11.2.09

Il maligno gioco delle menzogne


Eluana se n'è, come desiderava, andata.
Mentre il senato della repubblica (minuscolo, volutamente) e il suo padrone si sforzavano di approvare una legge che l'avrebbe fermata. «Eluana potrebbe anche avere un figlio» biascicava il demente senza preoccuparsi di constatare qual era davvero la condizione della povera Eluana, cadavere ormai da diciassette anni. Dopo la satiriasi perpetua il demente esibisce ora anche una certa tendenza alla necrofilia...
In molti hanno preso per buona la posizione del demente, tanto da accusare (risibilmente) il padre della defunta di cospirare, in combutta con i medici, per perpetrare l'omicidio di una morta. Morta, giova ricordarlo, perché nessun essere umano con una quota del cervello ormai in necrosi da tre lustri e passa può decentemente definirsi "vivo".
Dimenticato dalla morte, certo.
Spezzato, secco come un albero colpito da un fulmine.
Ma il soggetto, mantenuto artificiosamente in condizione di animazione pre-mortuale, ha finito con il calamitare le attenzioni della chiesa, ben decisa ad affermare il suo diritto/dovere di intervenire nella vita di noi tutti fissando il termine della vita. Dopo aver rabbiosamente sostenuto il divieto di morire anche per i già morti da tempo, herr ratzinger & co. (tutti i minuscoli sono voluti), dopo aver reso impossibile (in Italia) l'inseminazione per gli sterili, si prepara con ogni evidenza a colpire la legge sull'aborto.
Dopodiché sarà la volta del divorzio.
Poi verrà la nuova ora di religione.
La preghiera sul posto di lavoro.
La benedizione delle baionette.
A colpire più di tutto, tuttavia, la capacità inesauribile di giornali e TV di proprietà o dominati dal demente di sparare assurdità senza senso. Pure menzogne, qualche volta vissute e propinate come tali, qualche volta ripetute "senza colpa". Si è creata così una semiosfera di ipertrofiche balle dove Eluana semplicemente dormiva come una seconda Biancaneve in attesa di un bacio che l'avrebbe risvegliata.
O, nel caso del demente, di una bottarella.
Qualcuno se l'è bevute perché resistere alla morte è un po' il mestiere di noi esseri umani. Ma bevute tanto profondamente da giungere a insultare il padre di Eluana, il presidente della repubblica e tutti coloro che pensavano che un morto meritasse - finalmente - il riposo.
Ricorda un po', abbiate pazienza, la campagna antisemita venuta dopo le leggi del '38. I mezzi di stampa (e propaganda) dell'epoca sparavano senza problemi balle terrificanti sui giudei, sulla loro capacità di complottare a danno di noi poveri cattolici, di bidonarci, derubarci, fregarci.
Il Duce approvava o quantomeno non riteneva opportuno intervenire mentre i suoi sottopancia si affannavano a inventare, riportare, aumentare ancora la dose. Il popolo "beveva" come tutti i popoli del mondo quando hanno occasione di decodificare la realtà soltanto attraverso mezzi di stampa addomesticati.
È vero, non siamo ancora (del tutto) a queste condizioni, ma io mi preoccupo non poco per questa Italia dominata da un demente in piena crisi pre-alzheimer, seguito e affiancato da una corte di criminali più o meno consci di esserlo e in combutta con l'ex-maximo dirigente della nuova inquisizione (la congregazione per la dottrina della fede questo è) e i suoi santi signori della terrore e della pedofilia. La menzogna che si afferma, si ripete, gioca con la realtà ne è un simbolo terrificante. Un preannuncio di un possibile nuovo regime, basato sulle solite, vecchie, regole.
Santificato, questo è tristemente interessante, da non pochi preziosi idioti del PD che si preparavano a votare a favore della legge proposta dal demente.
Conviene rifletterci.



13 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi è capito di passare, in queste giorni, vicino alla clinica.
Vedere alcune di queste persone, quelle lì, quelle degli insulti a quella persona di una dignità e grandezza e pace unici che è Giuseppe Englaro. Quelle che gridano come "dementi" appunto, all'assassino, alle vite da salvare e altre simili, insensate, fasciste, idiozie.
Dicevo che mi è capitato di vederli.
Io sono fondamentalmente una persona pacifica, ma in questi giorni ho pensato, lo dico con una certa preoccupazione, che queste persone meritavano semplicemente, come atto dovuto, di essere soppresse.
Però hai ragione, è popolo. E come in tutte le cose, non si può fare di ogni erba un fascio.
Si dovrebbe cominciare dal demente numero uno. E a seguire gli altri dementi. E poi magari, forse, quel che resta si può ancora salvare.
Eppure non ci posso fare niente.
Se ci penso, a vederli, quei miserabili, completamente fuori da ogni logica e da ogni legge e completamente schiavi di quel che hanno "bevuto" dai media, mi viene ancora voglia di essere invisibile e avere una pistola.
Ehi tu:
un colpo al cuore.
Ehi tu:
un colpo al cuore.
E andare avanti così...
Lo so, non è una bella cosa da dire. Mi ricorda un po' francese che scrisse "uccidi uno stronzo".
Non si può fare
Sarei come loro
Forse.
Però ti assicuro che più ci penso e più credo che non potrebbe essere che una cosa giusta.
Un demente in meno
per migliorare il mondo.
comunque anche a me continua a venire in mente il periodo fascista, le similitudini sono troppe.
Vabbè
Ho scritto troppo, sorry.
Era più uno sfogo di tristezza che altro.
ciao
R.

Massimo Citi ha detto...

Purtroppo se si dovesse sparare a tutti gli idioti non basterebbero i proiettili :)
Più ragionevole cominciare con il demente. Anche se, temo, che altri sarebbero pronti a imitarlo. Quando un paese va in malora calabroni, mosconi, veltroni e altre insetti da carogna fanno la coda...

Anonimo ha detto...

già... forse i proiettili non basterebbero...
ma poi si va all'arma bianca!
:D

Simone ha detto...

Io dubito che la gente che stava lì fuori dalla clinica lo facesse solo perché spinta dalle parole di qualche politico o perché glielo ha detto il Papa, e comunque sono troppo ottimista e amo troppo gli esseri umani per credere che sia andata davvero così.

Io credo piuttosto che c'è gente che crede in certe cose al punto da scegliere di vivere e dedicare la propria vita in un certo modo (io ero per lasciare la scelta al padre, tanto per chiarire) che non si riconosce in un certo modo di vivere la vita e - così facendo - ha voluto farsi sentire.

In queste situazioni non esiste un giusto o uno sbagliato perché la verità ce l'hanno solo i pazzi o gli idioti, per cui io rispetto anche chi stava davanti alla clinica a pregare e a soffrire il freddo, invece di sproloquiare di vita e di morte su blog e facebook vari come altri milioni di Italiani.

Simone

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo.
da ateo, devo ammettere che la cosa più razionale l'ho sentita dal cardinale bignasco.
Ha detto: "com'è possibile che l'Italia non abbia ancora una legge sull'eutanasia?"
Fate attenzione: non ha detto una legge contro l'eutanasia e neppure una legge pro.
Ha detto "una legge".
E facciamola, allora. O tra un pò ci troveremo di fronte ad un altro caso umano, con vecchie foto di venti anni fa.
Pro o contro questo lo decideranno le Camere.
Dopo, il vs. politico ha votato in un modo che a voi non piace? bene, alle prossime votate un altro.
è la democrazia, puzza, fa schifo, ma è democrazia, la cosa migliore che siamo in grado di fare.
fascismo? andiamo, ma dove lo vedete questo fascismo?
Max deve essere molto stanco e depresso se tira in ballo le leggi razziali, la più grande vergogna dell'Italia, passata e futura.
Max, lo sai che le leggi razziali erano un'altra storia. Non confondiamo.

Anonimo ha detto...

io non sono ne pro ne contro, o comunque me lo tengo per me.
la mia vergogna e tristezza sono in primo luogo giuridiche.

quando un provvedimento viene bocciato in Cassazione e successivamente respinto dalla Corte Costituzionale un Governo e un presidente del consiglio di uno Stato Democratico ha l'obbligo di tenerne conto. Se non lo fa, o addirittura, dopo che per mesi non si è occupato della questione, sembra risvegliarsi e prendere una posizione, e tentare di contravvenire ai provvedimenti dei due massimi organi giudicanti della Magistratura (indipendentemente dalla decisione che questi abbiano preso), io mi preoccupo.

Se non lo fa e il capo dello stato, (rendendosi semplicemente tutore della costituzione e quindi svolgendo, senza bene e male, il compito che la costituzione stessa gli ha assegnato) rifiuta giustamente un decreto che violi questo principio, e quindi la separazione dei poteri in generale, io mi preoccupo.

Quando la costituzione lascia aperta la porta a una riserva di legge che regoli una materia complessa come quella in questione (art.32) e invece di due camere che discutono con i tempi, i modi e la giusta attenzione per prendere il provvedimento più equo e consono ai tempi e situazione sociale del Paese, mi ritrovo con due camere che discutono e vogliono approvare una legge(!) basata su un decreto leggo che pone come suo obbiettivo un caso specifico. Io mi preoccupo, o per lo meno, mi sento in ragione di pensare che la legge che ne uscirà non sarà delle migliore, ma sarà approssimativa.

Quando poi sento politici che dichiarano che pubblicamente che la legge in questione deve essere "contro l'eutanasia" invece di regolare la questione, io mi preoccupo ancora di più.

E mi preoccupo ancora di più a pensare che questa legge, ponendosi come obbiettivo un caso concreto (e non astratto) dovrebbe addirittura essere stata retroattiva(!) perché altrimenti nulla avrebbe potuto fare per una decisione già in corso.

Tralasciamo poi comportamenti in aula del tipo "assassini" o "l'avete uccisa" che sono ingiustificabili da ogni punto di vista, e ancora più gravi se compiuto da un rappresentante dei cittadini.

E se tutto questo poi viene avallato dai media a dir poco scarsamente informativi sulla questione. Beh, mi preoccupo ancora. E se le persone che vorrebbero "salvare le vite" sono quelle che scrivono "Beppino boia" e cose simili sul muro... permettetimi di pensare che non meritino alcuna considerazione.

Io non riesco a non vederci un paragone con il periodo in cui il Duce salì al potere sfruttando anche cose come queste.

Il parlamento attualmente sta discutendo una legge che "si deve fondare sull'obbligo di ricevere l'alimentazione". Lasciamo perdere il giusto o sbagliato, per un attimo, ma possibile che non vi preoccupi e che si riesca a vedere la strumentalizzazione di un caso che sta portando a una legge fondata su una situazione contingente e mediatica.

Insomma dai, permettetimi di preoccuparmi, anche se i tempi del fascismo sono lontani. Io potrei essere anche d'accordo e non volere l'eutanasia, ma non sono contro la democrazia e il confronto pacifico, né contro la prevaricazione, soprattutto come in questo caso, che agisce per vie legali.

Che poi non volevo parlarne più.
E comunque anche chi stava davanti alla clinica a pregare al freddo, non capisco perché non lo abbia fatto e non lo faccia per altri pazienti nelle stesse condizioni che ci sono ovunque e per altre decisioni simili che sono state prese. E in ogni caso non la trovo rispettosa nei confronti di un familiare o di un qualunque amico, quella folla sul marciapiede schierata come una guerra fra tifoserie.
E per concludere, difficile provare a smentire, il sig. Englaro ha sempre mantenuto toni pacati, educati, perfettamente civili, piegandosi a ogni decisione legale e seguendo tutte gli iter burocratici e legislativi. Si è trovato in mezzo a una bufera di media senza precedenti con "personaggi" di ogni genere e natura strumentalizzati e/o esasperati.
Per me, permettetemi di pensarlo, chiunque abbia assunto i comportamenti di cui sopra, dalle ingiurie, alle proteste da stadio, alle dimissioni, alla cagnara parlamentare, non è degno di vivere. poi ovviamente domani cambierò idea, ma forse anche no. :)

Anonima Ildegardiana ha detto...

ciao. non commento il caso "XY", troppe parole, troppe false immagini, troppo "noi abbiamo capito tutto, voi non capite niente", ma soprattutto: troppo.
intervengo solo per segnalarvi quel che ha detto Vaime martedì mattina a La 7 (http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=trafficando&video=22312) e per dire che lo sottoscrivo in pieno: qui purtroppo non si dibatte sulla e per la legge sul testamento biologico e sulle altre questioni di cd bioetica, l'intento è screditare il sistema sanitario pubblico e rimarcare chi è il padrone (malgrado il tanto strombazzato federalismo). Non è un caso che il dibattito sia avvenuto contemporaneamente all'altra misura legislativa che mi ha provocato gran conati di vomito in questo mese, quella sulla possibilità per i medici di denunciare i clandestini (e se non lo fai, verremo a chiedertene conto...). riflettiamo su questo. e per il resto: a prendere le armi e andare in montagna c'è sempre tempo, proviamo qualche altra strada, prima, va, compreso l'espatrio.

Anonimo ha detto...

l'espatrio mi ricorda un po' l'Aventino :) :) :)

Fran ha detto...

Beh, Gelo, io "espatriata" lo sono, e l'impressione generale da oltreconfine è ancora peggiore di quello che puoi immaginare.

Scrivevo a Massimo recentemente che mi spaventa moltissimo il mondo che ho lasciato alle persone che sono rimaste e a cui voglio bene.

Anonimo ha detto...

a me preoccupano tutti coloro che in un modo o nell`altro appoggiano il demente...anche, se non soprattutto, cchi lo fa di sbieco...sdrammatizzando....striscilanotiziando insomma......la situazione vista dal di fuori (dall`estero) mi sembra preoccupante....per citare il finale della Salome` di C. Bene
"comincio ad avere paura"

consolata ha detto...

L'argomento è di quelli di cui ci si vergogna a non dire qualcosa, ma il secondo commento di Gelostellato dice tutto quello che potrei dire io, e molto meglio, a parte il tiro a segno che proprio non mi appartiene. Il demente e i suoi scagnozzi con la bava alla bocca ci sguazzano, ne approfittano contentissimi di questi momenti così tesi. E l'analogia con il fascismo, i tempi in cui si è impadronito del potere, è impressionante. Speriamo che la natura faccia il suo corso in fretta e il nostro anziano napoleoncino ci lasci presto. Certo, rimangono i feroci scagnozzi. Quanto a Eluana e suo padre, ha detto tutto Max.

Fran ha detto...

Magari leggendo questo ci si può fare un'idea:
http://italiadallestero.info/archives/3319

Anonimo ha detto...

caro gelostellato,
da modestissimo "tecnico" permettimi di dire che le tue considerazioni giuridiche sono talmente sballate che non saprei neppure da che parte iniziare per replicare. Ad esempio, la confusione che fai (scusami se te lo dico) tra potere giudiziario e potere politico è straziante.
Quanto alle considerazioni "umane", su quelle non voglio nè posso dire hai torto o ragione. sono tue considerazioni e valgono quanto le mie.
Vorrei solo dire che mi fa un pò sorridere come in questo Paese dove, per cause anche legittime e per un ventennio più infelice che non si poteva, si è perso ogni amor di patria, si sia poi creato un nuovo leviatano: la Costituzione.
Nessuno dice, ad esempio, che i Padri della Costituzione l'hanno voluta semirigida e non rigida ed immutabile come ad esempio una bibbia laica (che mi inquieta quanto e forse più della bibbia-bibbia)
Credetemi, non voglio fare il saputello, soprattutto con interlocutori comunque sempre aperti al dialogo come voi (ed è raro e lo apprezzo), ma il diritto è una cosa vivente.
è diritto quello che i consociati di volta in volta stabiliscono sia diritto.
l'ho letto nel mio Guarino nel 1994e si è stampato a fuoco dentro di me.
Il diritto muta... si evolve... perchè la società, che il diritto serve (società, non berlusconi e neppure il bollito walter), a sua volta cambia, si evolve.
sono illuso, ingenuo, persino stupido? Bè, può darsi, anche io spesso me lo chiedo guardandomi allo specchio e non sempre mi piace quello che vedo.