5.6.15

La Corrente: la nascita


Riprendo qui, dopo un breve intermezzo sulla comunicazione nello spazio interstellare, che potete trovare qui, la mia breve storia della Corrente a beneficio di coloro che hanno letto un racconto da una parte, un'altro da un'altra e ignorano qual è la struttura delle realtà politiche citate.
Siamo arrivati alla guerra tra la Interra e i pianeti oltre sistema, i cui principali gruppi sono l'Udienza e i Mondi Credenti. Nel romanzo Luna lontana si accenna all'unificazione in corso tra le principali strutture dello spazio esterno: Udienza e Mondi Credenti. Ci vorrà qualche anno per giungere a un'unificazione più o meno completa e al varo della «Federazione della Corrente».
La nascita della Corrente comporta tuttavia la nascita di una serie notevole di problemi. Lo sviluppo nell'uso dei tranx (moreauviti, zoogeni, umanimali), la crescita economica e politica delle imprese, le fiduciarie, con non pochi problemi di organizzazione e di ingerenza negli affari di stato della Corrente e, infine, la guerra mai terminata con la Triade di Interra.
Una delle soluzioni ideate dalla Corrente è quella di chiudere la navi stellari della Triade entro l'enclave del sistema Solare, creando una barriera: 

* Ipertesto federale / proprietà esclusiva fiduciaria informativa Nobuyoshi Araki aH *

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Guerra della Fascia di Edgeworth-Kuiper.
Fu combattuta tra le forze del sistema solare patria, la Triade di Sol# e le forze della Difesa della Corrente#. Combattuta su un fronte amplissimo terminò dopo numerosi scontri e diverse fasi definite con diversi nomi (guerra dei Porti#, guerra delle comete#, battaglia della Frangia#, della Stazione Xarra#, dell’Enclave Jules Verne#, dell‘Arco di Hetun#.) con la vittoria delle forze della Corrente che riuscirono così a impedire definitivamente le spedizioni di Displiplina della Flotte Solari. La barriera costruita - una serie di boe a IA interagenti che circondavano interamente il sistema - fu definito il Blocco o I Cancelli. (da La Farfalla e le zanzare)


Su questo tema è incentrato il racconto lungo La farfalla e le zanzare pubblicato in ALIA Evo 1.0. 



Ma anche la crescita del numero dei tranx determina non pochi problemi, innanzitutto di ordine politico. Quali sono i loro diritti? E i loro diritti devono essere collegati al loro rango - ovvero la quantità di genoma umano presente - o alla specie di origine? E le specie proibite - in generale i grandi carnivori - devono o no entrare nel gruppo delle specie utilizzate? E qual è il ruolo delle chimere, incroci di tre o più specie? E i diritti civili dei tranx come sono giudicati dai cittadini della Corrente e particolarmente dalle società che hanno la tecnologia per produrli? 

 
ZOOGENI (vd. anche Tranx, Umanimali, Moreauviti). Creature nate dalla combinazione di genoma umano e animale. La percentuale di alleli umani determina l'inserimento di uno zoogeno in una Klass#. I tratti somatici richiamano la specie di origine# in maniera variabile, in rapporto alla Klass. In origine prodotti per collaborare con gli umani nella gestione delle attività di sopravvivenza presso i Mondi dell’Udienza, sono stati in seguito introdotti nella totalità dei pianeti abitati. Il loro utilizzo è così divenuto sempre più ampio e differenziato, tanto che le Klass, originariamente due, sono diventate sei, mentre gli zoogeni hanno trovato impiego in moltissime attività umane. In primo luogo nella Difesa#. Tra i motivi fondamentali della loro diffusione sono la disponibilità alla collaborazione con l’umanità, la versatilità, la vasta gamma di comportamenti, talenti e doti in grado di dispiegare nelle situzioni e frangenti più diversi. Gli Z. vengono registrati alla nascita e istruiti all'interno di strutture appositamente create: i Kindergarten# [abbr. KG], posti sulla superficie di pianeti abitati, o a bordo di navi stellari, Kindergartenschiff#[abbr. KGS]. Sono identificabili grazie a un’interfaccia portatile, la biogemma#, che ne definisce la Klass. 

 

E gli scarti, i tentativi falliti, i prototipi senza successo che fine fanno? E la possibilità di creare mostri adattandoli alle condizioni di vita proibitive di altri pianeti a che cosa può condurre? 
È il tema di Ola e Olb, dove i mostri sintetici possibili divengono reali e oggetto di una caccia spietata. In Ola e Olb, pubblicato in ALIA Italia la Caccia rivela il suo lato meno piacevole per gli umani, ma io non ho nessuna simpatia né per la caccia né per i cacciatori. E la Caccia appare anche in Una questione di tempo, romanzo lungo a suo tempo inviato al premio Urania ma scartato senza nemmeno una citazione, immagino perché semplicemente troppo lungo. Spero. 
Ma Una questione di tempo affronta anche il tema della liberazione dei tranx, del loro modo di vedere e giudicare il mondo umano e del potere crescente delle Fiduciarie che stentano ad accettare una delle regole sulle quali è costruita la Corrente, cioè il divieto di costituire società che operino contemporaneamente in più ambiti produttivi. Personalmente credo che Una questione di tempo sia fondamentale per capire la Corrente ed è questo il motivo per il quale intendo pubblicarlo nel 2016. Al momento è stato letto da tre persone, C.L., D.M. e S.T. con risultati lusinghieri per l'autore, anche se non posso garantire che possa piacere a tutti. Ma abbiate pazienza e lo pubblicherò, giuro [**].
Ma il tema dell'emancipazione dei Tranx è stato affrontato anche in Cielo verde, pubblicato su Fata Morgana 10. Nel racconto si narra l'infanzia di HundAlexis, il lupoide personaggio anche di Luna Lontana e di Una questione di tempo
Rimangono ovviamente da chiarire non pochi aspetti dell'organizzazione interna della Corrente, molti dei quali sono stati affrontati in Una questione di tempo (e dagliela!), tra i quali, sembrerà ridicolo presentato così, il problema del Potere. Chi comanda nella Corrente? Il governo nominale della Federazione? Le Fiduciarie? Il governo dei singoli pianeti? O qualcos'altro?


Un’Ipercrisi è questo, un intreccio discreto di causalità nel quale le possibilità si moltiplicano a dismisura e le cui catene di probabilità vibrano fino al più lontano dei possibili futuri. Il suo esito non deve sottostare ad alcuna norma, la sua sostanza di post-viva è basata su questa legge fondamentale. Non esistono Bene e Male nel mondo dei Disposti. Soltanto tendenze espresse in forma di vettore e gradi di instabilità crescente. E il loro compito è quello di traghettare la Corrente da un punto di equilibrio all’altro. Proteggere l’omeostasi del sistema. (da: Un problema di tempo, pag. 254)

Qui vengono fuori due aspetti centrali del mio modo di vedere il mondo: da un lato la sua complessità e i gradi di probabilità legati alla possibilità di ogni evento, dall'altra la mia scarsissima fiducia nella saggezza degli esseri umani. Particolarmente di quelli vivi.  
Molto meglio fidarsi dei post-vivi


...
Per oggi ho finito. L'ultima parte della Storia della Corrente sarà pronta la prossima settimana.

[*] chi ha già letto qualcosa della Corrente sa che questi inserti sono un modo per evitare di far dire ai personaggi interminabili pipponi su questo e quello. Per evitare infodump, in sostanza. Il fatto che ogni Fiduciaria sia tenuta a compilare una voce del Substrato è un modo per mostrare come funziona la vita quotidiana della Corrente. 

[**] Non posso che ripetere ciò che ho già scritto qui: «pubblicare entro l'anno  o, nella peggiore delle ipotesi, con l'inizio del nuovo anno Un problema di tempo in forma elettronica e successivamente in forma stampata.»




  



4 commenti:

Il Menestrello ha detto...

Di nuovo un bellissimo articolo messere...

C'è da chiedersi però perché solo la genetica è parte integrante dello sviluppo dei Tranx e non ci sia un corrispettivo per gli innesti cibernetici (oppure ho letto poco in merito), specie visto e considerato che attualmente la ricerca si sta avviando verso l'innesto di parti elettroniche nel corpo umano. Vedi protesi degli arti e innesti oculari.

Massimo Citi ha detto...

@Menestrello: da un certo punto di vista si tratta di un problema demografico. I tranx costituiscono, marxianamente parlando, un esercito di schiavi - o di disoccupati - che possono fornire un contributo importante a tutti i lìvelli della società e in particolare sulle infinite "frontiere" dei pianeti in via di sviluppo. Non ho creato cyborg, questo è vero, ma sono previsti nei (pericolosi) progetti di «Chamaleon», raccontati in Una questione di tempo ed esistono vari tipi di androidi, i modelli.

Il Menestrello ha detto...

Messere non voleva essere affatto una critica :)
In realtà sarebbe oggi più facile vedere un mondo futuribile con umani artificiali piuttosto che con androidi o cyborg. Non fosse per la forte opposizione etica nel creare vite artificialmente...
Direi che serve parlarne, ma che non si può costruire un'ambientazione dove ci sia tutto insieme e sperare che le due cose convivano senza cadere nel trash o nel cartoonesco.

Resta da dire che l'idea di umani artificiali è stata ripresa in più battute da molti grandi, con aspetti sociali molto interessanti.

Massimo Citi ha detto...

@Menestrello: no, no, non l'ho colta come una critica. Perbacco, ci mancherebbe. Il fatto è che narrativamente mi piacciono di più gli animali (ne ho due in casa...) mentre non ho né robot né cyborg. Quanto al creare vite artificialmente è uno dei problemi più sentiti anche nella Corrente, dal momento che rendere intelligente un cane, un gatto o un delfino non può che creare altri problemi. Gli umani artificiali sono comunque un filone narrativo importante e non ancora sfruttato a fondo.