11.5.16

Uno passa per caso e...


Nonostante i miei tentativi di non farmi notare è accaduto. 
Qualcuno mi ha segnalato per il Liebster Award 2016 ed eccomi qui a compiere la liturgia prevista dal cerimoniale.
Prima di tutto i ringraziamenti. 
Ringrazio l'ottimo Orlando Furioso, estensore del blog Fumetti di Carta per avermi scelto nonostante i miei affannosi sforzi per passare inosservato. 
E non scherzo. Da qualche tempo ho deciso che il mio blog personale andrà come vuole, senza preoccuparmi di avere o meno un seguito (dei followers, in veralingua). Non certo per disprezzo nei confronti degli altri blogger o per i lettori, ma semplicemente perché spesso parlo di ciò che faccio per sopravvivere e non posso certo pretendere che al vasto mondo interessi sapere che cosa ho pubblicato o scritto, che cosa sto meditando per il futuro o che cosa sto scrivendo e che cosa scriverò. Posso immaginare di avere soltanto qualche lettore, poco meno dei miei lettori su e-book, ma quanto mi basta per continuare a scrivere. 
Una volta ringraziato il mio gentile coinvolgitore («non esiste!», «E allora?») passo alla seconda cerimonia, la promozione di un blog che seguo. 
Orbene...
Beh, anche se non frequentissimo nelle uscite non posso negare di apprezzare il blog di Derek Zoo, Senzapre7ese. Mi piace il suo modo di parlare di libri: quieto, tranquillo, senza enfasi, attento, indagatore, vivace e poco conformista. Se cercate un parere equilibrato su una nuova (o vecchia) novità fantascientifica non perdetevelo. Non dico che Derek Zoo abbia sempre ragione, ovviamente, ma leggerlo mi rassicura sulla fondamentale disponibilità di alcuni esseri umani, cosa non da poco, in questi tempi meschini. 


...
Adesso tocca a «11 cose di me».
Undici? 
Undici.
La prima è che mi viene in mente è che amo i miei animali, una gatta e una cana. Non perché mi somigliano ma proprio perché sono diverse da me. Hanno un loro carattere, diverso tra loro e so che mi vogliono bene. Cosa potrei volere di più?
La seconda cosa che mi viene in mente è che apprezzo, come dicevo poco prima, la diversità. Negli umani come negli animali. Mi rincuora sapere che abbiamo comunque un terreno comune: una sola vita.
La terza cosa... amo la letteratura, più o meno tutta, dal rosa fino all'hard science fiction, dall'Urban Fantasy al gore più raccapricciante. Non ho detto che amo tutti i libri, compresi i bidoni e gli esercizi di narcisismo, ovviamente, ma sono affascinato dall'idea che sia possibile raccontare una storia in miliardi di modi diversi. 
La quarta cosa è la musica. Anche qui praticamente in tutte le forme. Certo c'è una musica che mi porta via e una musica che richiede il contributo dell'emisfero sinistro ma sono sempre affascinato da una costruzione musicale.
La quinta cosa è di nuovo la musica, quella suonata, non quella ascoltata. Ho smesso di suonare più o meno professionalmente da un numero eccessivo di anni ma non riesco a dimenticarmi quei momenti e qualche volta sogno di riprendere a suonare. Ma sono storie, sono il primo a saperlo.
La sesta cosa è la montagna. Mi piace viverci, respirarla, guardarla, girarla di giorno e qualche volta a tarda sera in ogni stagione. La sensazione di solitudine che mi regala è assolutamente impagabile. 
La settima cosa è che sono affascinato dai rituali della Chiesa, dalle contorsioni mentali che una fede profonda può creare, dall'enigma di Dio e dalla possibile disperazione per la sua assenza/morte, ma sono sciaguratamente ateo dall'età di anni 13. 
L'ottava cosa è la scarsa capacità di parlare in pubblico. Adesso non cominciate a ridere, non mi riferisco alle presentazioni, gli incontri e altri appuntamenti nei quali devo parlare su un tema preciso, parlo piuttosto della difficoltà a concepire qualcosa di intelligente e/o mondano, scherzare, motteggiare con intelligenza e buon gusto, raccontare qualcosa. No, niente. Sapevatévelo.
La nona cosa è che detesto di tutto cuore il management del libro, tutti quegli omini e quelle donnine che viaggiano con un trolley carico del proprio ego straripante e generalmente del tutto infondato, squaletti che imitano squali di ben altro tonnellaggio. Quelle creature che intervengono paterne o inkannate o strafatte richiamando l'attenzione sul fatto che il libro in fondo è una merce. «Bella scoperta, mink..one. Ma tu sei capace di venderne? Hai idee, fantasia, qualcosa in più dei tuoi stupidi Indici di Rotazione?» Lassàmo pérde, va...
La decima cosa è l'impaginazione di qualsiasi cosa: un libro, un giornale, un articolo, un biglietto da visita, qualsiasi cosa abbia bisogno di disporre un testo, un'immagine, un disegno ecc.  Una pagina ben disposta, semplice ma penetrante è una delle mie personali meraviglie, un esercizio zen. Peccato che riesca solo raramente a raggiungere gli standard che mi impongo.
L'undicesima cosa sono i quadri. Ho la casa piena di poster di ogni possibile dimensione e ne ho altrettanti avvolti in tubi pronti a riapparire quando mi sono stancato dei poster presenti. Ho una casa in montagna le cui poche pareti sono state altrettanto ricoperte di poster. 


...
Adesso le risposte alle 11 domande impostemi dal precedente penitente...

1. "Politicamente corretto": sì o no? 

Il problema è di sincerità. Fino a non molto tempo fa detestavo tutto ciò che si presentava come politically correctness, ma negli ultimi tempi ho imparato ad accettare quel grado minimo di ipocrisia che ci permette di rimanere civili e persino educati. Il coraggio di essere franchi e sinceri è diventato un modo per scaraventare sul prossimo tutta la propria povertà culturale. 

2. La tua ricetta per risolvere la "crisi del fumetto". 

Tutto ciò che ha a che fare con l'organizzazione dell'editoria italiana è foriero di errori, sottovalutazioni, tentativi di frode, sopravvalutazione di incapaci e sottovalutazione di capaci senza santi in paradiso. Si potrebbe spostare il fumetto in Francia o, più ragionevolmente, cominciare a ragionare su come inserire il fumetto nei programmi della scuola dell'obbligo. Se il disegno e il testo ne fanno parte, a maggior ragione disegno+testo.

3. Abbiamo (ancora) bisogno di Miti? 

Ne abbiamo mai avuto? Non ho mai creduto nei miti, anche se, come tutti, ne sono stato segnato. Ho passato una vita narrativa a distruggerli mentre, inconsapevolmente, ne creavo. Probabilmente sono la farina della narrativa, ciò di cui non si può fare a meno anche se è necessario tentare, sia pure inutilmente, di distruggerli

4. Quale divinità vorresti essere? (valgono tutte le mitologie)

Un piccolo, sconosciuto, dio delle acque interne, sul modello del paganesimo baltico. 

5. Come far appassionare gli italiani e le italiane alla lettura? 

Come accendere una catasta di legno marcio? Sembrerà assurdo ma credo che la strada per il libro passi attraverso la televisione. Non solo programmi sulle novità librarie – di una certa durata, accompagnati dalla lettura di brani – ma anche sceneggiati tratti da romanzi. Uno sceneggiato tratto da «Zia Julia e lo scribacchino» di Vargas Llosa o da «I biplani di D'Annunzio» di Luca Masali – tanto per citare i primi due libri che mi sono passati in mente – farebbero impennare le vendite in libreria, oltre a dare rilievo ai registi e agli attori, capaci di riportare la narrativa in TV. Prova a pensare a Camilleri.

6. Consigliami il tuo libro preferito. 

Ahi. Io non ho mai avuto un libro preferito. O meglio, ne ho avuti centinaia, uno per ognuno dei miei clienti. A te, per il poco che ti conosco, suggerirei Perdido Street Station di China Mieville o I Principi Demoni di Jack Vance o, ancora, I Racconti di Friedrich Dürrenmatt, un incubo gentile per creature sensibili.

7. Convincimi ad ascoltare il tuo disco preferito! 

I miei gusti in fatto di musica sono molto, molto vari, al limite dell'incomprensibilità. Massive Attack, 50th windows potrebbe essere un inizio, seguito da Pergolesi, Brian Eno e Astor Piazzolla. Almeno uno di questi potrebbe piacerti.


8. Si può cambiare idea? 

Tutti i giorni. 

 
9. Si può cambiare idea sulle cose fondamentali

Non è facile. Ma le idee non hanno autonomia, dipendono dai casi della vita. Se mia figlia venisse rapinata da un paio di immigrati avrei qualche difficoltà a mantenere la mia posizione di apertura verso l'immigrazione. Potrei giungere, al limite, a richiedere la chiusura delle frontiere? Il rimpatrio forzato per gli immigrati senza lavoro? La pena di morte? 
No, non credo si possa cambiare idea sulle cose fondamentali. Purché che esse nascano da una riflessione razionale e non dall'impulso del momento. 

10. Nostalgia? 

Avrei voluto essere un saxofonista jazz e un compositore, un musicista a tempo pieno, imparare a suonare il pianoforte, morire giovane e lasciare un bel corpo. O forse no. Sono ancora affezionato alla vita, capace di darmi altre sorprese. 

11. Perché solo i blogger commentano sui blog?

Nella speranza che altri blogger intervengano sul proprio? Un po' come la limonata di Qui, Quo e Qua. 
   
...
Penultimo atto, la scelta di altri 11 blog da coinvolgere...
Il problema è che io non so se ho undici blog da premiare. 
In ordine assolutamente casuale: 


e per l'undicesimo tornate all'inizio da Derek Zoo
...
Ultimissima corvée, le 11 domande per gli undici blogger. 

1) Quando hai smesso di avere paura del buio?

2) In una serata di solitudine che cosa fai?   

3) Preferisci gli scacchi o la dama? (Attento, questa domanda rivelerà la tua weltanschauung)

4) Hai ancora i tuoi giocattoli di quand'eri piccolo o li hai gettati via? 

5) Hai mai provato a svuotare un penna bic e soffiarci dentro tenendola dritta sotto il labbro inferiore? Sai fare più di una nota?

6) Quando sei al telefono scarabocchi? Disegni? Prendi appunti? Mimi ciò che non puoi/vuoi dire?

7) Finisci tutti i libri che inizi? 

8) Hai l'abitudine di fare solitari a carte?

9) Ti è capitato di perderti nella tua città?

10) Ti è capitato di prendere una posizione estrema – in politica, nella vita di ogni giorno, sul lavoro – e di aver mentito spudoratamente per difenderla? 

11) L'ultima bugia l'hai raccontata esattamente... 


...
 
Bene, in un modo o nell'altro ho finito. 
E adesso posso tornare nell'intimità del mio blog...


14 commenti:

Senzapre7ese ha detto...

Grazie per l'apprezzamento, come sai ampiamente ricambiato. Ora mi tocca rispondere? Lo sapevo che c'era la fregatura! :-D

Massimo Citi ha detto...

@Senzapre7ese: in linea di principio sì, ma sono molto lasco nelle prescrizioni... :-)

Obsidian M ha detto...

Uno passa per caso e... guarda un po'! Grazie mille per la menzione! A questo punto mi sa che è tempo di tirare le somme perché cominciano ad essere diversi i riconoscimenti ricevuti. Risponderò alle tue domande prossimamente, giusto il tempo di organizzarmi.
PS: Chissà perché ero quasi convinto che tu ti tenessi lontano appositamente dai cosiddetti "meme"...

Massimo Citi ha detto...

@Obsidian: diciamo che in genere non aderisco, a meno di non essere tirato in ballo da qualche amico... Comunque se rispondi alle domende sarò molto curioso di leggerle :-)

Glò ha detto...

Arrivo, con un po' di ritardo, per ringraziarti di averci nominati! *__* (includo quindi Michele e PG, in questo periodo assenti! Ragion per cui la nostra partecipazione avverrà prossimamente XD)
Ne sono felicissima ^^
Un peccato tenersi - sempre - lontani dai meme, no? Le tue risposte e rivelazioni confermano la stima che già ho per te, ovviamente il contesto è quello legato alla conoscenza possibile attraverso il blog e le interazioni relative.
Però... dissento un poco sulla questione del commentare nei blog altrui XD (ma solo un po'!!! XD)
E mica male le domande cui risponderemo! :D

Massimo Citi ha detto...

@Giò: come ti ho già scritto, è stato doveroso inserirvi. I blog stanno diventando osservatori privilegiati per la narrativa con la "n" minuscola. dove per minuscola si intende essenzialmente la scarsa distribuzione e la scarsa notorietà dei recensiti. Una vera boccata di ossigeno rispetto alle paginate patinate dove un povero pirla famoso ci racconta di come vede la vita un povero pirla famoso. Sulla questione dei commenti sui blog altrui hai in parte ragione, e si interviene sui blog altrui anche per motivi che non hanno nulla a che fare con la personale fama. Resta vero che interventi da non-blogger sono rari o rarissimi, probabilmente perchè non è facile resistere alla tentazione di aprirne uno proprio.

Marco L. ha detto...

Per la risposta 9 del primo blocco, io posso solo dire che ho visto cose che voi umani non potete immaginare...
Ma mi sa che tu non solo le immagini, ma le abbia anche viste. :)

Massimo Citi ha detto...

@Marco: esatto, non solo le ho viste ma ho dovuto discuterci, in qualche caso litigarci, in altri tollerarli a malapena. Ma il management è un morbo, peggio della meningite.

Orlando Furioso ha detto...

Caro Massimo, non ti conosco personalmente (ok, ci siamo visti quelle due-tre volte, ma non ci conosciamo assolutamente, ma è più che evidente che tu sia fuori da questi giri di "meme" :)
Immaginavo, nominandoti, che avresti sbuffato un po', perlomeno mentalmente :))
L'ho fatto comunque per l'unico motivo che mi piace molto il tuo blog e ritenengo che alcun* lettori/trici del mio blog potrebbero esser stat* interessat* a conoscerlo.
Non so se la cosa possa essere servita o meno, ma sappi che mi sono piaciute molto le tue risposte e soprattutto le tue domande!
Un carissimo, premioso saluto e a presto.

Massimo Citi ha detto...

@Orlando: no, non preoccuparti, sono acido di natura ma poi sul più bello mi redimo. Mi hai dato un'occasione per parlare di me stesso, un paradiso per un narciso come il sottoscritto.
Mi fa piacere che ti siano piaciute domande e risposte e mi duole soltanto non sentire le tue risposte alle mie domande, ma mi sembrava poco fine citare colui che mi aveva citato. Penso che comunque avremo altre occasioni per incontrarci, tra ALIA e Consolata succederà presto. Un abbraccio.

Michele il menestrello pignolo ha detto...

Con molto ritardo passo a ringraziare
Grazie ^^

PiGreco ha detto...

È permesso?

Svesto i panni da lurker e finalmente mi manifesto, e quale miglior occasione se non questa?

Grazie per la nomina, è stato un piacere anche rispondere alle tue domande memesche (verranno pubblicate tra non molto).

Tra le tue curiosità leggo:
la strada per il libro passi attraverso la televisione
un altro appassionato della vecchia trasmissione "per un pugno di libri"? :D

Massimo Citi ha detto...

@Michele: i blog vivaci mi arricchiscono la vita. Grazie a te.

Massimo Citi ha detto...

@PiGreco: è stato un piacere indicarti e rimango in attesa delle risposte alle mie domande. Mi ha divertito scriverle e probabilmente avrei voluto ripondervi anch'io. Ma non si fa, non si fa...
Quanto alla TV indubbiamente considero con malinconia la mancanza di trasmissioni sul libro e ho un certa nostalgia per le trasmissioni dimenticate, ma sicuramente mi baso sul fatto che l'80 e passa per cento degli italiani apprende notizie esclusiavamenmte attraverso il TV... Il che spiega molto degli ultimi anni.