega, ma i più non hanno votato e basta. c'è solo da sperare che chi non ha votato preferisca lavorare per cambiare gli stili di vita nel quotidiano piuttosto che aspettare la prossima occasione per andare a scontrarsi con la polizia - che per carità, non saran la stessa cosa, ma certo che per alcuni andare a tifare allo stadio oppure per un centro sociale è più o meno lo stesso...
2. LA LEGA E' L'UNICA FORZA ANTIFASCISTA? mi viene in mente il ritornello delle elezioni 1994, quando Bossi disse 'Mai con i fascisti!' e a giugno era a fare il governo con loro... Antifascista? Chi vota Lega? cioè, forse chi vota Lega potrà anche essere antifascista, ma chi ci sta dentro? Bah, questa proprio non l'ho capita...

saludos da una compagna anonima ildegardiana ;-)

Massimo Citi ha detto...

Cara compagna Ildegardiana.
Ho il vago sospetto di conoscerti già ma farò finta di nulla. In ogni caso trovarti (o ri-trovarti) mi fa molto piacere.
In quanto alle provocazioni, la 2 lo è, la 1 temo di no.
L'antifascismo della Lega è una cosa come Babbo Natale. Lo sai che non c'è ma speri che in realtà ci sia. Alcuni leghisti (servono i nomi?) hanno modi da «Alte Genosse»: trucibaldi, plebei, rumorosamente aggressivi. A leggere Uwe Johnson ne trovi finché ne vuoi. Interessante comunque notare e far notare che il federalismo è l'esatta antitesi del centralismo.
Per quanto riguarda i flussi elettorali, hanno votato circa 1.500.000 italiani in meno e la sinistra (tutta, da Veltroni a Turigliatto) ha perso 3.500.000 voti. Si possono fare ipotesi raffinatissime, in proposito, ma temo che sia andata proprio così: c'è stata gente che aveva talmente la nausea per il governo Prodi da votare a destra.
Io penso che se la sinistra facesse il suo mestiere sarebbe tutta gente che tornerebbe «a casa», ma io non posso decidere alcunché. Al massimo sfogarmi e sparare kzzate.
Torna ancora da queste parti, aufwiedersehn!