26.2.12

L'uomo nella portantina scura



Io ho fatto il servizio civile. Ai miei tempi, infatti, esisteva ancora il servizio militare obbligatorio e l'unico modo serio per evitarlo era fare il servizio civile. 
Lavorai per qualche tempo in un comune della provincia bresciana, facendo - inevitabilmente - il bibliotecario, poi, in risposta ai miei appelli fui trasferito a Torino, a lavorare per l'ARCI. Mentre la mia esperienza in provincia fu, tutto sommato, positiva, anche per aver avuto la possibilità di conoscere un altro obiettore, gay convinto e persona assolutamente favolosa, la mia esperienza presso l'ARCI fu piuttosto pietosa. Sostanzialmente ignorato dai maggiorenti locali mi trovai a fare il tappabuchi. Tra le altre piccole cose che mi capitò di fare fu un'edizione della festa della birra. Esperienza tutto sommato insignificante, se non fosse stato per... 
...
Non conoscevo Snakefinger e lo incontrai in quell'occasione, ascoltandolo mentre mescevo birra per coetanei abbastanza scazzati. 
Ne fui sorpreso e incantato e mi fiondai a comprare l'LP il giorno dopo. Questo bizzarro e geniale englishman naturalizzato californiano morì negli anni successivi, di infarto. Greener Postures, l'album dal quale prendo il suo «uomo sulla portantina scura» è stato il secondo dei tre pubblicati in tutta la sua vita. 
Il pezzo è uno ska, ma arrangiato imprevedibilmente, e il video, girato in maniera più o meno amatoriale, è un ulteriore piccolo, delizioso pezzo di bravura. 


6 commenti:

Nick Parisi. ha detto...

Ho fatto anche io l'obiettore...in un piccolo comune della Toscana, in cui mi misero, a me che ero obiettore ambientalista a rilasciare i tesserini per i cacciatori. :(
Per me, che all'epoca non solo vivevo ancora a Napoli, quindi immaginati ogni volta per tornare, ma ci credevo davvero fu una vera e propria delusione vedere come l'utilizzo degli obiettori, fosse visto come un occasione da parte di comuni ed enti (compresi molti comuni ufficialmente di sinistra) per avere mano d'opera a basso costo per poter sfruttare a piacimento.
Infatti mi fecero fare l'operaio; il portantino; il fotocpista finchè sbroccai pesantemente minacciando denuncie per il discorso tesserini e allora, solo allora fui destinato ai servizi sociali.
Ma anche questa era ed è Italia.
Scusami per l'O.T, adesso mi ascolterò volentieri la musica.

Massimo Citi ha detto...

@Nick: non mi stupisco. Anch'io fui infilato in biblioteca perché il comune, mosca "rossa" in una zona ferocemente bianca, non aveva i soldi per un vero bibliotecario. Mi ricordo che accettai, anche perché dedicarmi ai servizi sociali non era proprio per me, ma chiesi che, per favore, si preoccupassero di assumere un vero bibliotecario. MI risposero che se ci fossero stati i soldi l'avrebbero fatto, altrimenti avrebbero chiuso la biblioteca. E si era nei favolosi anni '80...
Tutto ciò detto, spero che la musica ti sia piaciuta : )

cily ha detto...

Fantastico il video.
C'è qualcosa di grottesco e ironico nel video ma anche nella musica che lo accompagna.
Mi piacciono i pezzi musicali così ben integrati con le immagini. :)
Peccato per la bassa qualità, ma davvero un video interessante.
Soprattutto perchè è a basso costo e si vede ma l'atmosfera un po' grottesca e inquietante c'è tutta.
Sarebbe da far vedere agli autori di certi corti che nonostante siano pieni di dettagli alla fine non riescono a comunicare niente.


Cily

Massimo Citi ha detto...

@Cily: ma fa molto piacere ritrovarti. Ti immagino intasata tra pannolini, poppate, ruttini e tutto il caravanserraglio legato a una nuova nascita. Spero bene per te, ma anche per il tuo lui - tutto sommato la prima infanzia è una delle cose che rimangono in mente più a lungo - che ti affianchi, dotato se non altro di buona volontà...
Il video è una piccola parodia dei filmoni post-nucleari dell'epoca, sul modello di mad max ed altri. Ottimamente riuscito, anche per la biffa (faccia/epressione) del protagonista. La differenza con i video che citavi è l'esistenza di un'idea in origine...

cily ha detto...

Hai proprio ragione, la confusione in casa regna sovrana!
Ma ti avevo detto che , magari in ritardo, ma sarei passata sempre di qui...
Più che altro sono i commenti che non riesco sempre a scrivere perchè quando il piccoletto ciuccia, con una mano (tendenzialmente la sinistra perchè lui preferisce stare a destra) è impossibile scrivere... :)
Quindi cerco di passare dopo e tento di scriverti tutte le cose che mi sono venute in mente leggendoti, troppe...come al solito! :)

Cily

Massimo Citi ha detto...

@Cily; potrebbe essere una buona occasione per imparare a scrivere con la sinistra... A parte gli scherzi ho un'idea, anche se ormai remota, di che cosa vuol dire un ninìn piccolo da badare. La piccina nacque a novembre e mi ricordo che attesi ansiosamente la primavera per cominciare a portarla fuori. Leggevo un libro sull'arredamento nelle case dell'era fascista, all'epoca e lo leggevo seduto su una panchina sbirciando il piccolo mostro che dormicchiava. A suo modo è un bel ricordo.