Eccomi qui, definitivamente rientrato alla base dopo un'estate disordinata e, per quanto mi riguarda, davvero TROPPO calda per essere tollerabile.
Ovviamente qualcuno non perderà occasione per affermare che il fatto che delle venti temperature più calde, ben sedici siano state registrate dopo il 1980 e sei dopo il 2000, sono state una pura combinazione, ma è, in fondo, normale. Esistono anche coloro che affermano che i campi di sterminio non sono mai esistiti e quindi di cosa stupirsi?
Ritorno anche al mio povero blog, trascurato come mi è raramente accaduto in precedenza. E non posso fare a meno di chiedermi a cosa sia dovuto questa pigrizia, neghittosità, inconcludenza.
Beh, innanzitutto alla scrittura.
Ho scritto non poco negli ultimi mesi. Ho terminato un romanzo – Settembre, prossimamente in uscita – e ho lavorato sulla correzione e sull'edizione del testo; sto scrivendo un racconto per il prossimo ALIA (che minaccia di essere un po' troppo lungo, ma di questo è ancora presto per parlarne), ho letto e sto tuttora leggendo i racconti arrivati per ALIA – oltre che lavorando all'editing, insomma sono stato piuttosto attivo sul piano della scrittura e, naturalmente, questo ha pesato non poco sul blog.
Oltre a questo ho lavorato sia sul sito di LN-LibriNuovi, arricchendolo di una sessantina di recensioni sia mie che di altri autori, che sulla pagina FB di CS_libri dove, a partire da maggio, ho pubblicato diverse pagine tratte dai vari ALIA che dagli altri testi a suo tempo editi.
Inevitabilmente ho lavorato anche al blog di ALIA, ALIA evolution, allineando una dozzina di articoli in un blog nato e destinato ad un unico scopo. E, ovviamente, ho cercato – inutilmente, immagino – di essere presente anche su FB, sia pure limitandomi a pochi interventi. E sul tema Facebook e sulle interminabili e ferocissime polemiche che si muovono sotto il pelo dell'acqua nei gruppi collettivi dovrei aprire una ricca e meditabonda parentesi, cosa che cercherò di fare prossimamente.
Poi... beh, poi mi sono anche riposato, ho letto - tra gli altri segnalo molto volentieri due titoli dei quali sono stato particolarmente soddisfatto: Il libro delle cose nuove e strane di Michael Faber e Il Cerchio di Dave Eggers. Ho anche letto Desolation Road di Ian McDonald, un libro che è stato bello e giusto pubblicare, anche se non posso dire di averlo davvero né compreso né gradito – e anche su questo, ovvero sulle mie limitate facoltà mentali, penso ritornerò – un paio di saggi di Planetologia (necessariamente, visto il mio secondo mestiere di imbrattacarte), uno dedicato alla meccanica quantistica – sempre per «mestiere» – Perdido Street Station di China Mieville – che ci volete fare, io amo quest'uomo – qualche Urania dei quali credo non parlerò mai, un ottimo Murakami con Uomini senza donne e un saggio salutare, pur se datato, come Mentire con le statistiche di Darrell Huff. In coda alcuni e-book sbirciati sul mio e-reader e un certo numero di libri felicemente iniziati come Le canzoni dell'aglio di Mo Yan e Cronache di Mondo9 di Dario Tonani. Ultima citazione per un libro a suo tempo letto e perduto con la chiusura della CS, La città e la città capolavoro di China Mieville, ritrovato a Sestri Levante in una libreria remainder's e che ora mi sorride dalla biblioteca accanto alla scrivania.
Insomma, in realtà scopro di aver lavorato come un povero demente, quest'estate, manco mi avessero pagato.
In quanto a questo blog continuo ad avere il grattacapo di cosa farmene. Parlare di ciò che scrivo? Certo, anche se dubito che la cosa possa interessare a qualcuno. In ogni caso io persisto, almeno finché non arrivano minacce e percosse. Parlare della situazione italiana e internazionale, economica e politica? Come no, anche se ritengo di essere troppo ignorante per riuscire a sostenere come meritano certe conclusioni. Commentare qualche fatto di rilievo? D'accordo, ma quali? Cronaca nera? Funerali di boss mafiosi? Le scie chimiche? Le creature extraterrestri sul nostro pianeta? Mah... Commentare un altro blog? Certo, perbacco, purché sugli altri blog escano cose meritevoli di attenzione, almeno per me...
In realtà è un po' il problema che ho sempre avuto con questo blog e penso che tale resterà fino alla fine.
Per oggi comunque ho finito. Probabile che il prossimo post sia dedicato a Settembre – il romanzo, non il mese – con relativi inviti, preghiere e viscide adulazioni per ottenerne l'acquisto o la lettura... Siete avvisati.
6 commenti:
Tanto per cominciare : bentornato!
Poi aggiungo che quest'anno ho scoperto Mieville grazie a Perdido Street Station e che adesso è diventato anche uno dei miei preferiti.
Grazie, vecchio Nick.Avrai ancora una volta il privilegio di essere l'unico o giù di lì a scrivere qualcosa qui dentro... Quanto a Mieville lo amo già da diversi anni ma mai una volta che abbia fatto cenno di contraccambiare.
Messere quanto tempo era che non postavo alcun commento?
Le vacanze sono sempre vacanze, anche se si lavora, perché c'è quello spirito feriale che aiuta non poco.
Mieville ho sempre voluto iniziarlo, ma non mi trovo mai a farlo, c'è sempre qualcos'altro e finisce puntualmente nelle retrovie, resta il fatto che sia un autore molto interessante!
Riguardo Settembre, se serve un lettore ci sono :)
@Menestrello: da un bel po', effettivamente. Ma sono io ad essere stato assente, come ho spiegato e non tu a fare il malmostoso. Mieville è un piccolo miracolo, lo inizi e come per miracolo non riesci a finirlo... Mia moglie si scusa per non averti ancora rimandato il racconto ma ha iniziato la scuola ed ha meno tempo libero. In ogni caso penso provvederà entro una decina di giorni, Quanto, infine, a «Settembre» ho terminato le correzioni ed entro una settimana dovrei pubblicarlo. Quando avviso dell'uscita su questo blog scrivimi una frase tipo «Il cavallo ha sete ma non beve» e ti invierò l'e-book in omaggio. Dimmi solo se lo preferisci come .mobi, .epub, .rtf o .pdf.
Ho quasi completato il secondo dei "racconti lunari" (nel senso che è completo, ma per un capitolo che è rimasto in forma di riassunto mi serve un autorevole aiutino da parte di un'amica linguista e antropologa) e sto pensando sia al prequel ("Proximus", un romanzo breve alquanto fuori di testa) che ad una versione più o meno condensata di "Interferenza". Mi domando come facessero Tucidide, Tolstoi e Dickens a scrivere così tanto senza Word :-)
Non mancherò di annunciare l'arsura equina allora! Il formato va benissimo uno qualsiasi, sono molto flessibile :)
Aspetterò senza problemi, capisco perfettamente Silvia :D
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