8.1.15

Charlie Hebdo


Non c'è molto da aggiungere. 
Nessuno dovrebbe diventare eroe suo malgrado e noi che siamo testimoni non possiamo restare inerti e silenziosi. È già accaduto una volta e non possiamo permettere che accada ancora.
Proprio per questo oggi mi sento Charlie anche per conto del mio amico Mustafà, di sua moglie lontana e dei suoi tre figli in una via di Rabat, in Marocco. 

2 commenti:

Nick Parisi. ha detto...

Oggi siamo tutti Charlie!

Massimo Citi ha detto...

@Nick: Magari anche domani. E dopodomani e nei giorni a venire. Non bisogna dimenticarlo e sarà impossibile farlo.