Normale, probabilmente, a fine giugno la gente non ha molta voglia di uscire a scegliere libri, soprattutto se di argomento scientifico. Eppure la sensazione di essere bellamente ignorato dai seppure pochi visitatori della sede dell'ottava circoscrizione non è stata piacevole. Che la gente non si fermi neppure per chiedere lo sconto dà la netta sensazione di un abbandono in corso, di una diserzione. Verso i libri? Beh, sì. Ma non solo. Un pochino più forte la sensazione che, essendo presenti una dozzina di librai e altrettanti editori, sia mancata completamente la curiosità. I libri... beh ce n'erano di molti tipi e di molti varietà. Medicine naturali, psicologia, storia della scienza, libri fotografici, atlanti e dizionari, romanzi e romanzotti, guide turistiche, libri fuori commercio a uno sconto esagerato, giochi, libri per bambini... in tutto saranno stati almeno un migliaio di titoli tra quali sarebbe stato possibile scegliere.
Ma i lettori o (possibili tali) non hanno dedicato nemmeno un istante a dare un'occhiata.
Hanno girato, ciechi come ombre capitate lì per caso, senza accorgersi dell'offerta libresca che qualcuno aveva schierato dalle sette del mattino. È pur vero che si trattava di un pubblico oltre che ridotto, in un certo senso "scelto", ovvero molto più interessato alle regate che all'inopinata presenza di librai ed editori e di un pubblico sbagliato per le età - avanzata o minima - per i libri, come è sacrosanto notare che il luogo, con il sole a picco per buona parte della giornata, non è risultato molto adatto. Ma resta comunque la sensazione - forse sbagliata, è possibile - che noialtri: libri, librai ed editori, si fosse clamorosamente fuori posto. Sono stati presentati una dozzina di libri (in un posto caldo e non particolarmente pulito, è il caso di dirlo) solo per amici, parenti e colleghi e verso le otto di sera chi è rimasto ha tirato su tutto per godersi semplicemente i fuochi artificiali.
Noi non c'eravamo già più. Abbiamo ritirato le nostra merce verso le sette e ce ne siamo tornati a casa. Con un incasso di 35 euro (3 libri venduti) e l'anima pesante per il disinteresse. Sarà la crisi? O lo scarsa passione per la lettura? O un pubblico poco consono? Un po' tutto, certo, ma credo che chiunque lavori nel settore - librai, editori, autori eccetera - abbia un ben preciso incubo.
Tu ci sei, sei lì con i tuoi libri in mezzo alla gente e nessuno se ne accorge.
Brrrrrr...
Speriamo che la prossima volta vada meglio, anche se, sinceramente, visto come stanno andando le cose, ho i miei dubbi.
Ma i lettori o (possibili tali) non hanno dedicato nemmeno un istante a dare un'occhiata.
Hanno girato, ciechi come ombre capitate lì per caso, senza accorgersi dell'offerta libresca che qualcuno aveva schierato dalle sette del mattino. È pur vero che si trattava di un pubblico oltre che ridotto, in un certo senso "scelto", ovvero molto più interessato alle regate che all'inopinata presenza di librai ed editori e di un pubblico sbagliato per le età - avanzata o minima - per i libri, come è sacrosanto notare che il luogo, con il sole a picco per buona parte della giornata, non è risultato molto adatto. Ma resta comunque la sensazione - forse sbagliata, è possibile - che noialtri: libri, librai ed editori, si fosse clamorosamente fuori posto. Sono stati presentati una dozzina di libri (in un posto caldo e non particolarmente pulito, è il caso di dirlo) solo per amici, parenti e colleghi e verso le otto di sera chi è rimasto ha tirato su tutto per godersi semplicemente i fuochi artificiali.
Noi non c'eravamo già più. Abbiamo ritirato le nostra merce verso le sette e ce ne siamo tornati a casa. Con un incasso di 35 euro (3 libri venduti) e l'anima pesante per il disinteresse. Sarà la crisi? O lo scarsa passione per la lettura? O un pubblico poco consono? Un po' tutto, certo, ma credo che chiunque lavori nel settore - librai, editori, autori eccetera - abbia un ben preciso incubo.
Tu ci sei, sei lì con i tuoi libri in mezzo alla gente e nessuno se ne accorge.
Brrrrrr...
Speriamo che la prossima volta vada meglio, anche se, sinceramente, visto come stanno andando le cose, ho i miei dubbi.
3 commenti:
ciao! riemergo un attimo dagli impegni lavorativi per ri(re?)immergermi immediatamente, ma ti volevo dire: il vero problema è che non siete su facebook! se foste su fecebook potreste invitare gli amici agli eventi, mettere in linea le offerte, parlare male di tizio e caio e sopratutto mandare i video di youtube in cui leggete brani di libri e racconti....
tra il serio e il faceto un saluto all'aneto
- bisoux
fece -book? mah...
Ciao quasi-anonima. Molto piacere nel rileggerti. Per quanto riguarda face-book il mio (nostro) problema principale è che ignoriamo o quasi come funziona. Ho la sensazione che richieda molto tempo per la gestione del proprio spazio e io faccio già fatica a stare dietro al mio povero blog... In tutti i casi prometto di interessarmene. Se riceverai una richiesta di amicizia non buttarla via...
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