9.2.18

Generi e sesso



No, non si tratta di un post un po' pepato, come il titolo può lasciar credere, ma soltanto la segnalazione della nascita dell'ennesimo gruppo su FB, nome DiverGender, gruppo chiuso – come constarete – per semplici motivi di iniziale approfondimento del tema, senza voler lasciare fuori nessuno. Infatti un po' alla volta allargheremo i confini del dibattito invitando altri autori a partecipare.
A farne parte sono, per il momento, sono otto uomini e sei donne, tutti coinvolti a qualche titolo – autore, editor, traduttore, editore – nella sf italiana contemporanea. 
Ma da che cosa nasce il desiderio di approfondire il tema del genere e che cosa si propone il gruppo? 
Potremmo dire, per cominciare, che a interessarci e stimolarci è la crescente affermazione del sesso femminile – un'affermazione comunque ancora insufficiente e spesso stentata – in un paese dove, nel contempo, è stato necessario coniare un termine apposito per indicare l'assassinio delle donne: il femminicidio

La distinzione tra genere e sesso è una delle prime acquisizioni comuni che ci preme sottolineare, e, contemporaneamente, vogliamo ripetere ancora una volta che l'educazione di uomini e donne è un dato storico piuttosto che naturale, come sembrano dimostrare anche i più recenti ritrovamenti in paleoantropologia e in archeologia, che ci raccontano di donne attive, vivaci e intraprendenti, che intraprendevano lunghi viaggi anche durante il paleolitico o che guidavano i vichinghi – i loro umani (termine volutamente non sessuale) – in guerra.
Se il genere o gender sembra essere diventato l'incubo di clericali arrabbiati e fascioleghisti ignoranti come zucche, per noi il genere è comunque un rompicapo di non facile risoluzione. La discriminazione sul lavoro – le donne mediamente hanno stipendi più bassi del 23% rispetto agli uomini (gender pay gap) [fonte O.N.U.] – sono una conseguenza del genere o piuttosto del sesso? E quanto c'è di sessuale nel comportamento violento e vessatorio dei gruppi di maschi che violentano donne inermi o «le donne del nemico», in Italia come in Africa o com'è avvenuto in Bosnia negli scorsi anni? C'è una componente di sesso o è una semplice questione di potere, quindi di genere, per il quale «tu sei debole e io sono forte»? 
E i trans, le prostitute, le escort, i gigolò hanno qualcosa di naturale, ovvero di sessuale, nel loro comportamento, o si tratta di un adattamento personale per la semplice sopravvivenza (con qualche optional), ovvero un modo per riaffermare l'esistenza di generi predeterminati?  
Ancora, i giochi prediletti dai bambini di entrambi i sessi, sono assolutamente naturali, ovvero dettati dai cromosomi, o determinati da ciò che i genitori hanno pensato fosse giusto per il loro futuro, case, bambole e bambini per le bambine (la versione aggiornata del KKK, Kinder Küche, Kirche [bambini, cucina, chiesa] di nazista memoria) e soldatini, costruzioni e macchinine per  i bambini? 
Gli esempi della prevalenza del genere nei comportamenti quotidiani sono innumerevoli, in realtà, talmente pervasivi da passare inosservati. 


Ma se il genere è storico, come ci sembra evidente, può anche divenire un elemento caduco nella nostra civiltà, a causa di mutamenti profondi della situazione generale – surriscaldamento globale o era glaciale – o in seguito all'incontro con civiltà extraterrestri. È sempre stata una passione degli scrittori di sf provare a immaginare una società diversa, non più legata strettamente ai generi. Windham, LeGuin, Delany, Butler, Bagicalupi, Egan, Farmer, Vance, Cordwainer Smith, Kress, Piercy, Russ, Shaw, Asimov, Tiptree sono stati solo alcuni degli scrittori che hanno dedicato romanzi e racconti al tema del genere, provando a eliminarli o a moltiplicarli o creando squilibri che rendono assurdi o superati i generi. Leggerli può cambiare profondamente il modo di concepire il genere, senza per questo voler eliminare il sesso dalla nostra vita (n.d.r.: no, per carità). 
Il nostro sforzo andrà in questa discussione come i nostri contributi, in forma di breve saggio e di narrazione. Avrete presto nostre notizie. 
P.S.:  Nei giorni scorsi ho pubblicato GRATUITAMENTE un racconto dal titolo Polaroid su Scribd e su Book Service.net che affronta il tema del genere in una maniera estrema. Il racconto non parteciperà all'antologia perchè è già stato pubblicato su Fata Morgana 12 [dicembre 2011], ma diciamo che può risultare indicativo di come è preferibile evitare il rapporto tra i sessi.


 

2 commenti:

Nick Parisi. ha detto...

L'iniziativa mi sembra utile e doverosa vi mando tutti i miei maggiori auspici perché porti frutti condivisibili per tutti.
Ciao!

Massimo Citi ha detto...

@Nick: grazie! Speriamo di procedere come si deve. Mi dispiace di farmi poco vivo ma ultimamente sono davvero molto preso da mille attività e non trovo un momento per andare sui blog, ma ti sono vicino.