8.11.08

Da leggere, volendo

La consueta valanga di titoli natalizi è in pieno sviluppo ed è, sinceramente, piuttosto difficile tenere il filo di ciò che arriva e provare a fare qualche scelta per eventuali consigli.
I consigli, infatti, variano parecchio da un soggetto all'altro. Non credo, infatti, si possano consigliare sei o sette libri al massimo e pretendere o pensare che possano andare bene per tutti. Che cosa consiglierò - o meglio suggerirò, metterò in evidenza, sottolineerò - ad alcuni dei miei clienti non è tuttavia materiale che meriti commento. Non per i difetti propri dei libri ma per la semplice banalità del suggerimento. Consigliare l'ultimo libro (postumo) di Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliege o di Paulo Coehlo, Brida non modifica la visione né apre nuove vie al lettore. Nella migliore delle ipotesi confermerà la sua opinione sul mondo confermando il suo parere e i suoi giudizi, mentre ciò che i libri possono regalare è un giudizio "laterale" e inatteso su fatti e persone, capace di sorprendere per primo il lettore.
I libri dei quali parlerò qui, in sostanza, sono passioni personali o curiosità non ancora saziate. Non si tratta di libri che ho letto - importante dirlo! - ma libri che mi incuriosiscono e che è piuttosto probabile possa leggere a tempi brevi. Sempre che non ne arrivino altri che risveglino maggiormente il mio interesse.
Crociate del Nord di Eric Christiansen, de Il Mulino, affronta un tema poco o per niente noto tra noi, il tema della cristaniazzazione forzata, ovvero condotta manu militari, delle popolazione del Baltico: Balti, Estoni, Finni. A condurre le Crociate del Nord saranno in primo luogo i Cavalieri Teutoni (sì, quelli di Aleksander Nevskij) e le monarchie scandinave che, come sottolinea il libro, "mascherarono, sotto il pretesto della conversione delle popolazioni pagane o ortodosse, aggressive mire colonialistiche". Un libro che impone una certa attenzione - le popolazioni citate sono spesso praticamente ignote al lettore - ma che apre la porta su un frammento di storia e di passato che ignoriamo. Da notare, a questo proposito, la politica del Vaticano sulle popolazioni pagane del nord-est, del tutto coerente con la propria storia...
Ho una certa passione per le storie di mare (forse qualcuno che mi segua con un minimo di puntualità se ne sarà accorto) e non quindi strano se infilo tre-libri-tre di argomento marittimo, anche se la mia competenza reale in questioni di mare è praticamente zero.
La disfatta dell'Invicincibile Armada di Antonio Martelli (Il Mulino) racconta con vivacità e un leggero ma evidente sense of humour la storia della più vanagloriosa - e assurda - impresa marittima condotta dalla Spagna di Filippo II. Come finì l'impresa lo ricordiamo tutti, credo, ovvero con un assoluto fiasco spagnolo e il primo segnale di una tradizione inglese giunta fino ai tempi della Malvinas (o Falkland). Ancora più interessante, comunque, seguire da vicino la vastissima, animata e rissosa popolazione di Caballeros imbarcati sulle navi, perennemente in dissidio e decisamente mal sopportati dai marinai.
Valerio Evangelisti con il suo Tortuga visita a suo mondo di pirati e bucanieri, sottolineandone la curiosa - anche se spesso contradditoria - regola di vita, basata su uguaglianza, pari dignità e solidarietà. Protagonista un nostromo portoghese, Rogerio de Campos, «ex-gesuita dal passato torbido» che «si trova a vivere tra gente sconcertante, dalla vita libera e indisciplinata e dalle imprevedibili esplosioni di violenza».
Ho qualche perplessità sullo stile di Evangelisti, talvolta ripetitivo o sentenzioso - ma il libro mi sembra quantomeno interessante e merita, probabilmente, una seconda e forse anche un terza occhiata.
Un po' di più merita sicuramente Mare di papaveri di Amitav Ghosh, appena tradotto e pubblicato da Neri Pozza. Primo volume di una trilogia dedicata alla storia dell'India, racconta le vicende dei viaggiatori dell'Ibis, un veliero di inizio Ottocento nell'India agitata e cupa della guerra dell'oppio. Personaggi sospesi tra oriente e occidente in un mondo che ha ben poco di noto per noi lettori: «uniti da una comunanza che oltrepassa continenti, razze e generazioni».
Inevitabile una certa curiosità per l'ultimo libro pubblicato in italiano da Helmut Krausser, autore de Il falsario (Einaudi) e Il grande Bagarozy e Melodien (Barbero): I demoni di Puccini. Conosco poco o per niente la vita di Puccini e gli scandali che l'hanno segnata ma ho parecchia fiducia nella capacità di Krausser di raccontare - reinventandola - la vita di un musicista.
Un piccolo "classico" è La penultima verità di P.K. Dick. Storia di una colossale e criminale bugia condotta a danno dell'intera umanità, convinta che l'ultima guerra condotta in superficie abbia distrutto il pianeta e resa irrespirabile la sua atmosfera. La situazione claustrofobica dei sopravvissuti sotterranei al conflitto è resa con una perfezione cristallina, tanto da inchiodare davvero il lettore alla pagina.
Ancora un paio di libri.
Il primo é Al crepuscolo, un'antologia di Stephen King che, leggendo il risvolto di copertina, sembra promettere non poco. D'altro canto un racconto non permette divagazioni o battute a vuoto. C'è chi dice che King abbia ormai sparato tutte le sua cartucce. Per controllare se è proprio così un'antologia è probabilmente un'ottimo campione.
Il collegio di Santa Lucia di Karen Russell sono dieci racconti con per protagonisti altrettanti bambini. Il genere... beh, una sorta di fantasy chiassoso e sregolato, un viaggio nell'assurdo condotto con la serietà un po' forzata tipica dell'infanzia. Difficile dire se si tratta di un capolavoro, ma sicuramente è un libro poco comune...
...
Per il momento mi fermo qui, ma non escludo di ritornare sull'argomento.
Buona lettura a tutti, comunque.

5 commenti:

consolata ha detto...

Caro libraio, sono quella signora che voleva il libro nel Pacifico del tizio che allevava il ragazzo e imparava ecc ecc. Quello che lei non conosceva, mi pare! Vorrei sapere, ha dato un'occhiata a Kate Summerscale, Omicidio a Road Hill House? Le pare che valga la pena di investirci 18 euri?
La sua aff.ma Signora alla ricerca del Libro Ignoto

Massimo Citi ha detto...

Gentile Signora
Sì, sinceramente credo che il libro di Summerscale meriti i 18 euro che costa. È vero che si tratta di una sorta di miniatura costruita "alla maniera di", ma è stesa con cura e attenzione.
Se poi se lo fa regalare è anche meglio...

consolata ha detto...

Grazie, sapevo di potere contare su di Lei. Tanto per dire qualcosa di nuovo, è la differenza tra un Libraio e una cassiera (massimo rispetto) di supermercato.

Enzo Paolo Baranelli ha detto...

Ho preso Omicidio a Road Hill House, ma non l'ho letto. Il Samuel Johnson Prize 2008 lo ha vinto nella sezione saggistica, o sbaglio?
Comunque c'è la casa, la piantina della casa ecc. ecc. Per l'inverno mi sembra lettura adatta.
Ciao,
E.

Enzo Paolo Baranelli ha detto...

Sono a metà. Il libro di Kate Summerscale, tra romanzo e saggio, è scritto benissimo, intreccia ricostruzione storica documentata nei dettagli a una tensione narrativa da giallo classico. E del poliziesco e della sua nascita parla a lungo (Dickens, Collins e molti autori vengono citati). Se ne hai delle copie è un libro da consigliare. Per gli amanti del giallo classico è un testo indispensabile. Ma anche per chi ha apprezzato La dama in bianco o Pietra di luna. Il sergente Cuff di Wilkie Collins è ispirato al detective Wicher. Davvero stupendo. Gran libro.