Un post di servizio.
Non è che sto prendendo tempo, ma è un momento un po' strano e ho la netta sensazione di essere nato in ritardo di un'oretta e passare la vita a inseguire quella maledetta ora perduta senza riuscire a riacchiapparla.
Prima o poi riuscirò a tornare al punto, giuro.
Questo post serve a informare chi passa di qui (pochi) e chi ha l'abitudine di venire qui (pochi anche loro) quali saranno gli orari della CS Libreria Editrice ecc. ecc., Via Ormea 69, 10125 Torino, nel mese di dicembre.
Questo perché l'orario di dicembre è diverso da quello degli altri mesi.
Nel mese di dicembre tutti i giorni dopo le 10.00 e prima delle 19.00 di tutti i giorni se venite fin qui ci trovate. Dal lunedì al venerdì. Per le feste comandate o meno, cioé sabato e domenica, andiamo a casa a mangiare, quindi ci siamo la mattina dopo le 10.00 e fino alle 13.00 e il pomeriggio dopo le 16.00 e fino alle 19.00.
«Perché non hai prodotto una bella tabella?»
Semplice. Perché così si deve leggere ed esiste la vaga, lontana possibilità che così riusciate a ricordare l'orario.
Già, perché un orario è una di quelle cose che nessuno ricorda davvero.
Stamattina sono arrivati freschi freschi due soggetti - un docente di fisica e una studentessa di farmacia, clienti abituali - che sono entrati comunicando: «Non sapevo aveste cambiato orario...»
Il venerdì il nostro orario prevede l'apertura 10.00 - 19.00 da qualche anno. Ma è bastato affiggere l'orario natalizio perché i nostri clienti si convincessero che qualcosa era cambiato.
L'incapacità assoluta dei clienti, nuovi o vecchi, di vedere affissioni, pile, cartelloni e poster è pari soltanto alla loro capacità di notare minutaglie e anfrattuosità invisibili a tutti.
«Là, in quell'angolino, dietro la pila di libri di XY, a fianco della torre del PC, sotto il poster, schiacciato da quegli scatoloni vi è caduta una penna...»
«Grazie. Ma per curiosità, il poster l'ha letto?
«Ehhh? No. Non l'avevo notato».
Ecco spiegato perché non abbiamo pubblicato l'orario come tabella.
La prossima volta parleremo di libri e di librerie. Giuro.
4 commenti:
Beh sai che per il momento non potrò essere uno di quelli che ti potrebbe raggiungere, però dai se le cose migliorano una gita a Turin me la faccio volentieri.
Questi tuoi post mi fanno sempre ridere per come racconti la tua vita da libraio.
Il tuo lavoro si sta rivelando davvero più complicato di quanto pensassi.
Questa degli orari è fantastica, ma ancora di più lo è la capacità di vedere la minutaglia.
Mi ricordano un po' mia figlia, non so come fa, ma scova qualsiasi microscopico oggetto che io considero perso per sempre. E ovviamente snobba quei giocattoloni "fatti apposta per essere maneggiati dalle sue manine".
In fondo i clienti sono un po' come bambini! :)
Cily
Perbacco, lo spero di cuore che le cose ti vadano meglio. Nel caso sono qui a braccia aperte. Comunque portati una grossa valigia vuota. A riempirla ci penso io ;)
@cily: oooops, ho visto il tuo intervento mentre rispondevo a Nick. Niente di male. In linea di massima direi che hai ragione, ma l'atteggiamento un po' bambino si può tranquillamente allargare un po' a tutti. Siamo in molti a entrare in libreria come entrare nel negozio magico di Babbo Natale, curiosamente capaci di vedere ma non di guardare...
Io sono un po' scarico, da questo punto di vista, e certamente non mi diverte entrare nelle varie FNAC o Feltrinelli. Una volta mi piaceva entrare nei negozi di dischi, quando esistevano ancora.
Adesso l'unico brivido lo senso (vergogna) quando entro da Muji.
Posta un commento