15.6.13

Senza fermarsi


Sono a metà della mattina, ritornato da casa di mio padre dove gli ho inflitto la sesta di N iniezioni in vista dell'operazione di cataratta che lo aspetta alle 8 di lunedì e in attesa di andare a trovare mia madre, tuttora ricoverata in ospedale. Che comincia a dare segni di insofferenza, dal momento che la fase di emergenza è finita. È stata una settimana decisamente pesante, con pochi momenti in famiglia e quasi nessuno per me. Sono di un umore curioso, come di chi è talmente impegnato da non trovare né la voglia né sentire il desiderio di fare qualcosa di diverso da correre a destra e sinistra. 
Ma passerà, certo, lo so. 
Ho comunque trovato il tempo per andare a sentire l'ottimo Pezzini che presentava il XIV capitolo del Dracula di Stoker, in collaborazione con Cristiana Astori, autrice di due Gialli Mondadori, usciti nell'ottobre del 2011 e nel dicembre del 2012. Eccellente come il solito la presentazione di Pezzini e interessanti le osservazioni di Cristiana, un ircocervo o una chimera magicamente sospesa tra il cinema e la letteratura, soprattutto come nel suo primo libro - Tutto quel nero - dove dedica spazio, tempo e suggestioni a Soledad Miranda, una delle attrici preferite dal regista Jess Franco e che ha recitato nel suo El Conde Dracula considerato da molti una delle versioni cinematografiche più vicine al romanzo di Stoker.
Si tratta, forse qualcuno lo ricorderà, del Dracula, protagonista Christopher Lee, dove a fare la parte di Renfield fu l'ottimo Klaus Kinsky. 
Qui di seguito propongo, per coloro che hanno più voglia e più tempo di me, la possibilità di dare un'occhiata al film: 



o quantomeno all'impagabile trailer della versione tedesca: «Nacht wenn Dracula erwacht»: 

  

4 commenti:

consolata ha detto...

grazie max! quello che ci vuole con i primi caldi. e un abbraccio per tutto il resto.

Massimo Citi ha detto...

@Consolata: è buffo, ci sono alcune scene un filino ridicole, ma rimane un film a suo modo geniale. Merita ridargli un'occhiata.
Ricambio molto volentieri l'abbraccio. It was my duty.

Nick Parisi. ha detto...

Ce l'ho!Il film intendo.
Con Kinski che pur senza spiccicare una parola che sia una durante tutto il film riesce comunque a dominare la scena.
E che dire di Soledad Miranda, la prima indimenticata compagna di "Tio Franco"?
Tra parentesi, lo stesso Lee accettò quel ruolo per dissacrare (leggi prendere per il cu...) i film della Hammer, che lui odiava cordialmente e a cui per motivi alimentari era costretto ad interpretare.
Un abbraccio.

Massimo Citi ha detto...

@Nick: non conoscevo questo genere di antipatie di Christopher Lee. In effetti la partecipazione di Lee a un film di Jesùs Franco mi aveva lasciato stupito e la tua spiegazione mi sembra molto azzeccata.
Il film lo possiedo anch'io in forma di videocassetta (...) e lo ricordo oltre che per l'interpretazione superba di KK anche per le scene iniziali con i "lupi" (visibilmente pastori tedeschi) cha accorrono al richiamo del Conte. Nonostante tutto un gran film. Tutt'altro che perfetto ma comunque gradevolissimo...