24.3.13

Un sax, un clarone e un'eco


John Surman è un sassofonista inglese nato nel 1944.
Lo conobbi ascoltandolo in un disco di John McLaughlin - sovrumano ex-chitarrista di Miles Davis - il mitico Extrapolation
L'algido, freddo suono di Surman fu un ottimo viatico alla conoscenza del jazz o free-jazz inglese degli anni '70, a gruppi come i Nucleus, i Soft Machine e musicisti come Robert Wyatt.
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L'album dal quale è tratto questo brano è Upon Reflection, del 1979, un album di improvvisazioni in solitudine. Un grande album, a mio personalissimo parere.  
Da ascoltare in solitudine, possibilmente essendo di un umore incerto tra la malinconica reminiscenza e la ricercata solitudine.   

 

2 commenti:

ha detto...

Scoprii Surman attraverso Radio 2 tanti anni fa. Un disco dal titolo funambolico: "The amazing adventures of Simon Simon". La sua musica è un piacere raro e sentirne parlare è sempre una soddisfazione.
Deviando su una deriva non troppo lontana... e Jan Garbarek?

Massimo Citi ha detto...

@Fà: Garbarek, un norvegese con un cognome ceco, fissato con il medioriente... e un sassofonista, giudabacco! Un buon soggetto per un futuro post. Grazie!