23.4.08

Essere fuori moda, contenti così

Nonostante l'aria che tira, ostile e diffidente nei confronti di tutto ciò che è pubblico, CS_libri ha sempre collaborato con le biblioteche civiche torinesi. Insieme abbiamo organizzato il convegno «Il libro nascosto» del quale sono regolarmente usciti gli atti e insieme abbiamo curato numerose presentazioni, letture - anzi reading, perbacco - conferenze e incontri.
Anche grazie all'impegno e alla passione dei bibliotecari sono state tutte senza eccezioni esperienze piacevoli, stimolanti e interessanti. E il parere non è il soltanto nostro, dal momento che quest'anno, di comune accordo, abbiamo deciso di continuare.
Per la primavera sono previste due presentazioni.
La prima il 23 maggio, ore 21.00 presso il punto prestito «G, D'Annunzio» in via Saccarelli 18 sarà la presentazione della collana N & D (Nobile & Disperata) di CS_libri. Intervenuti e programma qui.
Sarà anche l'occasione per parlare del nuovo libro di Consolata Lanza, «Lei coltiva fiori bianchi».
La seconda il 6 giugno - stesso luogo e stessa ora - del volume dedicato alla narrativa giapponese della collana ALIA. Interventi e programma qui.
Le biblioteche per noi sono importanti.
Sono un pezzo di civiltà.

5 commenti:

Piotr ha detto...

Max, mi sembra che i link non funzionino. Ma non credo sia colpa tua, probabilmente è il server di Torino Cultura che è giù. Forse solo temporaneamente. Gli altri link, quelli che non vanno a www.torinocultura.eccetera funzionano tutti bene.

Massimo Citi ha detto...

Credo di sì. Nel senso che dev'essere il server di Torino Cultura a non funzionare, dal momento che stamattina i link lavoravano normalmente.
Qui ci vorrebbe un monoscopio con in sottofondo la passacaglia per arpa di Georg Friedrich Handel.
Fai conto che ci sia...

Fran ha detto...

Max, non c'entra niente, ma com'è che non hai parlato della giornata internazionale del libro?

Massimo Citi ha detto...

Allergia alle celebrazioni.
Soprattutto un po' posticce.
Celebrazioni e anniversari sono un modo per occupare un po' di spazio e un po' di tempo su giornali e TG.
Uno scrittore spagnolo - mi sembra Benito Peréz Galdos, ma potrei sbagliarmi - ha scritto: « Mi chiedo perché i giornali debbano sempre avere lo stesso numero di pagine. E se non accadesse nulla?».
Ecco, me lo chiedo anch'io.

Fran ha detto...

Ed hai ragione, me lo chiedo spesso quando vedo un telegiornale che parla con servizi dettagliati (notare il plurale...) dell'ultimo amante di un qualche divo.

Però (e forse l'ho già scritto da qualche parte in questo blog) per me tutte queste ricorrenze sono un trucco come un altro per parlare di qualcosa che normalmente si dimentica. Come quando chiamo qualcuno che non vedo mai per il compleanno o l'onomastico, non è veramente per l'occasioone in sè, ma è una buona scusa per sentirsi.