2.10.05

Tutta colpa dei comunisti

Un sacco di tempo che non scrivo più nulla. Mi dispiace. Ho avuto parecchi problemi, alcuni non ancora risolti, altri che, forse, non si risolveranno proprio. Anche la sconfitta ai referendum, della quale parlavo nel mio ultimo post mi sembra ora remotissima. Ma si può scrivere su un blog soltanto una volta ogni tre mesi? No non si può. Esattamente come non ha molto senso avere un diario sul quale si scrive a ogni equinozio.
Da qualche giorno mi capita di pensare a una cosa che ho letto in un altro blog. Qualche giorno fa era il compleanno della tessera P2 numero nonmiricordo che ci governa. Anzi, che ci domina. C'era una tizia che augurava buon compleanno al nostro caro presidente invitandolo a continuare a combattere conto i comunisti che non lavorano e ci mandano in rovina.
Ovviamente lui è uno che lavora.
Come il duce che potevi vedere la luce accesa nel suo studio anche di notte.
Mistica fascista, si chiamava.
Questa che mistica è?
Un'idiota, dici, e tiri dritto.
Ma non mi convince. Non serve a noi stessi pensare che i propri simili siano degli idioti. Serve pensarci, invece.
Ignoranza assoluta?
Certo, possibilissimo. Siamo il paese che legge meno libri in Europa, che non legge giornali eccetera. Eppure...
Perché avere fiducia in un individuo così poco affidabile, che già a pelle, perlomeno a me, dà la sensazione di un piazzista fellone, di un bidonista incallito dal quale guardarsi?
Per avere fiducia in questo qui ci vuole la paura. Molta paura.
I comunisti, in senso storico, reale, non c'entrano.
Semplicemente senti la paura di perdere tutto.
Senti che il mondo sta cambiando troppo in fretta e non c'è un bel futuro ad attenderci. Piove troppo o troppo poco. Tutto aumenta, le madri ammazzano i figli (è sempre successo, ma non c'erano i TG, una volta), i figli ammazzano i padri, i terroristi ammazzano tutti, ci sono troppe prostitute, troppa droga, troppo di tutto. Tutto ha un prezzo e nulla ha un valore, come canta De Gregori.
Cosa resta, o mia ignota signora? Il Berlusca, l'uomo onesto che si è fatto da sé lavorando. Che ha una mamma che tifa per lui. Dei bravi figli.
Non è vero, signora.
Non è vero niente.
La vita non è televisione. Berlusconi è soltanto uno speculatore edile che non è stato arrestato quando era il momento. Come accade sempre in questo paese. I suoi sogni sono mediocri, da uomo ignorante al quale la vita ha insegnato che non importa sapere le cose. L'importante è quante sono quelle che gli altri non sanno.
Si circonda di uomini mediocri. Bondi, Cicchitto eccetera. Li attira. Complici, non compagni.
Cara signora tu stai facendo una terribile confusione.
Negli anni trenta in Germania forse avresti creduto che la colpa della crisi era tutta degli ebrei.
E forse avresti girato la faccia dall'altra parte quando passavano i vagoni piombati.
O forse no, forse avresti capito il tuo errore.
B è il sintomo di malattia gravissima, forse letale per un paese che non è mai stato davvero moderno e neppure democratico.
Signora, quelli come te sono zavorra che ci porta a fondo.
Forse ti posso comprendere. Per il momento non ti posso perdonare..

1 commento:

virginie ha detto...

leggo a distanza di un mucchio di mesi. alla vigilia di un altro referendum. e, perdinci, ho solo voglia di applaudirti: uno dei migliori "signori mia" in cui mi sia imbattuta. grazie.