27.5.12

Da un museo



Ho conosciuto Aphex Twin nella galleria d'arte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo qualche anno fa. 
L'ho conosciuto non personalmente, ovviamente, ma professionalmente, ascoltando un suo brano che faceva parte di un'installazione. Ho passato più o meno una mezz'ora nella stessa sala, ripromettendomi di procurarmi quanto prima altro materiale di quell'«assurdo» autore.
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Aphex Twin (tr.: «gemelli», in ricordo del fratello Richard morto alla nascita e «Aphex», nome di una fabbrica di processori di segnale), pseudonimo di Richard David James, è un irlandese 42enne, musicista Techno - ambient, drum'n'bass, IDM, trance ecc. ecc.
Non è assolutamente adatto ad essere ascoltato scrivendo – per quanto ricordo almeno un paio di occasioni durante le quali riuscì a regalarmi visioni particolarmente potenti – ma può essere ascoltato in cuffia, ad alto volume, possibilmente da soli, anche per evitare imprevedibili episodi di violenza inattesa. Al termine è probabile l'apparizione di sintomi tipici di una neurosi paranoide, ma resistete. E sorridete.
Aphex Twin non è un artista, è una malattia.    




 


2 commenti:

cily ha detto...

Capperi che bel pezzo!
Credo anche io che non sia adatto a scrivere ma ad immaginare sì.
Devo dire che mi ha suggerito moltissime immagini.
Sembrava proprio di vedere un film.
Adoro la musica evocativa specialmente se le immagini che evoca sono come in questo caso piene di patos.
Non so come la preparazione ad una battaglia per esempio.
Anche stavolta grazie mille per la proposta di ascolto! :)

Massimo Citi ha detto...

@cily: dobbiamo avere qualcosa in comune in fatto di musica, immagino. Un certo gusto per l'inconcluso, il sospeso, il sorprendente e una certa passione - probabilmente ottocentesca - per l'impressionismo musicale. Do you know Debussy?
Bene così, comunque, spero di continuare ad azzeccare i brani : )