14.7.16

Piccole notizie nel vasto mondo



Una volta liberatomi dei libri letti e mentre ne ho altri tre in lettura – anche se devo ammettere di aver barato, nel senso che ho letto anche Embassytown di China Mieville, ma ne parlerò con Silvia Treves una di queste volte e il libro è sulla sua scrivania, davanti alla stampante, e non sulla mia –, mi trovo impegnato in una serie di lavori a procedere, ovvero che non riguardano il mio presente ma il futuro da qui a un paio di mesi, ovvero finito luglio e agosto. 
Si tratta della partecipazione a StraniMondi, saltato lo scorso anno per un complesso di motivi, ma quest'anno ritornato d'attualità, al quale parteciperò con la mia insostituibile compagna, collega e curiosamente anche moglie: Silvia Treves. 
Dovremmo avere con noi anche gli ALIA Evo 2.0 in forma libraria, oltre agli altri ALIA precedenti tuttora disponibili.  
È un po' di tempo che non partecipo più a un raduno/mostra e le cose che temo più di ogni altra cosa sono, nell'ordine: 
1) la possibilità di essere bellamente ignorato, nonostante gli ALIA e la storia che ci portiamo dietro io e mia moglie. Lo so che sono paranoie da depresso ma io sono stato depresso e quindi non mi stupisco ad albergare questo genere di incubi. 
2) la possibilità di essere riconosciuti e inseguiti per tutto lo spazio del convegno da aspiranti collaboratori, aspiranti recensori, aspiranti critici, aspiranti fan, aspiranti qualsiasi cosa
E di non risultare all'altezza della loro considerazione
Anche questa è una riflessione da depresso? 
Possibile, non lo nego. E non ripeterò ciò che ho già detto al punto 1). 
Sono fatto così, e presumibilmente morirò così. 
La probabilità più verosimile è la 3), ovvero quella di essere mediamente considerato e di lavorare in media normalmente, che non essendo tragicomica – il mio cervello si rifiuta di prendere in considerazione. 
In ogni caso saremo a Milano il 15 e 16 ottobre. 
Che le oscure divinità delle lontane galassie ci aiutino. 


...
Nel frattempo sono arrivato fino a V. San Francesco da Paola 41, presso la nuova Libreria «Vecchi e Nuovi Mondi», una libreria esclusivamente dedicata alla fantascienza e al fantastico. 
Piccola premessa, conoscevo i locali della libreria che, a suo tempo, sono stati occupati da Federico Madaro con la libreria Mangetsu, una libreria a suo modo storica nel piccolo mondo torinese. Sottolineo che Federico Madaro è stato uno dei traduttori per ALIA e per CS_libri, traducendo autori cinesi come Wu Yan, Qiufan Chen, Fei Dao, Haitian Pan e per ALIA Evo 1.0 Fei Dao, e che la collaborazione tra noi è stata ricca di osservazioni, riflessioni, libri e confessioni. Mangetsu non era lontana dalla defunta CS e in più occasioni ho marinato il lavoro per perdere un po' di tempo con Federico. 
Tutto tempo prezioso.
Fine della parentesi.    
«Vecchi e Nuovi mondi» nasce dalla pura passione di Marco Dantini e ha grandi intenzioni per il futuro. Con l'autunno avranno luogo le prime presentazioni – nella mitica «seconda stanza», che ho conosciuto per le presentazioni di un paio di ALIA – e la libreria ha la possibilità di divenire un punto di riferimento unico qui a Torino. 
Per il momento abbiamo rifornito la libreria degli ALIA usciti e tuttora disponibili e ci siamo candidati a presentare ALIA Evo 2.0 in formato cartaceo quest'autunno. 
Se si tratta di fare della «Vecchi e Nuovi mondi» un successore della mitica Se.Va.Gram. di Riccardo Valla, noi ci siamo.

...
Ultima cosa, nei prossimi tempi sarò spesso assente dalla rete. Sarò immancabilmente in montagna a leggere qualche libro, alcuni manoscritti e a tentare di finire un romanzo che ho iniziato nel 2012 e sul quale non metto più mano dall'autunno del 2014, paralizzato dall'incapacità di trovare un finale decente. Il titolo (provvisorio) è Alba grigia ed è, immancabilmente, un romanzo di fantascienza. La sua particolarità è quella di NON far parte del «Ciclo della Corrente» e di aver per protagonisti le Gravastar, ovvero le stelle di energia oscura [*] e due specie aliene, i Gh-Eten e i Valim. Oltre a tre muzak, ovvero tre umani, musicisti girovaghi. 
Adesso, a quanto pare un'idea per chiudere il romanzo mi è venuta, sicché proverò a trascriverla. 
A presto! 


qui, Federico Madaro, in veste professorale.


[*] da Wikipedia: «La teoria è controversa fra gli astrofisici, poiché il modello delle gravastar richiede che si accetti una concezione alquanto speculativa di una teoria quantistica della gravità, e d'altro canto non presenta alcun vantaggio esplicativo rispetto al modello dei buchi neri. Inoltre, nessuna delle teorie che vogliano costituire una teoria quantistica della gravità implica effettivamente che lo spazio debba comportarsi come indicato da Mottola e Mazur.» Riflessione personale: gli scrittori di sf non sono astrofisici e quindi possono allegramente fott...e delle controverse tra studiosi.

6 commenti:

consolata ha detto...

Buona estate Massimo, buone letture, buone recensioni, buone passeggiate. Però poi ritorna in pianura con noi. Ciao.

Massimo Citi ha detto...

@Consolata: ricambio volentieri auguri e raccomandazione finale. Tu, se ho capito bene, sei già in vacanza mentre le mie saranno molto animate, nel senso che sarò qualche giorno via con frequenti rientri in città. Un grosso abbraccio!

S_3ves ha detto...

Ciao consorte. Secondo me sarà vera la prima ipotesi, e poiché non sono potenzialmente depressa ma ansiosa mi tranquillizzerò pensando: infinitamente meglio qui che che a compilare qualche oscuro documento scolastico col rischio di dimenticare qualche irrilevante postilla burocraticamente importantissima. Se poi saremo inseguiti da entusiasti aspiranti collaboratori/autori/qualsiasi cosi... li accoglieremo come meritano. Ossia benissimo. Gente disposta a lavorare gratis in nome della narrativa? Saranno dei santi?

Massimo Citi ha detto...

@Silvia: ridicolo risponderti via web avendoti davanti in questo momento, ma stai lavorando a una recensione e non vorrei interromperti. Posso capire il tuo punto di vista, meglio una follia dichiarata che una follia nascosta, come quella perpetrata quotidianamente dalla burocrazia italiana... Quanto agli eventuali aspiranti li attenderemo a piè fermo, ricordando che per gli umani è fondamentale comunicare. In ogni caso. Anche gratuitamente. È la nostra disponibilità a faticare senza ricompense immediate a rendere grande la nostra specie.

Nick Parisi. ha detto...

Ciao, vedrai che a StraniMondi le cose andranno benissimo, scommetto che sarai riconosciuto da molti addetti ai lavori, vi andrete a prendere un caffè assieme e parlerete molto di fantascienza, della vita dell'universo e di tutto quanto.
Vedrai anche che gli Alia saranno adeguatamente venduti in un numero soddisfacente.
Dimenticavo: molto probabilmente ci sarò anche io a "StraniMondi", magari ci andiamo a prendere un caffè per parlare di fantascienza, della vita dell'universo e di tutto quanto....

Massimo Citi ha detto...

@Nick: questa è un'ottima notizia. Mi va molto bene prendere un caffè e «adamsianamente» parlare della vita, l'universo e tutto quanto. Quanto a tutto il resto va bene in ogni caso, vado a Stranimondi soprattutto per incontrare perdigiorno come te...